Condizionamento

14 0 0
                                    

Mi faccio condizionare troppo facilmente dalle persone che mi stanno intorno e me ne sto rendendo conto solo ora, a quasi 16 anni. Se non studia una persona, non studio nemmeno io. Se una persona vuole parlarmi mentre sto facendo altro, accetto e metto da parte. Forse questo si può chiamare altruismo perché alla fine lo faccio solo per non lasciare l'altro da solo, ma si manifesta in condizionamento quando il mio carattere cambia a seconda delle persone che mi stanno intorno.
Sono alcuni mesi che mi sono accorta di essere costantemente lunatica e questo probabilmente dipende anche dal fatto che mi faccio condizionare dalle persone che mi circondano. Cioè può essere che il mio umore si modifica al cambiamento dell'ambiente o delle persone in mia compagnia. Questo mi fa sentire molto debole da tutti i punti di vista. Chiunque potrebbe prendermi da parte e cambiarmi in maniera radicale da un momento all'altro. E sento anche di non avere un carattere ben definito, anche se dalla mia scrittura si evince una personalità già formata e calcata, secondo il parere di mia madre.
Ho ringraziato e acconsentito e ci ho anche riflettuto su concludendo con due opzioni: o mia madre non mi conosce per niente oppure sono io a non conoscermi ancora a sufficienza.
La prima è la più accreditata secondo me perché non capisco come possa mia madre conoscermi più di me anche non sapendo praticamente nulla a mio riguardo. Nonostante abbia un buon rapporto con lei, le parlo quasi esclusivamente di scuola. Non ha mai saputo nulla circa i miei sentimenti o le mie situazioni amorose e quando le ho parlato delle mie amicizie mi ha dato consigli che poi si sono rivelati sbagliati. Il rapporto con mia madre è superficiale e si ferma allo scherzo e alla giornata generale, ci si ferma all'aspetto in un certo senso senza andare oltre. Il lato interiore non viene sfiorato minimamente dai nostri discorsi. Mi manca un po' questa figura materna, questo lato che una mamma può donare a sua figlia. Sono invidiosa della persona che ha generato la mia migliore amica perché lei riesce a captare tutto e ad aiutarla anche se la ragazza non se ne rende conto...
Litigano spesso, tutto il contrario nostro e per questo lei invidia il nostro rapporto. Dovrebbe ricredersi perché i litigi sono sempre stati un momento per conoscersi meglio e per chiarire ciò che non va bene. Ho sempre amato i litigi specie con le persone che amo. Servono a far venire fuori qualcosa sempre tenuto dentro, al sicuro da ogni persona che volesse scovarlo.

Ho una migliore amica. A lei dico TUTTO. Dalle stronzate alle cose più importanti, da ciò che mi da fastidio di lei ai miei sentimenti. Vorrei poter essere "me stessa" con tutti e non solo con lei e con mio fratello. Vorrei poter essere sempre impulsiva e non riflettere prima di fare qualsiasi cosa per paura di sbagliare.
Nonostante ciò, mi sono resa conto che mi condiziona anche lei perché su molte cose non siamo d'accordo e io non dico la mia. Non per paura o altro, ma per abitudine. Sono sempre stata abituata a tenermi tutto dentro ed è per questo che litighiamo. Involontariamente litighiamo e ci conosciamo meglio. Ma ancora ci sono tante cose che io non so di lei e che lei non sa di me perché non riusciamo a farle venire fuori se non ci mettiamo d'impegno o se non abbiamo un diverbio. Le devo parlare di questo fatto, ma non so quando e non so perché...insomma non vorrei crearle problemi parlando di me.

SfoghiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora