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La prima cosa che Scorpius vide, appena messo piede fuori dall'ufficio della McGranitt, furono i suoi due amici.

Albus e Roxanne gli furono subito appresso e lui, senza dar loro il tempo di elaborare le domande che premevano fargli, li strinse in un abbraccio.

Posò la fronte sulle loro spalle, accartoggiando tra le dita le felpe dei due ragazzi e rilasciando un respiro tremante.

Albus, dopo un attimo di sorpresa per il gesto spontaneo, gli assestò un paio di pacche sulla schiena e chinò il capo con un sospiro, mentre Roxanne, rossa come un pomodoro maturo e con il cuore che batteva come un tamburo nel petto, prendeva a dargli colpetti indecisi sul braccio che l'avvolgeva.

Rimasero in quella posizione per qualche minuto, finché Scorpius non sciolse quel curioso abbraccio, rimettendosi dritto.

Sfregò con forza i palmi delle mani sul viso, per poi far scorrere le dita tra i ricci chiari, tirandoli leggermente e gonfiando le guance.

-Cosa ti ha detto la vecchia? Sei in punizione? - l'amico ruppe il silenzio, cacciandosi le mani in tasca e facendo un passo indietro.

Il giovane Malfoy emise un lamento di gola, allacciando le dita dietro al collo e girando la testa di lato, il mento leggermente incassato.

-Alya? - chiese dopo qualche secondo di silenzio, evitando la domanda del Serpeverde.

Albus e Roxanne si scambiarono un'occhiata indecisa, prima che la seconda prendesse parola.

-Credo sia andata ai Dormitori - disse titubante, osservando il biondino di sottecchi.

Scorpius strinse la bocca in una linea sottile, annuendo una volta e iniziando ad incamminarsi per il corridoio, senza una meta precisa in mente.
I due amici lo affiancarono.

Svoltarono un paio di volte a sinistra, non incrociando studenti (probabilmente erano ancora tutti in Sala Grande per la cena), scesero un paio di rampe di scale e ne salirono altrettante, il tutto in religioso silenzio.

Fu la strega ad azzardare una domanda.

-Senti noi - fece una pausa, mordendosi la lingua e lanciando un occhio alla propria destra, incrociando lo sguardo smeraldino di Albus, appena dietro la spalla del suo migliore amico, che mosse appena la testa in segno di diniego.

Seguirono una manciata di minuti di camminata silenziosa, prima che Scorpius si arrestasse ai piedi della stretta scala a chiocciola che portava alla Torre Sud.

Sospirò, abbassando il capo.

-Venite

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Roxanne si strinse le braccia al petto, trattenendo un brivido, mentre qualche timido fiocco di neve sfidava temerario quella notte gelida di metà dicembre.

Il parco che si estendeva ai piedi della Torre era di un immobilità quasi innaturale e il silenzio regnava sovrano. Non soffiava neanche un filo di vento e la distesa di neve, che da qualche giorno ricopriva tutto quando, rifletteva il buio della notte rilucendo di un bianco spettrale.

Scorpius si tolse la felpa, rimanendo con addosso una maglia di lana a maniche lunghe, per poi lanciarla all'amica, colpendola in pieno viso.

-Scusa - borbottò distogliendo lo sguardo, mentre la Grifondoro si toglieva l'indumento dalla faccia e lo scrutava con aria perplessa - Mettila, prima di trasfigurarti in un ghiacciolo

La strega divenne purpurea, indossandola e sussurrando un grazie, la testa ancora nascosta dalla felpa. Sfilò la lunga treccia castana da sotto la stoffa e si portò dietro alle orecchie qualche ciuffo di capelli sfuggito all'elastico, gli occhi puntati sull'orlo della casacca, che le arrivava a metà coscia.

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