I miss you, I'm sorry

Capitolo 9 - So I write him all these letters and I throw them in the trash

Janette

Sto provando a scrivergli delle lettere, ma ogni volta che ci provo o non trovo le parole, o vengono di merda e le cancello.

Sto usando le note del telefono, però quando sarò riuscita a scriverne una decente la copierò a mano su un foglio.

Ci riprovo per l'ennesima volta, sperando che venga, almeno lontanamente, carina.

Caro Jack,
Mi dispiace di essere scappata via l'altro giorno.
Non sono mai stata brava a esprimere quello che provo parlando, ho sempre preferito scrivere, perciò ti sto scrivendo questa lettera.
Il tuo discorso mi ha fatta riflettere molto.
Ho capito quanto tu ci tenga a farti perdonare e quanto tu sia dispiaciuto. Mortificato, oserei dire.
Ci stai male anche tu per quello che è successo con Michelle e non è giusto che io continui a fare la vittima.
Mi dispiace di averti fatto stare male.
Ma ti devo confessare che anch'io sono stata male per tutte le volte che ti ho ferito.
Tu cercavi di rimediare e io ti continuavo a respingere. Mi sono sentita profondamente in colpa.
Adesso quella che deve farsi perdonare sono io, quindi ti racconterò un paio di cose, nonostante non ami mettere da parte l'orgoglio e far vedere quanto, in realtà, sono sottona.
Sei stato il mio primo amore. Il primo (e unico, finora) ragazzo di cui io mi sia mai veramente innamorata. Scriverlo lo rende ancora più reale di quanto non sia, e questo mi ha sempre spaventata.
Non avrei mai voluto che ci separassimo, perché per te ho provato cose che non ho mai provato per nessun'altra persona al mondo.
Da quel messaggio anonimo mi sembra passata una vita, ma mi ricordo ancora come mi sono sentita quando l'ho ricevuto. Mi sono sentita amata come mai nella vita, mi sono sentita protetta e sentivo di aver trovato finalmente la mia persona.
Quando ti sei messo con Michelle ho sentito un vuoto, però non ho mai smesso di amarti, e non credo riuscirò mai a farlo.
Amavo il tuo modo di essere e di comportarti, amavo come mi trattavi e come mi facevi sentire e amavo parlare con te. E avrei voluto continuare a scriverti per conoscerti meglio, in amicizia, ma non mi hai più risposto.
Ma adesso che so il perché di tutto, ho deciso che cercherò di perdonarti per quello che è successo anni fa.
Ho detto che ci proverò, non che ci riuscirò. Il risentimento che provo non si spegnerà da un giorno all'altro. Ma in fondo ci tengo tanto a te e non sei mai uscito dal mio cuore, quindi non credo sarà molto difficile.
Ti chiedo ancora scusa per come mi sono comportata da quando ci siamo visti per la prima volta, qualche settimana fa.
Spero davvero che mi perdonerai.
Per sempre tua,
Janette

Sono abbastanza soddisfatta del risultato, questa volta. In questa lettera sono riuscita a esprimere le mie emozioni, che per me è un po' un'impresa titanica. Viene direttamente dal cuore.

La rileggo prima di copiarla sul foglio, perché non voglio che ci siano errori. Se ne trovasse anche solo mezzo credo che mi ucciderei. Sarebbe troppo imbarazzante.

In realtà so che non farò alcuna fatica a perdonarlo, ora che ho deciso di permettere a me stessa di farlo, ma non volevo dargli troppe vittorie. Se devo essere sincera, ammetterlo significherebbe ammettere che in realtà quella situazione era completamente nata da una barriera che il mio cervello mi aveva imposto di erigere per evitare delusioni, e non sono ancora pronta a rivelarlo.

A dirla tutta, la prima volta che l'ho visto, in gelateria, ho dovuto reprimere l'impulso di gettarmi tra le sue braccia, cosa che ho sognato di fare talmente tante volte negli ultimi anni che quasi me ne vergogno. Mi pento di non averlo fatto però, perché adesso ho capito che lui ha realmente le migliori intenzioni, me l'ha dimostrato abbastanza.