Ieri io e Cameron siamo riusciti ad uscire dal cimitero e lui mi ha riaccompagnato a casa. È stato veramente inquietante, chi è che tornerà? E perché siamo finiti in quella stanza?Ah e ho pure perso le scarpe di Claud, sono sicura che mi ucciderà.
"Dove sei finita ieri sera?" Sento dire alle mie spalle, chiudo l'armadietto e mi giro.
"Ero..stanca e sono tornata a casa presto" rispondo a Claudia.
"Ed è un caso che anche Cameron sia sparito dalla festa?" Chiede con un sorrisetto malizioso. Cameron... Non voglio pensare al nostro quasi bacio, anzi lo voglio dimenticare, farò finta che non sia successo niente ieri sera.
" ehiii Alaska, mi ascolti?" Dice Claudia sventolandomi una mano davanti alla faccia.
"Sisi.. Forse Cameron era con Carly" dico dirigendomi verso l'aula di scienze.
" impossibile, Carly ieri lo ha cercato tutta la sera" dice lei con una faccia soddisfatta.
"Smith" dice qualcuno da lontano. Sò già chi è, l'unico che mi chiama con il cognome e anche l'unico con cui non voglio parlare. Lo ignoro e continuo a camminare verso l'aula.
Lo sento correre verso di me, mi prende per il polso per farmi girare.
"Che vuoi Dallas?" Chiedo infastidita. Lui mi guarda con espressione confusa.
"Ti devo parlare ora" dice guardandomi negli occhi.
" ho lezione, me lo dici dopo" dico girandomi verso Claudia.
" non era una domanda. Tu vieni con me che ti devo parlare" dice serio.
Sento tossire, una tosse finta. Entrambi ci giriamo verso di lei.
"Ehm.. Io vado in classe non voglio disturbare" dice Claudia sorridendo. Le tiro un occhiataccia per avermi fatto rimanere sola nel corridoio,ormai vuoto, con Cameron.
"Ora mi vuoi seguire?" Chiede fissandomi dolcemente.
"Se ti dico di no tu mi fai venire lo stesso?" Chiedo infastidita
" esatto" dice sorridendo
"Quindi seguimi" continua lui.
Inizia a camminare e io lo seguo sbuffando.
Sale delle scale e io continuo a seguirlo facendo attenzione a non cadere. Arriviamo davanti ad una porta con scritto in maiuscolo 'VIETATO L'ACCESSO AGLI STUDENTI'
Cameron apre la porta e io gli lancio subito un'occhiataccia, fa spallucce e entra o meglio esce, perché siamo su un terrazzo.
"Ma non l'hai visto la scritta?" Chiedo indicando la porta ormai chiusa.
"Si ma nessuno può dirmi cosa posso fare, soprattutto una stupida scritta" dice calmo sedendosi su un muretto.
Mi fa segno di sedermi accanto a lui.
"Sto bene alzata" dico incrociando le mani al petto.
"Che mi dovevi dire" continuo alzando gli occhi al cielo.
"Voglio parlarti di ieri" dice alzandosi per guardarmi negli occhi.
"E non mi potevi parlare di questa cosa alla ricreazione? Mi hai fatto perdere l'ora di Scienze" dico infastidita.
"Che sarà mai, non muori se perdi una stupida ora" dice toccandomi il braccio
"Non voglio che mi abbassino la media" dico levando la sua mano da sopra il mio braccio.
"Smettila di lamentarti e ascoltami" dice. Sbuffo e aspetto che parli.
"Ieri sera... In quel cimitero..." Lo fermo prima che possa continuare.
"Non ci siamo baciati, quindi niente" lo sento ridacchiare.
" perché ridi?" Dico leggermente alterata.
"Io Volevo parlare della scritta e della stanza inquietante, ma se tu vuoi parlare del bacio"
"Quasi bacio" lo interrompo.
" dicevo se vuoi parlare del Quasi Bacio, per me va bene" sorride divertito. Quanto lo odio.
"No, continua il tuo discorso" dico guardandolo male.
"Se lo dici tu"sorride " Stavo dicendo... Non è alquanto strano che seguendo quel essere ci siamo trovati in un cimitero e che quando hai messo la mano sulla porta, questa si sia aperta o che sia spuntata una porta dal nulla?" Dice.
"Si sono successe molte cose strane, ma ora vorrei andare in classe" dico dirigendomi verso la porta, ma Cameron mi blocca.
"Aspetta" dice avvicinandosi lentamente a me, io indietreggio ma lui continua ad avvicinarsi, senza accorgermene, un bastoncino messo a terra mi fa cadere. Sento la sua risata.
"Smettila" dico prendendo il bastoncino e lanciandoglielo, lo evita. Mi alzo e vado verso la porta.
"Dai ferma" continua a ridere
Scendo rapidamente le scale e in quel preciso momento sento la campana suonare e tutti gli studenti uscire dalle proprie classi. Cameron arriva dietro di me.
"Ehy Alaska" dice Austin correndo verso di me.
Vedo Cameron irriggidirsi.
"Ciao Austin" dico sorridendo.
"Ieri sera non ti ho visto più" dice con la faccia preoccupata. Ma che dolce si preoccupa per me. Io e Cameron ci scambiamo un occhiata.
"Ehm ero stanca e sono tornata a casa" dico cercando di essere più coivincente possibile.
"Potevi chiamarmi, ti avrei accompagnato volentieri a casa" sorride. Cameron scoppia in una piccola risata, mi giro verso di lui lanciandogli un'occhiataccia.
"Perché Dallas è con te?" Mi chiede Austin... Scocciato?
"Perché non posso?" Dice Cameron arrabbiato.
"La vera domanda è, perchè dovresti! Fino a ieri la odiavi!" Sbotta Austin.
Calma Alaska... Non prendere le teste di questi due idioti facendole cozzare fra di loro.. Faccio un respiro profondo alzando il pugno.
Loro continuano a litigare tra loro senza fare caso a me, così, per non prenderli davvero a pugni, li supero e mi avvio verso la prossima lezione.
"Smith!"
"Alaska!"
Mi chiamano all'unisono ma li ignoro e mi infilo in classe.
Mi guardo intorno cercando Claud con lo sguardo e la trovo nell'ultima fila, accanto ad un posto vuoto, con il cellulare in mano che sorride come un'ebete.
Vado a sedermi accanto a lei guardandola come se fosse una strana bestiolina aliena, non si accorge di me, è troppo occupata a sorridere al cellulare con gli occhi a cuoricino.
"Claud?" Nessuna risposta...
"Claudia?" Ancora niente...
Mi guardo intorno e noto che il professore non è ancora arrivato, così prendo fiato e urlo:
"CLAUDIA FRANCESCA BLACK!"
Sobbalza e mi guarda spaventata.
"Alaska ma sei impazzita? E poi come sai il mio secondo nome?!" Guarda un' ultima volta il cellulare poi lo posa in borsa. Sbuffo.
"Io so sempre tutto cara! E poi è da mezz'ora che ti chiamo, alla fine ho perso la poca pazienza che madre natura mi ha dato e ho sbottato! Mi spieghi che avevi da sorridere? Sembrava avessi una paresi facciale!"
"Oh... Ehm..."arrossisce.
"Sputa il rospo Black, come ti ho detto ho POCA pazienza!" Alzo il pugno in segno di minaccia.
"Okay, okay, te lo dico" sospira "Io e Matt ci siamo scambiati i numeri di cellulare ed è da stamattina che 'parliamo' " sorride "stavo sorridendo perchè....." Mi porge il cellulare con un messaggio sopra.
-Il prof è arrivato, ci vediamo dopo piccola, oggi voglio pranzare con te. Matt x-
La guardo sorridere dolcemente e sorrido anche io.
"Ti piace così tanto eh?" Arrossisce immediatamente e io ridacchio.
"Lo prendo per un si" esco il libro continuando a sorridere.
"E tu? Che ti ha detto mio cugino? Da quando ti vuole parlare? Fino a ieri ti insultava e ora ti fa saltare un'ora e la salta anche lui per parlarti. Che mi sono persa? Che ti ha detto?" Dice tutto d'un fiato senza prendere aria.
La guardo strabiliata.
"Wow, come hai fatto a dire tutto senza riprendere fiato?" La prendo in giro cercando di cambiare argomento.
"Non mi freghi Smith! Ora sputalo tu il rospo" mi dice con le braccia incrociate e lo sguardo indagatore.
Sospirando rassegnata, le racconto della sera prima, omettendo il quasi bacio con Dallas, se glielo dicessi si farebbe mille film in testa e sinceramente io non voglio ascoltarli, non voglio pensarci più e basta.
Alla fine del racconto mi guarda eccitata.
"Fantastico! Amo i misteri! Dobbiamo tornare li stanotte!"
"Cosa? Assolutamente no! Soprattutto di notte!"
"Dai Sky non dirmi che hai paura!" Mi dice per provocarmi.
"Ovviamente no!"
"Perfetto alle 22 sono da te!"
Non ho tempo di replicare che il professore entra in classe dando inizio alla lezione e richiamando il silenzio.
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Silvis
FantasyAlaska è una tranquilla ragazza di cittá: tanti amici, buoni voti a scuola e un caratterino tutto pepe. In seguito alla morte della sua amata nonna, è costretta a trasferirsi con la madre nella casa dove il padre è cresciuto,in un paesino sperduto i...