Silvis

Capitolo uno. 1

"Siamo qui,come tutti sapete, per un motivo ben preciso, la signora Muriel Smith,da nubile Muriel Custos,é venuta a mancare. Qua ho il testamento" dice il signore vestito di nero, sventolando il foglio che ha in mano.
"Allora ci siete tutti?" Continua lui.
Noi annuiamo .
"Allora iniziamo" dice mettendosi gli occhiali.
"Lascio alla mia nipotina, la figlia del mio adorato figlio, questa lettera" mi porge una lettera con scritto il mio nome.
"E la casa dove la famiglia della signora abitava da generazioni. In un paesino chiamato Silvis" dice dando le chiavi di casa a mia mamma.
L'uomo continua a dare a tutti i miei parenti delle cose, ad alcuni proprietà, ad altri solo qualche oggetto, ma tutti hanno qualcosa.
Appena io e mamma torniamo a casa, io vado nella mia stanza. Prendo la lettera della nonna e la apro. Inizio a leggere.
*cara Alaska,
Se stai leggendo questa lettera, vuol dire che sono ormai morta. Bambina mia, voglio donarti la casa in cui ho cresciuto il tuo papà, in un paesino molto lontano dalla grande New York, dove abitate tu e quella santa di tua madre, che dopo la morte di mio figlio, si é presa cura di te. Sola. Ti volevo bene Piccola Electa.Da piccola odiavi quando ti chiamavo cosi, facevi la faccia arrabbiata e mi dicevi di smetterla. Eri così carina,avevi le treccine bionde, eri adorabile. Correvi per la casa urlando di essere supergirl. Ora devo andare bambina mia, vorrei che vi trasferiste il prima possibile. Ti amo nipotina mia. Spero di rivederti il più tardi possibile.
P.S. Ricorda:segui il coniglio bianco*
Una lacrima riga il mio volto. Qualcuno bussa alla porta.
"Amore sono venuta per dirti che domani ci trasferiremo a Silvis, prepara le valigie " dice mamma dandomi un bacio sulla fronte ed uscendo dalla porta.
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Ho appena finito di fare le valigie, mi corico sul letto e vedo l'orario. Sono le 21:30, vado in bagno a lavarmi i denti e a mettermi il pigiama. Esco dal bagno e torno a letto. Dopo pochi minuti mi addormento.