Capitolo 8

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*Hanma's POV*

<<Vorresti provare anche altro da mangiare?>>
<<È buono?>>
<<Ehmm... Diciamo che dipende dai punti di vista.>>
<<Voglio provarlo!>>

È andato sul serio. Se fosse stato un minimo meno confuso avrebbe rifiutato subito, senza pensarci due volte. Meglio così.

<<Va bene, ma prima devi toglierti i vestiti, altrimenti non te lo do.>> In tutta velocità prova a spogliarsi, cosa altamente impossibile nelle sue condizioni.

<<Fermo! Ti aiuto io!>> Si ferma subito a guardarmi, mentre traballa ancora da seduto.
<<Ma prima, segui ciò che faccio io.>>

Si inginocchia nella mia direzione, pronto a qualsiasi cosa.
Mi avvicino sempre di più, fino a trovarmelo faccia a faccia.

Con i suoi occhioni mi fissa ancora, incerto su cosa fare.
Gli prendo la testa fra le mani e lo bacio, mentre sento il mio cuore accelerare sempre di più.

Ci stacchiamo per un istante, ma lui si riattacca immediatamente.
Le nostre lingue si incontrano, formando un vortice infinito di emozioni.

Si stacca lentamente, ansimando ancora a causa della mancanza di ossigeno.
Per rinfrescarlo un minimo, gli tolgo la camicia, lasciandolo a petto nudo. E dire che io volevo rovinare la sua pelle con una stupida lama.

Prova a sbottonare la mia camicia con le mani tremolanti. La sua incertezza mi fa impazzire.

La mia pelle bianca e la sua più scura si scontrano violentemente. Mi secca aspettare ancora. Devo continuare.

Come una sanguisuga mi accollo alla sua spalla. Nel frattempo con i denti raccolgo un lembo di pelle e lo succhio rumorosamente, mentre il ragazzo ansima sempre di più, alla ricerca di aria.

Dopo si attacca anche lui al mio collo, provando e riprovando a creare qualche livido violaceo. Sfortunatamente senza successo.

Mi alzo e noto il suo sguardo mortificato.
<<Non preoccuparti, andrà meglio la prossima volta.>>
Un sorriso prende il posto della frustrazione, scaldandomi l'anima.

Lo prendo in braccio e lo porto fin sopra il letto, dove si stende assonnato.
<<Ehi, ehi ehi. Non è ancora il momento di dormire.>>

Con poca fatica gli levo di forza i jeans neri e Kisaki rimane in boxer. Anche io tolgo i pantaloni della tuta in fretta. Non aspettavo altro.

<<Sei pronto?>>
Annuisce con forza, senza sapere ancora cosa lo aspetta.

<<Bene. Succhialo.>> Rimango nudo, mentre Kisaki mi squadra stranito.
<<Veramente non l'hai mai fatto? Vieni, te lo insegno io.>>

Mi fissa ancora, stavolta, però, un po' schifato. Ah... Davvero deprimente.

<<Su, non faccio così schifo, no?>>
<<No, non voglio farti male, puffo tatuato gigante.>> Puffo? Beh, grazie. Credo.

<<Mh, non preoccuparti. Se sei tu, non mi farai mai del male. Fidati.>>
<<O-ok>>
Si avvicina gattonando, ancora abbastanza accigliato.

Lo prende fra le mani, per metterselo poi in bocca, passandolo più di una volta con la lingua.

Mi godo per un po' il momento, ma sento che c'è qualcosa che non va: non lo sta facendo nella maniera corretta.

<<No no, stai sbagliando. Devi metterlo tutto in gola.>> Una mia mano passa tra i suoi capelli, scompigliandoli non poco. Lo spingo, finché non ci riesce da solo.

Io, Te E Il Terzo Incomodo [Mikeyxreader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora