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Durante quella prima settimana trascorsa tra le mura del castello, Alya Malfoy aveva capito due cose.

La prima, era che suo fratello e Albus Severus Potter non godevano per nulla di una buona fama, lì ad Hogwarts.

La seconda, che lei non era assolutamente portata per lo studio e di sua madre aveva probabilmente ereditato solo l'ovale gentile del viso e gli occhi color dell'ambra, anche se talmente chiari da risultare quasi di un biondo leggero e sfuggente.

Sollevò appena il capo dal proprio piatto, lanciando un'occhiata alla tavolata Serpeverde, dall'altra parte della Sala Grande.

Scorpius stava mescolando distrattamente la zuppa, il capo abbandonato contro una mano e il gomito puntellato sullo scuro legno del tavolo. Accanto a lui, Albus chiacchierava distrattamente con un ragazzo che le dava le spalle.

Quanto invidiava quei due.

Soprattutto suo fratello, la sua testardaggine, il suo cervello e quella spigliatezza nel relazionarsi con gli altri ... o forse era meglio parlare di menefreghismo?

A Scorpius, di ciò che potevano pensare gli altri, non era mai importato poco nulla. Forse per questo si districava tanto bene tra le persone.

Lei al contrario, aveva sempre cercato l'approvazione di qualcuno, l'appoggio di terzi nelle sue scelte.
Aveva un carattere talmente dissonante con quello dei genitori e del fratello, che quasi sicuramente se non fosse stato per i capelli biondi e i tratti simili a quelli dell'Hermione Granger bambina, nessuno sarebbe riuscita a collegarla alla stravagante coppia.

-Tu che ne pensi?

La voce di Rose la riportò violentemente coi piedi per terra, scaraventando la sua mente in quella sala, seduta a quel tavolo.

Girò appena il capo, incontrando gli occhi vispi della giovane Weasley che la fissavano in attesa.

-Come ...? - si lasciò sfuggire, increspando la fronte e smettendo di giocherellare con le verdure che aveva nel piatto.

Rose sbuffò.

-Ti ho chiesto, se hai intenzione di partecipare alle selezioni per la squadra - ripeté con voce lagnosa, alzando gli occhi al cielo.

-No no - rispose piano, scuotendo involontariamente il capo per sottolineare il concetto.

-Peccato - intervenne Louis, stringendosi nelle spalle e riprendendo a mangiare - Quest'anno avremmo potuto avere una squadra composta di soli membri della famiglia

Notando l'espressione spaesata di Alya aggiunse - Rose intende giocare come Cacciatrice e Hugo vuole fare le selezioni per diventare Portiere

-Ma non è così bravo - si lasciò inavvertitamente scappare la giovane Malfoy, memore di qualche racconto frammentato di suo padre, scatenando, dopo qualche secondo di spaesamento, una risata generale.

Il diretto interessato divenne rosso fin sulla punta delle orecchie, punando gli occhi sulle proprie posate.

-Io ... - cercò di riprendere in mano la situazione Alya, sentendo il sangue affluire alle gote - Scusa ... Hugo, non volevo - disse tentando di farsi udire al di sopra delle risa.

-Non preoccuparti - borbottò il Grifondoro, torturandosi le mani - So di non essere molto bravo

E la strega si sentì morire.

-Non devi preoccuparti cuginetto - intervenne Fred, passandogli un braccio attorno alle spalle, senza smettere di sghignazzare - Tutti i migliori partono dal fondo

-Davvero? - domandò il più giovane, sollevando lo sguardo speranzoso e puntandolo su di lui.

-Certo che sì - annuì solenne la progenie di George Weasley - Se sei già sulla vetta, che gusto c'è a non poter salire?

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