Sam

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Jane deve uscire di lì, vedere Maura così la sta spezzando, ma non può cedere, non così presto. Maura deve capire quanto male le ha fatto. Fa un grosso respiro, va un attimo in bagno a ricomporsi e poi torna al lavoro, spera che la sua mente sia occupata da altro oltre al pensiero di Maura. La giornata è stata fruttuosa, hanno risolto un caso e Jane decide di prendere un caffè al bar del BPD prima di tornare a casa e stare un po' con Jo. Prende una bella tazza di caffè fumante, ne ha davvero bisogno, da un'occhiata veloce al cellulare quando qualcuno la chiama. "Hey Rizz!" A quel suono un sorriso le attraversa il viso. Nessuno la chiama così, nessuno a parte Sam una vecchia amica dell'accademia con cui aveva legato molto, si sentono spesso per messaggio. "E tu che ci fai qui?" Sorride alzandosi dalla sedia per andarle incontro. "Sono qui per fare domanda...ero stufa di New York e volevo tornare a casa...ma dimmi, come stai... Maura?" Chiede allegra. Jane rimane un attimo senza parole. Sam sa tutto di lei e Maura, si sono consigliate spesso, si può dire che prima di Maura, Samantha fosse la cosa più vicina ad una migliore amica, poi le rispettive carriere e la vita le avevano allontanate ma non si sono mai perse del tutto. "È tutto un casino Sam..." dice con voce stanca. Sam conosce bene Jane, raramente l'ha vista così abbattuta, sa bene il rapporto particolare che ha con Maura e Jane le ha raccontato della sparatoria e di Paddy. "Non ti ha ancora perdonato?" domanda facendole cenno di tornare a sedere, Jane alza le spalle sedendosi esausta. "No...non è questo...abbiamo parlato e direi che ci siamo più o meno chiarite...uff non lo so Sam...mi ha fatto così male! Mi ha trattato come una merda per giorni. Sulle scene del crimine era al limite della professionalità...non so se..." sbuffa guardando la sua tazza di caffè. L'amica si sporge verso di lei e le prende la mano. Sam è l'unica a parte Maura che può toccare le sue mani, le è stata molto accanto dopo Hoyt. "Jane, che c'è?...non sei una persona che serba rancore...cos'è cambiato?" la bruna le stringe la mano in cerca di conforto. "Beh...non lo so, non è solo una presa di posizione Sam, qui si parla di fiducia...non si è fidata di me...mi ha messo all'angolo e mi ha preso a sassate! Sa che stavo facendo il mio lavoro...mi voleva sparare, che avrei dovuto fare?" Chiede alterata. "Ne hai discusso con lei?" Sam cerca d'incoraggiarla a riflettere, conosce bene quanto Jane possa essere impulsiva. "Si, si, io...un po' la capisco, sai la sua situazione familiare è complicata, ma Sam, mi ha voltato le spalle! Per Paddy, un mafioso che..." tira sul col naso in cerca d'aria. "Che sa chi è la madre biologica di Maura... quindi penso che lei...". "Oh...ma da che parte stai?" Sbuffa tirando via la mano. L'amica alza gli occhi al cielo cercando di soffocare un sorriso. Jane sa essere una vera bambina a volte. "Sono dalla tua parte,  lo sai Jane, ma da amica mi devo assicurare che tu non faccia stronzate...sai che ti voglio bene!" Jane annuisce con gli occhi lucidi. "Ecco è questo che volevo da parte di Maura, queste parole...volevo che fosse dalla mia parte, non è quello che fanno le persone che dicono di amarti? Ti sostengono!" Sam non sa davvero come replicare, capisce l'atteggiamento di Jane, per lei fiducia e lealtà sono sopra tutto. "Beh, mi spiace sentirlo...sono venuta a vedere se ti beccavo per mangiare qualcosa, ma immagino tu non sia dell'umore!" guarda Jane giocare con il suo caffè. "No...va bene, è ok...possiamo stare da me e mangiare una pizza." Samantha si alza dalla sedia e Jane fa lo stesso. "Sicura?...so che vuoi stare da sola quando sei arrabbiata...possiamo fare un'altra volta!" Jane le sorride. "No, va bene...io stavo giusto per staccare...ascolta vado a prendere le mie cose e poi andiamo, ok?" Sam annuisce prendendo la sua borsa. "Ti aspetto qui?" Si guarda in giro. "No, vieni con me, ti presento agli altri!" Sam la segue al piano superiore. "Non sapevo che il BPD assumesse..." domanda entrando in ascensore. "Nemmeno io...me l' ha detto mio padre che conosce bene Cav...spero non ti dispiaccia...tanto io sono alle rapine..". "Oh...no, anzi, mi fa piacere! Sarà bello avere in giro un'altra donna...". Arrivati al bullpen Korsak e Frost rimangono a bocca aperta nel vedere la splendida donna che avanza con Jane. "Ragazzi...questa è Samantha, abbiamo fatto l'accademia insieme...è appena tornata da New York e sta facendo domanda alla rapine...Sam, questi sono i miei partner e amici...Korsak e Frost!" Sottolinea mettendosi a sedere alla sua scrivania. "Ciao, chiamatemi Sam!" Dice ai due che si sono alzati in segno di rispetto. "Ciao Sam, chiamami Vince, gli amici di Jane sono anche miei!" L'uomo non può non notare la bellezza disarmante della donna, asiatica: alta quanto Jane, fisico da modella, capelli lunghissimi e lisci come la seta, occhi a mandorla da cerbiatto, pelle diafana ed una bocca piccola ma deliziosa. "Ciao Sam, io sono Barry, piacere di conoscerti!" Anche Frost deve trattenere il suo imbarazzo, la ragazza è davvero una bellezza. "Bene...ora che abbiamo fatto le presentazioni io e Sam andiamo a mangiare, fate i bravi, a domani!" Sorride prendendo le sue cose seguita da Sam che saluta con un caldo sorriso il resto del gruppo. I due rimangono sul posto. "Al Dottore prenderà un colpo! Hai visto quella ragazza?...pff...se avessi qualche anno di meno..!" dice ridendo sornione, Frost annuisce complice. Mentre vanno al parcheggio, Jane viene intercettata da Maura che va verso la usa macchina. Si blocca un attimo vedendola ridere di gusto, immagina che la splendida donna al suo fianco sia la sua amica di New York. Jane ne parla spesso ma non l'ha mai vista di persona, solo in foto o mentre si videochiamano. "Hey Maura!" Samantha le sorride con entusiasmo. "Finalmente ti conosco di persona! Jane è una tale asina a volte!" dice ridendo. "Saammm!!" Jane alza gli occhi al cielo, divertita ma un po' seccata di trovare Maura lì. "Oh...piacere mio Samantha!" Maura le tende la mano con un sorriso un po' tirato. "Senti...si stava andando da Rizz per una pizza, sei dei nostri?" chiede come nulla fosse guadagnandosi un'occhiataccia dall'amica, cosa che non sfugge a Maura. "No, grazie, io...sono un po' stanca...magari un'altra volta." risponde con voce spenta. Jane coglie la tristezza nella sua voce, fa un grosso respiro e decide di tendere una mano. "Vieni Maur...più siamo meglio è!" La donna alza lo sguardo e con un debole sorriso annuisce senza dire nulla. "Ook! Allora... Rizz, la pizza la offrì tu e guido io!!" Sam le strappa le chiavi di mano e si fionda verso l'auto. "Sam!! Non ci provare...Sam!" Urla alzando gli occhi al cielo. "Troppo tardi, dai saltate in macchina!" Sorride accendendo il motore con un potente rombo.













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