Addio o arrivederci?

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Dopo quel presunto addio, io e Alfredo non ci siamo sentiti per un mese.

"Ricordami come una cosa bella della tua vita", mi disse. Come potevo non ricordarlo come una cosa meravigliosa della mia vita?

È stato un mese d'inferno, lo giuro.

Non riesco nemmeno a spiegare come mi sentivo realmente senza di lui. Mi mancava come l'aria. Come se non riuscissi a respirare senza di lui. Sentivo dentro un vuoto incolmabile.

In quel mese ho provato ad andare avanti. Sono uscita con un altro ragazzo. Credevo che potesse rendermi felice, che fosse adatto a me. Ma quando poi baci una persona e ti immagini che sia un'altra, è meglio lasciar perdere.

Così, ho preferito restare da sola e cercare di farmi passare quello che provavo per Alfredo.

Tutto inutile.

Qualsiasi cosa facevo, mi ricordava lui. Era sempre nei miei pensieri. E la mancanza che veniva a trovarmi di notte, mi spezzava il fiato.

Piangevo spesso, chiedendomi perchè non ero riuscita a farlo innamorare di me. Mi disperavo domandandomi cosa avessi di così sbagliato da non meritarmi la felicità con lui.

Poi, un giorno, tornai a casa dopo essere stata in palestra.

Accendo internet, entro su Whatsapp e mi ritrovo un suo messaggio.

Rimango senza fiato. Cosa voleva dopo un mese che non ci sentivamo? Non mi aveva dimenticato? Voleva un'altra possibilità? Voleva scusarsi e poi andarsene di nuovo?

Mille domande mi passavano per la mente e non ero pronta a darmi nessuna risposta.

"So che ogni tanto controlli la nostra chat, l'ho capito. Significa che non mi hai dimenticato e mi fa piacere. Sai, anche io ogni tanto la controllo, sarò sincero. Mi manchi, mi manchi da morire e ti penso spesso. Era da tanto che pensavo di scriverti, ma poi non lo facevo. Ma oggi finalmente l'ho fatto. L'altro giorno sull'autobus qualcuno ha messo la nostra canzone e mi sei venuta in mente tu. Ti ricordi? 'All of me' di John Legend. Non mi aspetto una risposta, non sei costretta a rispondermi. Volevo soltanto dirti che mi manchi tanto e che non ti ho dimenticata, non ho dimenticato nemmeno il più piccolo dettaglio, solo questo."

E dopo aver parlato un po', la domanda mi sorse spontanea; Come si sta senza di me, Alfredo?

"È un vuoto. Ed è impossibile provare a riempirlo con qualcun'altro. Tu sei entrata a far parte della mia vita, senza di te è come se non potessi raggiungere quell'equilibrio che serve per stare in piedi da solo. È quasi come se vivessi ogni giorno senza luce del sole, prima o poi sarei morto, e tu fai la tua parte per tenermi vivo. Insomma, sei essenziale."

E fu lì che capii. Io lo amavo. Non avevo più nessun dubbio. Lo amavo.

E forse anche lui mi amava. Aveva capito che avremmo potuto costruire qualcosa di importante insieme.

Se ci eravamo incontrati di nuovo, c'era un motivo. Toccava a me essere felice, e avrei lottato con le unghie e con i denti, ma sarei stata felice con lui. Io e Alfredo. Solo noi.

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