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Segui qualche attimo di silenzio in cucina laria faceva scintille e lui continuò a strofinare il lavello già asciutto fino a farlo luccicare. Poi Eugene si mosse alle sue spalle e rise così contento che lui si girò a guardarlo senza capire.

Non finirai mai di stupirmi, Elias! È tutto il giorno che sto attento a quello che dico e a come mi comporto fingendo che ieri sera non sia successo niente per metterti in imbarazzo, e tu invece lhai presa così!

Sì, oggi ci siamo comportati tutti e due in modo strano, un po rigidi, direi! Ma non pensiamoci più, Gene e meglio.

Lo sai che è già la seconda volta, oggi, che mi chiami Gene?

Vedi? Hai ottenuto quello che volevi, no? Adesso però devi farmi una cortesia. Devi andare fuori amici amanti del calcio, altrimenti mi sentirò in colpa per tutta la vita.

Daccordo, vado. Ma perché non vieni anche tu? Potresti fare un po di tifo per me. Ne avrò bisogno!

Elias lo guardò. Si era appoggiato alla credenza e lo stava fissando con gli occhi verdi pieni di simpatia. Come si poteva resistergli? Nellabbassare lo sguardo meditando sul da farsi vide che portava delle scarpe da vela senza calze, come andava di moda da un paio danni, solo che la sue sembravano molto più vecchie e vissute. Eugene aveva percorso la moda penso.

Comera possibile non innamorarsi di lui? Non era il suo caso, ovviamente, perché lui era ancora innamorato di Michael, ma come facciamo tutti gli altri ragazzi con il cuore libero a non cadere ai suoi piedi? Glamus, per esempio, Eugene era tutto quello che un uomo dovrebbe essere? Forte, virile, sicuro di sé, ma nello stesso tempo tenero e compressivo. Diventare il suo ragazzo e magari sposarlo era una delle più grandi fortune che potessero capitare, e Glamus se lo stava lasciando sfuggire.

Lidea di Glamus, però, gli fece passare ogni desiderio di accompagnarlo alla partita di calcio: non se la sentiva di essere portato fuori come un peso morto solo perché un altro non poteva o non voleva uscire.

Ti ringrazio, ma stasera resto volentieri a casa a guardare la televisione.

Stasera? Perché, di solito invece esci?

No, rispose lui spazientito. ma cerca di capire! Non sono ancora pronto per certe cose. Questi ultimi mesi hanno prosciugato tutte le mie energie e non me la sento di passare unintera serata in mezzo a gente. Tra un po di tempo, quando me ne verrà voglia, sarò felicissimo di accettare i tuoi inviti.

Lui non si mosse, ma lo guardò con tanta dolcezza che lui si sentì confortato come se fosse stato tra le sue braccia.

Ti capisco perfettamente, Elias. Devi essere già stato duro per te riaprire la scuola. Il primo giorno ero molto preoccupato, poi mi sono reso conto che non dovevo preoccuparmi sono molto orgoglioso di te.

Hai dimostrato di essere ancora completamente padrone di te stesso e di aver capito che la vita continua, e che chiudere le porte al mondo esterno sarebbe solo un errore per me il fatto che tu abbia ripreso con i corsi significa questo, e quindi è un grande passo avanti. Si vede che i tempi non sono ancora maturi per il prossimo passo, ma da quando sono arrivato sei già molto cambiato.

Grazi, fratellino. Rispose lui. Sono contento che tu abbia capito. Ma ora vai, altrimenti, cominceranno a giocare senza di te.

Sì, vado allora, non devo insistere per farti uscire, vero?

No, chiedilo a Glamus, piuttosto lui sarà felice di fare il tifo per te.

Eugene gli si avvicinò e gli posò le mani sulle spalle.

Elias?

Sì!

Piantala!

Gli diede un bacio sulla punta del naso, poi fece dietro front e se ne andò.

Riamare di nuovoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora