Senza Alfredo.

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Nei periodi in cui io e Alfredo non ci siamo sentiti, sono stata male, ma era inevitabile. Ogni volta provavo le stesse emozioni.


Ho provato a svagarmi, a divertirmi, a non pensarci. E durante il giorno giuro che ci riuscivo.

Ma la sera. La sera mi fotteva sempre. Mi faceva sentire la mancanza fin dentro le ossa. Percepivo un vuoto, un vuoto incolmabile. Ero sicura che quel vuoto lo avrebbe potuto colmare solo lui, ma lui non c'era. Ero disperata.


Come avrei fatto a vivere senza di lui? Come avrei affrontato la giornata senza il suo "Buongiorno", che era l'unica cosa che mi faceva alzare la mattina e lottare contro il mondo? Come avrei fatto ad addormentarmi tranquilla senza la sua "Buonanotte"? Ormai erano diventate abitudini, per me ricevere quei messaggi e la sua presenza erano diventati normali. Come avrei vissuto senza tutto questo?


Alfredo era la mia felicità. Lui era tutto quello che avevo sempre cercato. E adesso che l'avevo trovato non potevo lasciarlo andare. Eppure, non siamo stati capace di tenerci, a quanto pare.

Ogni volta che per un po' non ci sentiamo, io tendo a chiudermi in me stessa. Lui mi ha insegnato ad aprirmi, e ogni volta che non se ne va, è come se non avesse più senso essere me stessa. La tristezza è calata sopra di me, e sembra non voler andarsene.

Lui mi faceva sentire protetta, anche da dietro un cellulare. Io in quel momento sapevo che non poteva succedermi niente, perchè c'era lui. Adesso sono vulnerabile, completamente esposta al mondo, e pronta ad essere colpita in ogni momento.


Senza Alfredo è come se nulla avesse senso. So che ogni volta che se ne va, si porta via una parte di me. E adesso me ne sono rimaste davvero poche.

In questo momento sono stesa a terra, aspettando solo che passi una macchina e mi uccida, oppure in attesa che lui mi tenda la mano e mi salvi da tutto questo.

Lui mi aveva salvata, poi mi ha distrutto di nuovo.

Ma lui sarà sempre colui in grado di salvarmi e distruggermi nello stesso tempo.

Forse è proprio questo il problema; Alfredo è la malattia, ma è anche la cura.


Come se ne esce da tutto questo?

Come se ne esce da un amore malato come il mio?

Come si continua a vivere senza la parte migliore di noi?

E se stavolta fosse finita davvero?


Ho bisogno di risposte.

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