<<Non capisco a che serve>> borbotto ferma e rigida come un manichino <<Sta ferma e smettila di lamentarti>> mi rimprovera Jamila continuando a cucirmi un abito addosso, che dopo aver provato a convincermi a farmelo fare da sola, ha perso la speranza e ci ha pensato lei.
<<Pensi di presentarti con la tenuta da combattimento alla festa della tua iniziazione?>> mi chiede, ah giusto, direi che ora ci può stare <<Sono un soldato no? E poi questo mi sembra esagerato>> com'è di tradizione, per un elfo silvano, si sceglie il color argento per l'abito ma mi sta costruendo anche una sorta di collare di rametti sempre argentei attorno al collo.
<<Dovrai risplendere, almeno per una volta>> le rivolgo un'occhiataccia che la fa ridere <<Godiamocela perché sarà l'ultima volta che la vedremo in caso, a Luthien non piace risplendere>> sono molto tentata di lanciare un ago contro Legolas, che non so perché, si è messo in disparte nella sartoria a fissarci.
<<Non hai altro da fare tu?>> lo rimprovero <<A dire il vero no, non ci sarebbe altro di così tanto divertente della tua espressione corrucciata>> se la ride facendomi sbuffare <<Ora smettetela, bambini, ho quasi finito e poi potrai tornare a giocare con le armi>> voglio uscire di qui, mi taccio alle parole di Jamila e la lascio lavorare, facendola muovere, e quando ha finito posso tornare finalmente nell'aspetto del soldato.
<<Andiamo, ho bisogno di una sessione di allenamento dato che, a quanto pare, il grande giorno è vicino>> chiedo a Legolas che di certo non si tira indietro <<Cercate di metterci poco!>> non ho capito cosa intendeva Jamila, ma con la voglia di fuggire non mi fermo a chiederglielo e armati andiamo a cercare un punto del giardino abbastanza isolato per combattere.
Ci sono un paio di persone sedute all'ombra, ma sono abbastanza lontani, peccato che veda qualche ragazza che ho beccato quel giorno con Thranduil fissarmi e borbottare a bassa voce.
<<Secondo te cosa dicono?>> chiedo a Legolas portandosi l'uno davanti all'altra, estraendo le spade <<E perché dovrei saperlo?>> <<Sembra che ce l'abbiano con me>> il ragazzo si volta e per questo, le ragazze colte in flagrante, agitano una mano in saluto con tanto di fare civettuolo. Disgustoso.
<<Forse perché sono invidiose?>> <<E perché dovrebbero esserlo?>> <<Beh, sono il tuo amico più fidato e sei la pupilla del re no?>> si pavoneggia, ma mi sale l'imbarazzo <<Per il nome della luna, non penseranno che...>> non riesco nemmeno a finire la frase.
<<Che sei l'amante mia o del re?>> Legolas scoppia a ridere quando divento rossa come il fuoco <<No!>> in realtà è a quello che non volevo pensare, ma lo stavo facendo <<E' da decenni che cercano di accalappiarsi il re, tutte le donne più stimate, quindi ci può stare>>
Legolas tenta un affondo e così cominciamo a lottare, ma sempre parlando <<E io cosa centro? Sono solo un soldato... ancora>> mi abbasso e schivo un suo colpo, parando l'ennesimo con la spada.
<<Questo secondo te, loro non possono saperlo>> che io sia un'amante del re, o che mi considerino tale, un po' mi imbarazza e quasi mi irrita, anche perché non ho mai dato modo per farlo pensare.
<<Comunque... sai quando arriveranno quegli ospiti? Quando dovrò fare la prova?>> l'arrivo della fuga per i nani sta cominciando ad agitarmi, a togliermi la concentrazione <<Non lo so di preciso ma secondo me, se non è domani, allora il giorno dopo>> per questo per poco non mi colpisce, sorprendendomi. È davvero vicino.
<<Sei preoccupata?>> mi chiede notando la mia espressione, ma non sa che in realtà sto aspettando tutt'altro <<Ovviamente sì, è un giorno importante>> ma nuovamente rischia di colpirmi, e per questo, abbassa le armi.
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Dwarven Blood
Fanfiction\\Prequel di Elven Blood. (alcune cose potrebbero essere cambiate dai racconti di Tolkien)// Se vivere con gli elfi a Bosco Atro mi faceva sentire completa mi sbagliavo di grosso, tutto era perfetto e vivevo le mie giornate con l'unico interesse di...