7 Capitolo: La Scomparsa

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Gli anni erano passati; Italia e Salò avevano appena compiuto 6 anni e stavano a casa a impasticiare, dopo un po' arrivo Fasci era un po' agitato. - Salò ti andrebbe di venire con me??-    Salò appena senti quella frase gli venne quasi naturale di accettare però Italia un po' invidioso chiese dove dovessero andare, Fasci non sapeva proprio che dire e disse che se voleva poteva venire con lui a vedere un posto che solo a Salò gli piaceva, Italia a quella frase lo credette c'erano già state altre volte di quando si usciva che a Italia non gli piaceva e invece a Salò si. Salò diede un bacio sulla guancia a Italia e andò ad abbracciare e salutare gli altri fratelli per poi andarsene... Nessuno avrebbe mai creduto cosa sarebbe successo dopo................. NESSUNO











































































































































Salò entro in macchina e noto che c'era persino T.Reich, non disse nulla e in tutto il viaggio ci fu un silenzio assordante....














































































Salò:
- Papà dove siamo??-
Salò chiese appena uscito dalla macchina il padre prima di rispondere penso - Siamo alla villa della famiglia Reich.- Gli occhi di Salò si illuminarono di stelline, lui amava i posti abbandonati e loro stavano riaprendo la casa dopo molti ma molti anni. Reich apri il portone di legno e appena entro un filo di vento nella villa adesso ai ragazzi arrivo un quintale di polvere e Fasci si allontana subito. - Serio ancora?-   - coff coff cazzo sono a coff alla polvere coff.-    - Nessuno ti ha costretto a venire.-    Reich non ricevete nessuno risposta ma solo uno sguardo storto. Il fascista rimase fuori dalla vettura invece gli altri due entrarono, girarono per un po' fino a che non arrivarono nel seminterrato, Fasci non entro nell'edificio essendo che c'era troppa polvere e sarebbe stato male solo a fare un posso vicino.

Avvertimento scene abbastanza forti. Sarà la scena che cercherò di spingere meglio.

- Vieni!-   - signor Reich ma è sicuro che non è pericoloso?-   Reich non rispose alla domanda e continuo a andare avanti senza calcolarlo; scesero le scale, un po' sporche ma non si capiva di che, arrivati alla fine delle scale c'era un altra porta Reich la fece aprire a Salò che si blocca alla soglia, era ricoperta di sangue e c'erano dei corpi in putrefazione avanzata,  Reich spinse Salò dentro e chiuse la porta a chiave, Salò era paralizzato dalla paura. Reich prese un coltello e iniziò ad abbrirgli il ventre e togliendogli le interiora, Salò urlava dai dolori e Reich si abbassa staccandogli i testicoli lasciando il bambino con il respiro mozzato dai dolori atroci. Reich non soddisfatto gli aprii il cranio e gli spapolo il cervello dando fine alla vita di Salò. Lui uscii tranquillo, aveva tolto il sangue da dosso così che nessuno lo avrebbe notato, Fasci appena lo vide uscire senza Salò lo riempi di domande e lui disse di non saperne nulla. Rientrarono ognuno nelle proprie case però Fasci appena chiuse la porta di casa scopio a piangere per quanto stesse male, i ragazzi si spaventarono e accorsero al padre per capire cosa fosse successo, lui spiegò tutto e i tragazzi rimasero paralizzati.  Italia stava singhiozzando, ma stava anche per piangere era scomparso il suo Fratello gemello, per lui era l'unica persona più importante della sua vita...

Angolo Autrice

Corto ma non sapevo come continuarlo quindi vi beccate questo

Perché Quelle Strisce ||𝙲𝚘𝚞𝚗𝚝𝚛𝚢𝚑𝚞𝚖𝚊𝚗 𝙸𝚝𝚊𝚕𝚢Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora