message twenty-seven

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Chanel si vestì velocemente per uscire. Era così eccitata dall'idea di rivederlo, era felicissima, esattamente come una bambina il giorno di Natale, quando deve aprire i regali.

Stranamente anche Calum era felice, insomma, finalmente poteva vedere la piccola biondina con occhi diversi e non più come la viziata che per forza voleva essere la sua ragazza.

La prima ad arrivare fu Chanel che si sedette su una panchina in legno, osservando i bambini giocare. Era una bella giornata di sole e faceva anche caldo, erano a Giugno ed era anche l'ora che s'intravedesse un po' di sole tra le strade di Manchester.

Dopo un po' arrivò Calum che trovo Chanel intenda a dormire.
Lui la scosse e lei sobbalzò.

"Giuro che non stavo dormendo!" Esclamò, con voce assonnata.
"Nono." Rise lui sedendosi accanto a lei.
"Ho portato del cibo." Sbadigliò lei, mentre prendeva dei pacchi di patatine dalla borsa.

"Cibo!" Esultò Calum, ridendo.
Dopo un po' Calum sciolse il ghiaccio e prese a parlare.
"Come mai me e non, che ne so, Theodor?" Chanel sorrise.
"Perché tu sei tu e nessuno è capace di essere neanche la centesima parte di te."

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