Capitolo 18

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Udite,  udite miei carissimi lettori e mie carissime lettrici: Lady Kate Sharma è ritornata a Londra dalla campagna. A quanto pare, secondo delle voci a me vicine, non sarebbe tornata a Clarence House, ma sarebbe ospite di sua madre Mary. E, sempre secondo fonti molto note, questa volte è il Visconte Anthony ad aver preteso il divorzio. Dopo aver aspettato per così tanti mesi, ha deciso, finalmente, di prendere lui in mano la situazione: vuole separarsi da sua moglie definitivamente. E questa volta come dargli torto! Adesso, però, il mistero si infittisce: per quale motivo Anthony Bridgeron ha deciso di non tornare più con sua moglie? E, soprattutto, perché Kate Sharma è ancora a Londra? Starà escogitando qualcosa? Chissà. Ovviamente, come questa autrice avrà qualche maggiore notizia, avvertirà immediatamente i suoi amati lettori. Come sempre, la vostra Lady Whistledown.

15 maggio 1816

Dopo la chiacchierata con Siena, Anthony era tornato ad Aubrey Hall, aveva fatto i bagagli e aveva avvertito i suoi fratelli che sarebbe partito quella sera stessa per Londra. Loro erano liberi di fare ciò che volevano. Eloise decise di seguire il fratello il giorno successivo, e così come lei anche tutti gli altri pensavano bene che fosse giunto il momento di appoggiare il fratello contro Kate e spianargli la strada per stare con Vittoria.

In quei giorni, dopo il suo arrivo a Londra, come aveva detto alla sua amica Siena, Vittoria passava intere giornate nel suo negozio da sola a fare l'inventario, a parlare coi fornitori, a sbrigare qualche commessa e, quando le restava del tempo, tornava su quel racconto per bambini iniziato in campagna. 'Già...la campagna... chissà come staranno andando le cose. Chissà se Anthony avrà deciso di tornare con sua moglie. Chissà se Lady Sharma avrà saputo di noi...non so che fare, non so che pensare. Almeno su quel Whistledown non c'è di nuovo il mio  nome' sospirò Vittoria. "Bene, direi che adesso è arrivato il momento di contare quante sete ho a disposizione nel mio negozio" si disse ad alta voce per non pensare più.

All'improvviso sentì il campanello suonare e disse, dal retrobottega, "Mi dispiace, ma siamo chiusi...sono giorni di inventario, passate la prossima settimana". Il rumore del campanello si fece più forte "Mi dispiace, vi ripeto, ma non prendiamo commesse in questo momento" "Contessina Vittoria? Sono Kate Bridgerton, per favore avrei bisogno di parlarle". Vittoria rimase con la penna d'oca per aria, poiché poco prima stava scrivendo sul suo taccuino. Confusa e disorientata, decise che doveva mettere la parola fine a questa storia una volta per tutte. 

"Lady Bridgerton..arrivo subito" "No, è meglio non essere viste...vi  raggiungo io nel retrobottega" "Sì.." Vittoria riuscì a rispondere con un solo cenno di fiato. Le andò avanti e senza troppi giri di parole Kate Sharma sfoderò un sorriso sfavillante. Vittoria per un momento pensò di essere una semplice domestica, ma ci mise giusto cinque minuti per ricomporsi e drizzare le spalle e ricordarsi che delle volte fosse giusto rendere noto ad alcune persone con cui aveva a che fare che lei stessa fosse una contessina.

"Ditemi pure Lady Bridgerton" posò il taccuino e la penna d'oca su uno scaffale, congiunse le mani in avanti e mostrò il suo sguardo più interessante. "Ebbene" Kate gironzolava avanti e dietro per gli scaffali, dando un'occhiata di qua e di là "da come avrete potuto capire non sono qui per ordinare della stoffa" "Ovviamente no" "Ecco, volevo parlavi di mio marito Anthony. Senza girarci troppo intorno, so della vostra amicizia e so anche dell'affetto e del sentimento che lui prova per voi...dato che..." abbassò lo sguardo "me lo ha ricordato più volte". Poi guardò di nuovo Vittoria. 

