Capitolo 1

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Ciao a tutti! Sono tornata con una nuova ff, sempre sui nostri semidei. Questa volta ne aggiungerò due di mia invenzione, che causeranno qualche problema all'interno del gruppo, e (spoiler!) delle coppie.



Katy non si sentiva a suo agio in quell'immensa casa piena di profumo, fiori e qualsiasi cosa potesse ricordarle sua madre, o quella che aveva scoperto essere la sua vera madre. Fino a poche settimane prima credeva di essere la figlia di Katherine (dalla quale aveva ereditato il nome), morta durante il parto, cresciuta nel New Jersey, dove aveva conosciuto suo padre. Era sempre questa la storia che suo padre le ripeteva ogni volta che lei glielo chiedeva da piccola. Non avrebbe mai potuto sapere se suo padre sapesse che sua madre era veramente Afrodite o se credeva veramente che fosse una certa Kate. Purtroppo non poteva chiederglielo, era morto sei anni prima, in un incidente automobilistico.

Suo padre era uno scrittore di romanzi d'amore, e molto bravo. A volte, quando Katy si sentiva triste prendeva uno dei suoi libri e lo rileggeva ( era dislessica ma ormai aveva imparato a memoria i testi), come aveva fatto da quando lui era morto e lei era stata costretta a vivere con Becca, la matrigna, e i suoi figli, Simon, avuto dal matrimonio precedente, e India, che nacque parecchi mesi dopo la morte del padre e Kate non riuscì mai a capire se fosse veramente sua sorella o il risultato di una scappatella di Becca. Fatto stava che lei dovette crescere India, perché Becca era troppo occupata a lavorare in un negozio (dove per la verità non faceva nulla dal mattino alla sera), a cercare qualche vincolo per mettere mano sul patrimonio del marito defunto e a cercare di diventare famosa.

Quando finalmente aveva deciso di lasciarli era stato un sollievo, anche se a India ci si era veramente affezionata, anche se Simon era insopportabile e passava la maggior parte del tempo a comportarsi o come la madre o come un bullo.

Katy si girò dall'altro lato del letto, che a suo malgrado era rosa, e cercò di chiudere gli occhi.

Al suo risveglio una nuova ondata di profumo costoso che una delle suo sorelle aveva ricevuto come regalo da suo padre.

" Gradisci del mascara? " le domandò una, ficcandolelo quasi negli occhi.

" Ruby lasciala stare. Si è appena svegliata" la difese Piper. Kate doveva ringraziare Piper o probabilmente la casa di afrodite sarebbe già andata a fuoco. Piper era stata subito gentile con lei, e di questo Kate ne era grata. Aveva fatto in modo che Kate si ambientasse, facendole conoscere parecchia gente, aiutandola in vari, anche se di solito Kate preferiva fare da sola.

" No, non voglio il mascara" sbadigliò Kate alzandosi e mettendosi il solito paio di jeans, una delle poche cose che appartenevano ancora alla sua vecchia vita, ma non se ne voleva sbarazzare, erano un simbolo di vittoria per lei: Becca di solito non le comprava mai nulla se non il minimo necessario, tutto in qualche discount, e di solito erano pantaloni della tuta a pochi dollari, con una maglietta (solitamente più grande) e le scarpe solitamente erano quelle che il negozio in cui lavorava scartava perché con qualche difetto. Quando Kate era riuscita a trovare un lavoro, in mezzo alla miriade di cose che già doveva fare, aveva guadagnato abbastanza soldi e si era preso il suo primo vero indumento: i jeans che indossava in quel momento. Becca quando lo aveva scoperto era andata su tutte le furie e l'aveva costretta a lavare tutta la casa da cima a fondo.

" Comunque Kate è una cosa ingiusta" gracchiò Ruby " Tu sei così bella appena sveglia. Io stamattina mi sono svegliata con alcuni capelli schiacciati da un lato" un brivido la scosse " Orribile"

" Mai quanto Joanne!" esclamò una ragazza al suo fianco, riferendosi ad una figlia di Demetria, che per via della folta chioma riccia faceva fatica a pettinare " sembra che abbia un nido di uccelli al posto dei capelli"

" Ragazze!" esclamò un'altra, mentre si rifaceva il trucco " Avete sentito di Live e August?"

Ci fu una risata. " Sono stati degli scemi a farsi beccare!" continuò un'altra. " Noi almeno mettiamo un nostro codice segreto e blocchiamo la porta. Quelli non ci hanno nemmeno pensato. E poi si stupiscono che li abbiano beccati"

Kate, che se sentiva un altro pettegolezzo esplodeva, si infilò velocemente la maglietta del campo e uscì, raggiungendo Piper, uscita parecchio prima.

L'aria fresca la rinvigorì subito e le schiarì le idee. Quella mattina avrebbe avuto una lezione con il tiro con l'arco, e questo le andava bene, visto che avrebbe visto Layla. Erano diventate amiche molto velocemente, soprattutto durante il viaggio: erano arrivate entrambe insieme, accompagnate da un satiro. Il satiro era lì solo per Layla, ma durante il percorso avevano incontrato Kate e avevano fatto combriccola, e le due ragazze avevano subito legato.

Kate guardò Piper, ancora ferma. Cosa strana, visto che di solito andava subito da Jason, il suo ragazzo. Ma quel giorno teneva lo sguardo fisso verso il confine.

" Cosa succede?" chiese Katy guardando a sua volta.

Piper le sorrise. " Oggi dovrebbero arrivare Annabeth e Percy, solo non so quando. E spero presto, perché per la partita a caccia alla bandiera di questa sera abbiamo bisogno di entrambi se vogliamo vincere"

" Contro e con chi siamo?" continuò a chiedere. Katy adorava la caccia alla bandiera, era diventata una delle sue attività preferite al campo e non vedeva l'ora di farla.

" Afrodite, Poseidone, Atena e Zeus e Apollo contro tutte le altre" spiegò.

" Piper!" chiamò Jason avvicinandosi. Lei gli sorrise e gli corse incontro, lasciando Katy ancora sola.

E allora decise di andare in uno dei suoi luoghi preferite nel campo: la spiaggia, però prima sarebbe passata a dare un saluto alla stalla. Adorava i pegasi, non ci aveva mai volato, ma avrebbe tanto voluto farlo.

un'altra estate al campoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora