Almeno non siamo più in palestra

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Dopo un po' decidemmo di andare in camera sua.

Appena arrivati mi sedetti sul suo letto, la sua stanza era ampia e le pareti di colore scuro, dalla finestra entrava la luce di quella mattina soleggiata, anche se eravamo già in inverno.

Lui si sedette vicino a me sul letto e cominciammo a parlare, quando cominciammo a baciarci  e come sempre mise una delle sue mani nei miei capelli.
Visto che eravamo già sul suo letto per lui fu facile mettersi sopra di me. Alla fine questa non era la prima volta che l'avevamo fatto, ma almeno questa volta non eravamo sul pavime

DOPO UN PO' DI TEMPO

Il letto era un casino. le lenzuola erano finite per terra e io ero senza vestiti, mentre Muro era ancora sdraiato per prendere fiato. Misi le mutande e la prima maglietta che mi capitò in mano.

"Ti sta molto bene..." Mi disse lui mentre si stava sedendo, e abbassai lo sguardo, mi ero messa la sua maglietta senza accorgermene. In effetti mi stava facendo da vestito, cosa che mi aspettavo vista la mia stazza diversa dalle altre ragazze della mia età. Mi disse che potevo tenerla per questa volta, quindi misi i miei pantaloni e poi le scarpe. Scesi al pino di sotto e tornai a casa mia.

Mancavano ancora cinque giorni alla festa e non avevo ancora deciso che cosa mettermi, sarei andata a fare un giro con Tina uno dei prossimi giorni per prendere tutte e due un vestito. Non so ancora con chi ci va lei, mi ha detto che lo scoprirò il giorno del ballo. Andai a casa a fare una doccia e dopo feci un pranzo veloce. 

I muri sono belle persone (Ogni tanto)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora