9. Non voglio più amare.

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Mancavano pochi minuti alla fine dell'ora e il povero Heeseung non era nemmeno alla metà delle domande.

Si era completamente dimenticato che quel giorno, oltre alla sua verifica di recupero di fisica, ce n'era un'altra di storia dell'arte. Di conseguenza non aprì nemmeno il libro.

Era veramente nei guai, non ebbe nemmeno il tempo di preparare i bigliettini e nasconderli. Quindi la sua unica speranza erano i quesiti a risposta multipla. Per sua sfortuna si trattò soprattutto di domande aperte.

Mancò veramente pochissimo e lasciò in bianco la maggior parte del test. Arrivò alla famosa "analisi dell'opera". Di solito non se la cavava male, a lui bastava solamente osservare e poteva capire di cosa si parlasse.

L'opera in questione era "Il Viandante sul Mare di Nuvole" di Friedrich.

Heeseung si mise le mani tra i capelli, sbuffò e se li spettinò dal nervoso, nella sua testa il vuoto più assoluto, non sapeva dire nemmeno la corrente artistica in questione.

Lo osservò a lungo e per lui pareva solamente un uomo su una roccia, davanti una sorta di nebbia. Non conosceva né il titolo né l'autore.

"Che è questo? Mi sembra romanticismo... Non lo so!" Bisbigliò. Rigirò la biro tra i denti, prima di staccarla e impugnarla. L'appoggiò sul foglio e scrisse tutto ciò che si ricordava:

"Romanticismo."

Vagò con lo sguardo in cerca di aiuto e si strofinò gli occhi.

Subito dopo suonò la campanella dell'intervallo e il ragazzo tirò un sospiro. Era la prima volta che gli accadeva in una verifica di storia dell'arte.

"Consegna, Lee, avanti."

Heeseung, senza nemmeno guardarla, porse la verifica quasi in bianco alla prof.

Sbuffò e capì che si sarebbe rovinato la media, già bassa per i votacci che prendeva abitualmente in latino.

In un nano secondo, quasi tutti uscirono.

Sunoo gli toccò la spalla, catturando la sua attenzione. Anche a lui era andata male, si capiva dalla sua espressione.

Gli mostrò un dipinto sul libro di testo.

"Che opera era? Di sicuro ho sbagliato."

La osservò attentamente. Vi erano rappresentati due giovani in vestiti settecenteschi, il ragazzo era chinato verso la ragazza e, tenendole il viso delicato con una mano, le stava dando un bacio, mentre lei gli avvolgeva il collo con le braccia.

A Heeseung, per quella visione, venne su la colazione e tutto il cenone di Natale, soffocò un conato e si limitò a deglutire. Non è che non apprezzasse lo stile così realistico dell'artista, ma quelle visioni gli facevano rivoltare lo stomaco come un calzino.

Prima che potesse reagire, Ni-ki rispose al posto suo.

"Quello è il "Bacio" di Hayez, romanticismo storico."

"Grazie, saputello!" Esclamò Sunoo scherzoso.

"Tu, Hee, che hai messo? Di sicuro hai preso 10 anche stavolta."

"Ni-ki, taci!" Ringhiò infastidito.

I due amici si ammutolirono.

"S-scusa... Stavolta è andata male, non avevo nemmeno visto che c'era." Mormorò infine imbarazzato.

"Ma come?! Era dietro."

"Aah già... Non l'avevo visto. Inoltre mi ero dimenticato della verifica... Non ho studiato."

Si guardarono l'un l'altro, Sunoo e Ni-ki si lanciarono una miriade di occhiate, come se si stessero leggendo nel pensiero. Entrambi scrutarono Heeseung da cima a fondo e lui non potè fare a meno di sentirsi giudicato.

"Che c'è?" Chiese confuso.

"Hee, hai la maglia al contrario..." Gli fecero notare.

Arrossì e se la controllò. Avevano ragione.

"Ultimamente non studi, hai la testa fra le nuvole, sei sempre taciturno..."

"Io sono sempre taciturno, Sunoo, dove vuoi arrivare?"

"Vai spesso alla pista di pattinaggio, diventi rosso quando pronuncio la parola "ghiaccio"... Ma che ti è successo?"

"Non so di che parli..."

"Sei rosso!"

"NI-KI, TACI!" Gridò irritato dall'insistenza dei due, capì dove volevano andare a parare.

"Hee, sei forse innam..."

"NON LO DIRE NEMMENO!"

Sunoo, allora, gli diede qualche pacca sulla spalla per tranquillizzarlo.

Il ragazzo si coprì la faccia con le mani.

Le lacrime gli scivolarono lungo le guance e, prima che se ne rendesse conto, scoppiò in singhiozzi.

Entrambi si preoccuparono nel vederlo così, non era mai successa una cosa del genere. Cercarono di consolarlo, avvicinandosi. Ni-ki lo abbracciò.

"Scusatemi... Non so che mi sta succedendo... Non voglio soffrire ancora..."

"Di che parli?"

In effetti neanche il suo migliore amico sapeva del suo passato, non ne aveva parlato ad anima viva, fatta eccezione per suo fratello.

Non rispose subito. Il fatto di rendersi conto che provava di nuovo dei sentimenti verso qualcuno, lo spaventava. Si ricordava ancora di quanto male gli fece e di tutte le volte in cui andò all'ospedale.

Il suo cuoricino si spezzò e successivamente fatto in frantumi. Con l'avanzare del tempo, cercò di rimettere insieme i pezzettini, ma un cuore, come un piatto rotto, non tornerà mai più come prima.

"Amo Sunghoon..." Confessò.

"E quindi?"

"Voi non capite..."

"Spiegati, Heeseung." Lo incoraggiò Ni-ki, che si staccò e fece qualche passo indietro, come se stesse aspettando di sentire tutta la storia.

Si asciugò le lacrime, esitò per qualche minuto e poi sospirò. Non aveva altre alternative, l'amico era lì davanti a lui che lo guardava, insieme a Sunoo che gli stava ancora accarezzando i capelli, aspettando anche lui con impazienza delle spiegazioni.

"Va bene, ma dovete giurare che non lo direte mai a nessuno..."

"Giuro."

"Anch'io."

"Bene, ma ve lo dirò dopo scuola, aspettatemi all'uscita, vi racconterò tutto."

❄️Heart of ice❄️- HeehoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora