15. Incompatibili.

133 17 2
                                    

Heeseung, non trovando nemmeno lui le parole giuste, si sporse verso Sunghoon e gli accarezzò la guancia ancora umida e leggermente lucida, lo osservò dritto negli occhi.

"Hai pianto?" Domandò.

"Perché?"

"Hai gli occhi rossi."

Non rispose.

"Scusa... Non volevo essere indiscreto."

Sunghoon non disse nulla ma lo abbracciò senza esitare, consapevole che correva un rischio enorme, siccome quel ragazzo non sopportava di essere toccato, tuttavia stavolta lo lasciò fare e ricambiò, stringendolo a sé a sua volta.

"Mi sei mancato." Mormorò il pattinatore.

"Davvero?!"

"Certo."

Heeseung avvicinò le labbra al suo orecchio e sussurrò:

"Anche tu, sai?"

A sentire quel fiato caldo a contatto sulla pelle, chiuse gli occhi e dimenticò i pianti, le lacrime e la collera. Un profumo dolce e tutt'altro che pungente gli riempiva le narici; quanto gli era mancato sentirlo! Il cuore iniziò a fremere di gioia, come impazzito del tutto ed uno sciame di farfalle svolazzargli nello stomaco.

Era una sensazione del tutto nuova per lui: un principino che d'amore ne sapeva ben poco, che riusciva a conquistare, ma che non aveva mai provato niente per nessuno, estremamente ingenuo e facilmente manipolabile, era troppo immaturo per comprendere tutto questo.

Tutta colpa di quel maledettissimo giorno, quando un ragazzo gli piombò addosso, cadendo da una scala, come se fosse già stato deciso dal fato che voleva a tutti i costi farli incontrare.

Ed ora eccolo lì: stringendo l'unico ragazzo che fu capace di rifiutare quel principe così affascinante.

Ripensò all'incidente in corridoio, l'unica volta in cui le loro labbra erano quasi sul punto di toccarsi. Era successo tutto in un attimo... Tutto così in fretta da sembrare irreale.

D'un tratto si fece coraggio per rivelare a Heeseung quello che provava... O adesso o mai più.

Allentò la presa e si staccò, ponendo fine all'abbraccio.

"Heeseung..."

"Sì?"

"Io non ti farei mai del male, lo sai questo?"

"Lo disse anche il mio ex."

"Io non sono il tuo ex... So quanto hai sofferto, ma ti prego di darmi una possibilità... Ti amo, Heeseung e giuro sulla mia vita che non soffrirai mai più."

Il cerbiatto sgranò gli occhi sorpreso da quella dichiarazione; le sue parole sembravano sincere, ma non riusciva a fidarsi, sia perché continuava a pensare alla sua vecchia fiamma, ma anche per il semplice fatto che il suo cuore era stato spezzato così tante volte.

"Ti amo anch'io..." Questa risposta prese alla sprovvista Sunghoon, non se lo aspettava.

"Ma non ce la faccio, scusami."

Si rattristarono entrambi.

Sunghoon gli prese la mano.

"Tra poco ci sarà la gita in montagna con le due classi, mi hanno detto che il lago si è ghiacciato completamente... L'ultima cosa che ti chiedo è di pattinare con me un'ultima volta."

Ci pensò un attimo.

"Va bene... Sarò felice di pattinare con te, principe del ghiaccio."

Solo Heeseung riusciva a pronunciare le parole "principe del ghiaccio" in modo così armonioso, per Sunghoon era pura poesia.

"Grazie."

Il nostro freddissimo ragazzo si sporse verso di lui, avvicinandosi sempre di più, intanto nella testa di Sunghoon il delirio più totale. Avrebbe dato il suo primo bacio, ma non era felice come pensava, notò uno sguardo spento, quasi triste. Allora capì che era tutto inutile, non era amore, ma finzione.

Osservò quelle labbra così prossime alle sue. Ma perché lo stava facendo? Gli ha detto chiaramente un "no".

Da un lato desiderava così tanto quel bacio e dall'altro non voleva assolutamente darlo in una circostanza del genere, sarebbe stato come un illusione.

Indietreggiò appena, Heeseung riaprì gli occhi e lo fissò confuso.

"Tu non mi ami, di' la verità." Fece tristemente.

Si allontanò e non rispose, distogliendo lo sguardo.

"Come pensavo... Non hai fatto altro che prendermi in giro ed io, stupido, che mi sono illuso che corrispondessi."

"Sunghoon, ti prego di comprendermi... Lui mi ha detto che è cambiato..."

"E tu gli hai creduto?!"

Annuì.

S'innervosì ulteriormente.

"MA SEI STUPIDO?!" Gridò.

"Heeseung, non riesco proprio a capirti... Quel tipo ti vuole solo usare..."

"Non lo conosci nemmeno!"

"Lo conosco, fidati... I tipi come lui sono tutti manipolatori... Credevo che te ne fossi reso conto."

"Lo so ma..."

"Ma cosa? Sei indeciso se ricambiare i miei sentimenti o se tornare con quel sadico... Non dirmi che ti piaceva essere umiliato e maltrattato."

"NON È COSÌ!" Strillò a voce spezzata.

"Io lo odio, lo odio come nessun altro, ma non riesco a dimenticarlo... Lo amo ancora... Non so." Spiegò, sempre più con le lacrime agli occhi.

Sunghoon si alzò, pronto per andarsene, afferrò i pattini, le cui lame splendevano forse più della luna, come delle piccole nane bianche che brillavano nel firmamento da poco.

"Questo non è amore, Heeseung..."

"Dove vai?"

"A casa, sono stanco, stanco di questo giochino, stanco di illudermi, stanco di credere di poter stare con te." In quel momento fu proprio il principe del ghiaccio ad usare dei toni freddi; era estremamente deluso, avrebbe seriamente voluto morire in quello stesso istante.

"Avevo ragione." Disse Heeseung.

"Su cosa?"

"Noi due siamo incompatibili, non potrebbe mai funzionare tra noi due."

"Come vuoi, ma sappi che io ti avrei dato tutto, ti avrei protetto e soprattutto non avrei mai alzato nemmeno un dito contro di te. Hai appena detto che mi ami o sbaglio?"

"Sì, è così."

"Allora ripensaci."

"No, Sunghoon, ho già preso la mia decisione, non insistere. È stato tutto un errore, non avrei dovuto incontrarti, mi stai rovinando la vita."

Quell'ultima frase gli uscì dalla bocca come dell'acido o dei dardi che trafiggevano di netto il pattinatore.

Maledetto quel giorno, per cui la sua vita sarebbe diventata un vero e proprio inferno, dove vi si celò il suo cosiddetto "ragazzo angelo", in questo caso, la cui differenza con un diavolo è poco tangibile.

Non rispose, si girò per andarsene.

"Ci vediamo a scuola." Prese a camminare senza più fermarsi, non voleva più rivedere quei meravigliosi occhietti da cerbiatto che in quel momento erano ormai arrossati e pieni di lacrime, le sue labbra che fino a poco prima erano così vicine alle sue; si pentì di aver rifiutato quel bacio, ed il suo visino in procinto di sfiorarlo lo avrebbe perseguitato per sempre, come il rumore lieve e quasi impercettibile dei suoi respiri.

Dopodiché se n'è andò senza più dire niente, lasciando Heeseung da solo col suo rimorso.

❄️Heart of ice❄️- HeehoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora