Capitolo 4

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Annabeth sapeva che c'era qualcosa di strano. Soprattutto in Percy. Di solito quando vinceva si vantava all'infinito, eppure quella volta sembrava sovrappensiero.

" Percy" lo chiamò per la terza. Stavano tornando verso il campo, mano nella mano. Ma la sua testa era decisamente altrove. "Percy!" questa volta lo disse più forte e finalmente lui si girò.

" Guarda che ti ho sentito!" replicò lui sorridendo.

Annabeth sospirò. " E allora perché non mi hai risposto?"

Percy alzò le spalle. Poi, capendo che Annabeth avrebbe sicuramente indagato, si girò e scostò i capelli dal viso della ragazza per baciarla meglio. " Ti amo" disse, sperando che la distraesse. E per fortuna funzionò.

Annabeth parve scordarsi tutto e i due continuarono a baciarsi.

" Annabeth!" gridò la voce lontana di uno dei suoi fratelli. Annabeth, a malincuore, si staccò da Percy.

"'Notte Testa d'Alghe"

" Notte Cervellona"

Annabeth corse lasciando Percy davanti alla sua capanna.

" Cosa succede Ron?"

" Nulla" replicò lui. " Solo che sai le regole del campo"

Annabeth alzò gli occhi al cielo ed entrò nella sua capanna.

***

La mattina dopo andò al padiglione riposata e cercò Percy con lo sguardo e per poco quello che non vide le rovinò la giornata.

Era vicino al tavolo di Afrodite e parlava con alcune ragazze. Magari c'è anche Piper, non preoccuparti Annabeth. Percy non ti tradirebbe.

Sospirò e andò verso il tavolo di Atena, ma più si avvicinava più vedeva che, primo, Piper non era al tavolo. Secondo, stava parlando con una ragazza da mozzare il fiato, e questa sembrava completamente persa, come le altre quattro oche che le stavano attorno.

Annabeth non seppe bene cosa le prese, ma andò dritta verso il tavolo di Afrodite e si mise vicino a Percy.

" Ehi Annabeth!" esclamò lui appena la vide.

Annabeth sorrise e impulsivamente, come se una parte che non avesse mai visto stesse prendendo il soppravvento, si spore in avanti e lo baciò.

Le figlie di Afrodite si zittirono subito. " Annabeth" boccheggiò Percy staccandosi. " Non ora" poi tornò a guardare le figlie di Afrodite, mentre Annabeth dovette trattenersi per non mollare un pugno ad ognuna. " Comunque ragazze potete recapitare il messaggio a Katy? Non sono riuscito a trovarla"

Le ragazze annuirono ridendo come oche. " Puoi contarci"

Percy sorrise amichevolmente e si allontanò, seguito da Annabeth, che non aspettò più di qualche secondo prima di partire a raffica con le domande. " Chi è Katy? Che messaggio? Cosa sta succedendo Percy? Cosa non mi stai..."

" Annabeth " la fermò lui " Tranquilla. Non ti devi preoccupare o agitare. Katy è un...si, un'amica. È anche grazie a lei se rieri abbiamo vinto"

Annabeth non fu affatto soddisfatta della risposta. " E cosa dovete fare?"

" Ci vediamo dopo" rispose tranquillamente, e Annabeth sentì qualcosa nel petto muoversi. Qualcosa di forte e doloroso. " Un appuntamento" replicò lei con voce secca.

Percy si bloccò. " Annabeth non è un vero appuntamento. Ci incontriamo per parlare, ma da amici. Più o meno come facevo con Rachel". Percy si pentì immediatamente di averlo detto. Con Rachel in passato era stato molto più che amico.

Annabeth si sforzò di sorridere. " Fammi sapere come va" replicò con voce secca mettendo via il vassoio. Le era passata improvvisamente la fame.

" Annabeth!" protestò Percy

" Sbrigati o farai tardi all'appuntamento!" continuò lei glaciale.

" Annabeth! Annabeth!"

un'altra estate al campoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora