8. Tu vuoi Jimin ma ti ritroverai nel letto Jiminshi

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-Jimin... Non puoi andare da solo... Verrò io con te.
Mi rassicura Charlie.
-l'isola di Jeui ... Sono anni che non ci vado. Cadashi ha un immensa tenuta con una villa enorme, terrà JK là sicuramente.
Verranno domani a prenderci.

Il giorno dopo...
Mentre sono sul ponte dello yacht che ci sta trasportando dico a Charlie...
-promettimi che lo riporterai a casa.
Dico serio.
-Jimin e tu?
-promettimelo cazzo!
-te lo prometto.
-non preoccuparti per me quel bastardo vuole che diventi il suo giocattolo non vuole mica farmi fuori.
-Jiminshi... Non ci posso pensare di lasciarti là
Piagnucola Charlie.
Appena arriviamo Charlie ed io veniamo subito separati.
Vengo preso per un braccio e accompagnato in modo deciso davanti ad Aaffet
Namir.
-ho fatto quello che volevi. Ora fammi vedere JK voglio accertarmi che tu non gli abbia fatto del male.
-non credo che tu possa dirmi cosa devo fare Jimin.
Risponde serio.
-io non sarò consenziente se non lo farai andare via.
-ti importa molto di lui vero?Come fai ad andarci d'accordo? È un tipo rabbioso e due giorni che urla e ci impreca contro... Non ha mai smesso. Pensavo mettendolo nella cripta di fiaccarne l'energia ma è stato inutile. Come fai a sopportarlo?
-dove cazzo l'hai messo? Una cripta? Sei impazzito? Fammelo vedere... Da lontano non gli parlerò te lo giuro.
-prima firma questo.
Leggo velocemente è una mia dichiarazione in cui affermo di volermi fermare nella residenza di Cadashi sull'isola di mia volontà e che accetto il corteggiamento nonche il resto
-JK dopo che tu avrai firmato ripartirà con il tuo scagnozzo...e tu resterai qui con me... I miei uomini terranno JK sotto tiro sempre... Ovunque uscirà ci sarà un mio cecchino pronto a sparargli. Quindi cerca di essere accondiscendente con me.
Prendete il ragazzo nella cripta ordina perentorio.
Cadashi acconsente che io mi avvicini alla barca che li porterà via...
Finalmente lo vedo è sorretto da due uomini è sporco i vestiti stracciati.
-Jimin...
Sento la sua voce disperata.
-no... Jimin
Quello di JK è un lamento... Sa che lo porteranno via e sa che io resterò.
-io ti amo.
Dico soltanto.
-qualsiasi cosa succeda ricorda che io ti amo.
JK tenta di resistere ma inutilmente.
-toccalo con un dito e sei morto.
Verrò a prenderti Cadashi ovunque tu sia.
Gli urla angosciato.
Cadashi si avvicina a me passandomi un braccio intorno alla vita.
-addio JK.
Risponde provocatorio trascinandomi via.
Mi sento morire dentro ma so di aver fatto la scelta giusta.
Poi cerco di rassicurarmi ripetendomi mentalmente che sono una persona famosa non posso sparire così nel nulla prima o poi qualcuno interverrà e mi troveranno... Forse sarà troppo tardi però ... Devo solo cercare di sopravvivere.

La sera sta scendendo...
-ceneremo... E poi... Ci conosceremo un po' meglio.
Annuisco meglio non farlo arrabbiare, sono un cantante è vero ma lui non lo sa che so anche recitare bene.
Mi versa dello champagne.
-dato che dobbiamo conoscerci meglio... Sappi che io non bevo questa merda... Bevo solo Moet Chandon del 76.
Per Cadashi è un attimo detto fatto sul tavolo c'è il mio champagne preferito.
Gli rivolgo un mezzo sorriso per ringraziarlo mentre ciò che vorrei in realtà è tirargliela in testa quella bottiglia.
La cena è leggera e raffinata, faccio comunque fatica a mandarla giù sapendo cosa mi aspetta.
Purtroppo l'ora giunge e mi fa strada nella sua camera da letto.
È un attimo e sento il suo respiro nei miei capelli.
-girati... Dolce luna e baciami.
Mi giro ed incontro i suoi occhi.
Poggio meccanicamente le mie labbra alle sue non provando niente se non uno schifo totale.
Con la bocca mi sfiora il collo assaporando il mio profumo...
-Orange Blossom di Jo Malone... Ti sta benissimo... In bagno ho fatto preparare le tue cose... Sono mesi che un mio uomo segue la tua personal shopper per conoscere I tuoi gusti.
-mesi? Perché... perché io?
Chiedo sempre più spaventato.
-mi sono innamorato subito... I tuoi occhi così particolari... Il tuo sorriso aperto semplice... la tua risata ingenua allegra, la tua pelle chiara così anomala per un asiatico... La tua bocca peccaminosa... Tu sei tutto perfetto... Il tuo corpo sinuoso... Tu hai una sensualità innata ti ho adorato dal primo momento.
-non sono così perfetto credimi.
Ti annoierai presto.
-perché dici questo?
-ti racconterò una storia....se me lo consenti...
-certo ma sbrigati... Sono giustamente impaziente.
-c'era un'attrice famosissima che si chiamava Rita Hayworth... negli anni 50 interpreto' un personaggio in un film che rimase nella storia del cinema "Gilda" una ballerina sensuale bellissima, Rita all'apice della sua carriera si sposò... Ma il suo matrimonio fini' presto... Le chiesero perché cos'era successo... E lei rispose che suo marito come tutti gli altri uomini che aveva avuto si aspettava di trovare Gilda nel letto la sera ma trovava solo Rita.
Accadrà così anche con me.
In realtà non sono come mi vedi... Sono una persona tranquilla... Normale... prima di tutto... Bisognosa di amore... Coccole... Ecco perché mi chiamano anche piccolo Mochi perché so essere di una dolcezza nauseante... E non credo che tu ti aspetti questo... Tu vuoi la bomba sexy... Tu vuoi... Qualcosa che in realtà non sono.
Tu vuoi Jimin... Ma nel letto ti troverai Jiminshi...
-stronzate... Ti vedo su quel palco... So cosa sei capace di fare... Ti muovi così bene...
-sono un artista Aaffet Namir... Posso impersonare chi voglio...
-basta... Hai parlato anche troppo...
Dice passando alle vie di fatto abbracciandomi e baciandomi possessivamente.
Le sue mani mi toccano la schiena, i fianchi.... Il viso.... stringe le mie rotondità facendomi male affermando il suo potere. Mi spinge giù sovrastandomi... Su quel letto in cui morirò mille volte.
Quando la sua mano arriva alla mia intimità è più forte di me cerco di spingerlo via...improvvisamente ho deciso... Che non subiro' passivamente niente anche se farà più male... Anche se mi picchiera'. Saprò almeno di aver combattuto... Di non averlo fatto volontariamente di non averlo mai accettato.
Le mie resistenze gli procurano un sorriso infastidito mentre mi straccia la camicia... Con la bocca mi lascia un segno doloroso sul collo e appena mi si presenta l'occasione lo mordo su un braccio... Mi arriva violento un schiaffo che mi fa sanguinare un labbro...
-ecco così mi piace... Ribellati... Era ora non più parole solo fuoco...
Mi sussurra in un orecchio...mentre cerca di sfilarmi i pantaloni....
Tutto ad un tratto sento del trambusto fuori alla porta che viene sfondata brutalmente da Charlie.
Insieme a lui entrano nella stanza Jk... Il mio JK... che sferra un pugno violento ad Aaffet tirandomi a se' in un abbraccio poi... entrano altri uomini che non riconosco seguiti da Bang e successivamente un uomo anziano con vesti pregiate e un aspetto solenne.
Quando quest'ultimo entra nella stanza gli uomini chinano il viso in segno di rispetto lo fa pure Bang, tutto si fa silenzio.
Improvvisamente Aaffet si prostra in ginocchio davanti al vecchio.
Uno schiaffo improvviso si schianta sul viso di Aaffet.
-Ahhh.... Padre... No... Non fate così... padre...avete affrontato un viaggio così lungo... La vostra salute... Per una sciocchezza... Dopo stanotte l'avrei lasciato andare... Lo sapete come sono fatto...
Piagnucola Aaffet perdendo la spocchia da grand'uomo davanti al padre.
-Aaffet ringrazia che tua madre non c'è più pace all'anima sua... Ti percuoterebbe con un bastone. Sei la mia vergogna come potevi pensare che ti lasciassi commettere una tale sciocchezza... Sarebbe ingiusta verso chiunque... Ma verso di lui è pure stupida... È un ragazzo famosissimo pensavi che nessuno sarebbe intervenuto? Ti avrebbero dato la caccia... Meno male che Mr Bang è amico di Afef lo stilista Egiziano che mi ha confezionato gli ultimi abiti e aveva il mio numero personale... Grazie a lui ci siamo messi in contatto e ho capito subito che era una delle tue trovate. Mr Bang si è insospettito giustamente perché JK e poi anche Jimin erano spariti nel nulla...
-papà... Non essere così duro con me... L'hai visto? Non ho potuto resistere... Ho provato a corteggiarlo inutilmente... Ho dovuto agire così... Non sei tu quello che mi insegnato a perseguire sempre i miei desideri?
-Si ma non facendo del male agli altri... Io sono un uomo rispettato per questo. Tu non mi rappresenti... Aaffet... Ringrazia che non ti diseredo... Ti trasferirai a Sharm El Sheik il resto dei tuoi giorni... Non presentarti più in Qatar. Vivrai A mie spese nei possedimenti che ho là... Non farti più vedere.
Mentre gli uomini portano via Aaffet... JK li ferma.
-un attimo... Non può finire così...
Ed è un attimo davvero in cui il pugno di JK si abbatte sullo stomaco di Ahmet...
-il pugno di prima era per aver solo pensato di portarmelo via e questo invece per quello che gli hai fatto.
Bang interviene perché JK continuerebbe, ma politicamente è meglio continuare ad avere rispetto per lo sceicco anziano che è già provato dall'avere un figlio così idiota.
Lo sceicco si volta verso Jimin
-le chiedo umilmente perdono per quello che ha dovuto passare con Jk mi sono già scusato. Ho predisposto per voi il rientro sul nostro aereo privato.
-grazie ora sto bene... Ora che ho riabbracciato il mio ragazzo e vi ho visto... Ora sto bene.

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