Apro gli occhi. Mi metto seduta sul letto, sono le 7:00 mi alzo e cerco cosa mettermi. Decido di indossare dei jeans strappati stretti e una canotta bianca, oggi c'è caldo. Prendo le mie converse e vado in bagno per lavarmi e truccarmi. Torno in stanza per prendere il cellulare, scendo di sotto,saluto mamma e mi dirigo verso la fermata. Dopo qualche minuto arriva il bus e salgo, mettendomi al mio solito posto.
" ehy ciao" alzo gli occhi e trovo il mio salvatore di ieri che mi sorride dolcemente.
" ciao... Austin giusto?" Gli sorrido anch'io.
" si sono io e tu sei Alaska, sbaglio?" annuisco continuando a sorridere e lui si siede accanto a me.
Cameron passa accanto a noi e ci guarda male. Lo ignoro totalmente. Ci manca solo che inizi a insultarmi.
"Oggi c'è la festa di inizio anno a casa mia. Vuoi venire?" mi sorride
"Volentieri. A che ora?" Dico levandomi una ciocca di capelli dal volto.
" alle 22:00" sorride e che sorriso."Allora ti aspetto" tutti scendono e noi li seguiamo.
Gli faccio l'occhiolino sorridendo a mia volta. Quancuno mi viene addosso.
" senti cosa mi sono rotta. Non ti piaccio stai lontana da me. Va bene?" mi giro aspettandomi di trovare la faccia di quella smorfiosa invece mi trovo dietro Matthew.
" scusami non l'ho fatto apposta, che caratterino ragazza!" dice ridacchiando.
" pensavo fossi Carly" gli dico arrossendo un pò per la brutta figura e continuando a camminare verso l'entrata.
"Le somiglio così tanto?" Dice facendo la voce da ragazza. Inizio a ridere, questo ragazzo mi piace, è simpatico.
" ridi ridi" dice qualcuno alle mie spalle. Mi giro e vedo Carly abbracciata a Cameron che mi guardano. Sbuffo non calcolandoli minimamente, mi giro di nuovo ridandogli le spalle, saluto Matt con un sorriso e vado verso Claud che mi aspetta all'entrata.
"Stavi veramente parlando con Matthew Espinosa?" Dice scioccata. Annuisco facendo spallucce e andando verso mio armadietto.
Entrano i 'popolari' tutti si girano a guardarli, chi invidioso, chi con faccia d'ebete.
" Faranno queste entrate ad effetto tutto l'anno?" Sussurro a Claudia.
"Molto probabile, abbastanza noioso no?" entrambe ci dirigiamo verso la nostra classe. Ci sediamo al nostro solito posto. Ah si devo chiederle se sa qualcosa sulla strega Ambrogia.
"Claud sai dirmi qualcosa sulla strega Ambrogia" sussurro. Lei mi guarda curiosa ma appena sta per parlare...
"Black, Smith devo separarvi?" Ma che cazzo. Sempre il solito professore che borbotta contro i giovani.
Le prime tre ore passano in fretta. Appena suona la campana io e Claud andiamo alle macchinette per prendere da mangiare e poi ci dirigiamo verso il nostro tavolo.
" allora raccontami di questa strega" dico prendendo un sorso della mia acqua.
" si dice che un tempo, circa 100 anni fa, in questo paese ci fosse una giovane strega,La strega Ambrogia.
Lei abitava tra i boschi. A quel tempo perseguitavano le streghe e quasi metà della popolazione femminile che abitava nel villaggio veniva messa al rogo con l'accusa di praticare stregonerie. Un giorno un giovane si addentrò nel bosco e vide Ambrogia su un albero. Era una fanciulla bellissima così appena la vide, se ne innamorò perdutamente. Le si avvicinò e cominciarono a parlare, la bella fanciulla non era abituata a parlare con gli umani visto che abitava nei boschi e nessuno vi si addentrava mai.Il giovane andava dalla sua strega ogni giorno. Così dopo tanto tempo anche lei si innamorò di lui. Un giorno però il giovane non andò. Ambrogia lo aspettò per tutta la notte ma non vedendolo arrivare, si addormentò, sperando di rivederlo il giorno dopo. Appena si svegliò vide che era stata attaccata ad un palo di legno e sotto di lei c'erano molti abitanti del villaggio che urlavano di bruciarla. In mezzo a loro, Ambrogia, vide il suo amato e sentendosi tradita, scoppiò in un pianto disperato e non fece niente per liberarsi. Poco prima di morire bruciata però promise con voce dura che sarebbe tornata per vendicarsi e avrebbe raso al suolo questo villaggio con tutti i suoi maledettissimi abitanti. Dopo tanti anni trovarono una pergamena, o almeno così si dice, sulla quale c'era scritto che solo il prescelto avrebbe potuto impedire alla strega di vendicarsi salvando così il paese e i suoi abitanti da fine certa. Ma egli avrebbe dovuto capire qual'è il bene e il male e scegliere da che parte stare. Perché come avrebbe potuto sconfigerla potrebbe anche renderla più forte" alla fine della storia, vediamo Matthew venire verso di noi sedendosi vicino a Claudia.
" ehy di che parlate?" ci guarda sorridendo. Claudia lo fissa a sua volta... come fa a non sbattere gli occhi per così tanto tempo? Soffoco la risata che sta per uscirmi dalla bocca cercando di ricompormi.
"Claud mi stava raccontando la leggenda della strega Ambrogia"
"Ah si, conosco quella storia. Secondo me è solo una leggenda. Dai chi ci crede che questa tizia di 100 e rotti anni torni qui per vendicarsi di uno che ormai è morto e sepolto?! Questa è solo una delle leggende che riguardano Silvis, c'è ne sono tante. E non ho mai capito perché il prescelto ci sia ovunque. Comunque penso siano solo storie inventate da i nostri antenati che si annoiavano" dice, poi si gira verso Claudia con un sorriso smagliante. Merda, Claudia non respira da quando è arrivato Matt."Quindi tu sei Claudia, se non sbaglio sei la cugina di Dallas" continua a non respirare così le do un calcio da sotto il tavolo per farla riprendere. Si gira verso di me fulminandomi con lo sguardo, al quale io rispondo con un sorrisetto innocente, poi si riscuote e si rigira verso Matt, confuso dal nostro scambio di sguardi, arrossisce e risponde balbettando.
"S-si sono la cugina di Cameron" A sentire solo il nome di quel essere mi viene la pelle d'oca. È così fastidioso quel ragazzo. Lui e Carly sono fatti l'una per l'altro. La campanella suona e noi torniamo in classe.
***************************
N.A.💕
Sono Doms e questo é. Il mio primo aggiornamento notturno. Spero che la mia storia vi piaccia. Okay addio.
~Doms🌸
STAI LEGGENDO
Silvis
FantasyAlaska è una tranquilla ragazza di cittá: tanti amici, buoni voti a scuola e un caratterino tutto pepe. In seguito alla morte della sua amata nonna, è costretta a trasferirsi con la madre nella casa dove il padre è cresciuto,in un paesino sperduto i...