"Allora Lady Bridgerton, cosa volete da me?" "Voglio, anzi, esigo per il rispetto della mia famiglia e della mia persona, che voi stiate alla larga da Anthony. Sicuramente...avendovi lontano, ritornerà sui suoi passi e capirà che sta commettendo una sciocchezza" "Lady Bridgerton io e vostro marito siamo soltanto amici ma, visto che voi avete avuto la prontezza e la maleducazione di entrare in affari che non vi riguardano, penso che, a questo punto, possa farlo anche io. Per quanto la cosa non mi interessa e" poggiando la mano sul suo petto "davvero non mi interessa, non è di certo bello abbandonare il proprio marito per recarsi da sola in India, lasciandolo da solo da settembre fino al mese di maggio, facendogli trascorrere le festività nella più totale disperazione e tristezza" "Come osate dire una cosa del genere?" "Oso eccome, Lady Bridgerton come voi avete osato con me. Io ed Anthony siamo amici, lo siamo diventati perché cercava un po' di pace e un po' di serenità. Ha trovato in me una valida amica e confidente e se i nostri sentimenti sono mutati non sono di certo affar vostro" "Voi forse non capite..mio marito vuole divorziare da me per causa vostra. Sicuramente nel momento in cui non vi vedrete più, capirà che i suoi sentimenti per me sono forti come un tempo. Voi, siete stata solo un passatempo" disse Kate con una luce di sfida negli occhi, pur restando composta. 

"Bene, allora voi non volete proprio capire. Come potete ben vedere" Vittoria allargò le braccia come se volesse mostrare il suo abito "io non sono con vostro marito. Non siamo mai stati insieme e non lo vedo da tantissimi giorni ormai. Non sarò di certo io ad ostacolarvi nel vostro ricongiungimento" e a quelle parole Kate face un sorriso trionfante "ma siete stesso voi, Lady Bridgerton. Vostro marito ha sofferto per causa vostra e assieme a lui tutta la sua famiglia. Pensate davvero che una persona intelligente come il Visconte possa ritornare nella fossa del leone?" "Come osate parlarmi in questo modo?"  "Oh" fece una risata stizzita  e divertita Vittoria "Oso eccome! Non sapete che avete messo in ridicolo per mesi vostro marito? Non sapete che la Whistledown lo prendeva di mira ogni volta? Che Anthony doveva sopportare gli sguardi penosi della gente e avere la forza ed il coraggio di far finta di niente? Voi" le puntò il dito contro "non potete nemmeno immaginare cosa avete riservato a quell'uomo".

Gli occhi di Kate divennero una fessura ed il suo cuore iniziava a palpitare più forte per la rabbia: sapeva che Vittoria aveva ragione, ma non avrebbe mai voluto ammetterlo. "Quindi" riprese Vittoria "se adesso volete scusarmi, io ho del lavoro da svolgere. Non vado di certo ad infastidre le persone e le mie problematiche me le risolvo da sola" "Cosa volete dire con questo?" disse Kate con fare acciglioso "Voglio dire, ed è  la seconda volta che lo dico, che non sono io la causa della fine del vostro matrimonio, che se volete recuperare Anthony di certo non dovete venire ad infastidire me. Fate quello che volete, ma lasciatemi in pace. Sono affari vostri ed io" indicando le stoffe ed il retrobottega "mi occupo dei miei affari. Buona giornata Lady Bridgerton" disse facendo il suo sorriso più finto. 

Kate, infastidita, ma allo stesso tempo scioccata,  capì che era arrivato il momento di andarsene. 'Da questa donna non avrò mai quello che voglio. Forse ha ragione lei: dobbiamo parlare io ed Anthony. Sicuramente mi ama ancora' penso mentre se ne andava via facendo fluttuare il suo vestito giallo.

Vittoria tirò un sospiro di sollievo. Si grattò la fronte e come se niente fosse accaduto ricominciò il suo lavoro. Prese la penna ed il taccuino "Allora....dove ero rimasta?"

Ancora tulipani a Clarence HouseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora