Capitolo 2

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Layla adorava la suo nuova casa, i suoi nuovi fratelli, il campo e tutto ciò che comprendeva il mondo dei semidei.

Anche se il modo in cui ne era entrata in contatto non era uno dei migliori...

Layla stava aspettando da tutto l'anno la gita scolastica, faceva i conti alla rovescia e metteva da parte quanti più soldi poteva lavorando come dogsitter o babysitter. Il giorno della partenza Ariel, sua zia, e Jeremy, il fratellino minore, l'avevano accompagnata davanti alla scuola e l'avevano salutata calorosamente. Layla avrebbe tanto voluto che ci fosse anche sua madre, ma purtroppo era in qualche zona di guerra come medico, e anche il suo patrigno, Adam, era nell'esercito. Ma infondo ci era abituata. Un anno dopo che era nato Jeremy Denise, la madre, si era unita all'esercito per seguire le orme del marito e Layla e Jem erano cresciuti con la sorella della madre, Ariel, una maestra d'asilo. Ariel aveva accettato volentieri di badare ai figli di suo sorella visto che lei non poteva averne di suoi, e anche a Layla e Jem era andata sempre bene. Ariel era di sicuro la zia migliore che potessero desiderare.

Il giorno della partenza Layla era agitatissima e una volta arrivata aveva subito intuito che qualcosa non andava, iniziando col dire che al posto di una normale guida turistica la donna era a dir poco mostruosa. E lo era diventata ancora di più quando l'aveva isolata dal gruppo e l'aveva attaccata. Se non fosse per Rupert, quello che credeva essere un ragazzo ripetente, sarebbe di sicura morta.

Rupert poi l'aveva portata via e le aveva spiegato tutto, e in qualche assurda maniera Layla gli aveva creduto.

***

Una volta finita la colazione andò subito da Jason, che era stato il suo mentore. Era stato lui a farle vedere il campo e a spiegarle meglio la storia dei due campi.

In poco tempo Layla si era trovata un amico. Però non passava molto tempo con lui, per via della sua ragazza, Piper.

Layla aveva come l'impressione di non piacerle, anche se lei continuava a mostrarsi gentile e disponibile con chiunque, cosa che la rendeva insopportabile agli occhi di Layla.

Guardò in giro per vedere se vedeva Kate, che in meno di pochi giorni era diventata la sua migliore amica, ma come al solito era sparita.

Layla continuò la mattinata con lezioni di tiro con l'arco, tenuti da Will, un suo fratello, e poi passò alcune ore a girare per i boschi fino al bunker nove, dove adorava stare a guardare i ragazzi della casa di Efesto che lavoravano.

Ogni tanto restava a parlare con una ninfa o faceva da babysitter a Chuck, il figlio di Coach Hadge, un satiro.

" Hola Layla!" la salutò Leo agitando la mano. Anche con lui aveva stretto una forte amicizia, in particolare con la sua ragazza, Calypso.

" Ciao Leo" salutò a sua volta. " Cosa fate di bello?"

" Sorpresa per questa sera" replicò lui " Non giochiamo, ma organizziamo"

Layla cercò di capire meglio ma le sembrò solo un cumolo di oggetti, cavie e cianfrusaglie, così tornò nel bosco e continuò a passeggiare.

un'altra estate al campoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora