Uscendo da scuola, decido di pranzare fuori così, prendo un trancio di pizza al taglio in un forno e mi dirigo verso casa. Apro la porta e incontro mio fratello Cris, che tiene in spalla il telefono e con una mano prende la sua giacca di pelle. La infila, mi passa davanti, mi saluta e mi dice con un movimento labiale 'io esco, torno stasera'. Dopo aver pensato di avere un fratello che non ha qualche neurone, mi rendo conto di essere sola a casa. Tom e George sono andati dai nonni e io sono rimasta qui. Salgo in camera mia, frugo tra la pila di vestiti una felpa un po' pesante, prendo il mio diario segreto, la Nikon e un pacco di patatine che ho trovato in cucina. Metto tutto nello zaino e mi incammino verso il mio nascondiglio. Sorpasso il grande terreno incoltivato che si trova dietro la mia casa, scavalco il cancelletto ormai diventato un cumulo di legno e dopo un paio di minuti sono arrivata a destinazione. Mi ritrovo in una grande distesa di Prato verdognolo, ricoperto da molte piante spontanee, dei piccoli alberi e lì, a destra di tutto ciò, si trova la mia quercia preferita. Questo è il mio posto, all'ombra, con gli uccelli che canticchiano in sottofondo e il venticello che mi scompiglia di poco i capelli.
Mi posiziono come ormai d'abitudine sulle enormi radici che, non so se è una mia impressione, hanno preso la forma di un vero e proprio poltroncino da re e mi godo la bellezza della natura. Dopo aver ascoltato il suono degli uccellini cantare, prendo la mia Nikon, le patatine e inizio a scattare un paio di foto alternando a dei pugnetti di patatine.
Non so per quanto tempo rimango in questo posto, ma so che è il posto più bello di sempre. Qui mi rilasso, mi tranquillizzo, riesco a prendere le decisioni più difficili e a pensare. Fin da piccola sono venuta qui. Ho scoperto questo posto per caso, quando avevo l'età di 9 anni e non me ne sono più scordata. Ogni volta che avevo (e ho) qualche problema mi ritrovo qui, a contemplare questo enorme e silenzioso Prato. Quando ho voglia di stare sola e sfogarmi corro qui. Anzi, mi rifugio, perché è il mio rifugio.
Passerei il resto della vita qui, ma mi accorgo che io sole sta tramontando e dopo aver raccolto le mie cose, prendo la felpa e indossandola mi incammino verso la strada di ritorno.
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Un'estate diversa
FanficJolie, una 16enne rimasta orfana di entrambi i genitori a soli 4 anni, fu affidata ad una famiglia insieme ai suoi tre fratelli. Questa famiglia però, fu costretta a cambiare Nazione poichè il 'padre' di Jolie era stato trasferito, per lavoro, in In...