cicatrici che rimangono, ferite che non guariscono

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hey, come va? :)

mi risvegliai la mattina dopo, sentii la voce di muichiro chiamare il mio nome.
"che succede?..." dissi appena sveglia ancora troppo assonnata
muichiro: "finalmente ti sei svegliata, buongiorno" disse sorridente
"perché quanto ho dormito?..."
muichiro: "tanto quanto il tuo corpo necessiti, 25 ore e 20 minuti"
"wow" so che non è molto normale che una persona dorma così tanto, però devo ammettere che è stata un'esperienza fica, davvero fica
muichiro: "non fluttuare, t/n non fluttuare"
"che cosa?"  dissi ritornando in me
muichiro: "non fluttuare"
"che cazzo significa" mi tappai immediatamente la bocca per la vergogna, avevo preso fin troppa confidenza con muichiro e mi dispiaceva fin troppo che lui dovesse conoscere il mio linguaggio volgare
muichiro: "significa non abbandonare il pianeta terra per andare su un altro pianeta, in due parole"
"capisco"
muichiro: "menomale, cazzo"
scoppiammo entrambi a ridere, devo ammettere che non me lo aspettavo
"inaspettato"
muichiro: "già, sbottonati la maglia, inaspettato anche questo"
"non ce la posso fare"
muichiro: "nemmeno io"
cominciai a ridere senza sosta, talmente tanto che mi uscirono le lacrime dagli occhi
muichiro: "il tuo malessere interiore ti sta facendo il solletico?"
mi limitai ad accennare perché ero senza fiato
muichiro mi allungò un bicchiere
"cos'è?"
muichiro: "bevi"
"va bene"

finito di bere mi tolse completamente la maglia
"ma non avevi detto solo sbottonarla?"
muichiro: "hai ragione, devo solo controllare una cosa"
"che cosa?"
muichiro: "il tuo braccio, allungamelo"
"ah, va bene" gli allungai il braccio e lui lo esaminò attentamente
muichiro: "te la senti di parlarne dopo?"
"di che cosa?"
muichiro: "di questi" indicò le cicatrici sul braccio
"non voglio"
muichiro: "devi"
"NO NON DEVO, SMETTILA"
muichiro: "ci sono tante cose di cui dobbiamo parlare, queste cicatrici non sono nate per magia e nemmeno il tuo cambio di umore continuo, dico bene?"
"lasciami in pace"
muichiro: "no non ti lascio t/n, io ti voglio aiutare"
"e io non voglio essere aiutata"
muichiro: "vedi, sei in preda a qualcosa più grande di te che ti sta controllando"
"..."
muichiro: "t/n ti aiuterò, te lo prometto"
"..." continuai a non rispondere limitandomi ad osservare la flebo sul mio braccio. Muichiro mi alzò delicatamente il viso con le mani, lo sguardo fisso sugli occhi e la delicatezza del suo caldo e regolare respiro, mi aveva conquistato alla grande
muichiro: "capito t/n? non ti lascierò sola"
"sì...ho capito"
muichiro: "brava ragazza"

🩺🩻🩺🩻🩺🩻🩺🩻🩺🩻🩺🩻🩺🩻🩺🩻🩺🩻

le visite proseguivano, i medici stavano cercando disperatamente un donatore, non riuscivo più a respirare senza ossigeno, muichiro mi ha detto che mi hanno ripreso pelo pelo, se non fossi andata in ospedale quella notte sarei deceduta oggi.
Sanemi: "non abbiamo ancora trovato un donatore compatibile t/n, ti prometto che faremo del nostro meglio per trovarne uno al più presto, non ti preoccupare, finché sei sotto ossigeno non corri nessun rischio"
muichiro: "ora però devi cominciare le chemio, vieni"
mi allungò la mano, io a malapena mi reggevo in piedi, per fortuna c'era una sedia a rotelle, altrimenti sarei arrivata al reparto di oncologia strisciando. Una volta arrivati mi fecero allungare su un lettino e due dottoresse stavano preparando il tutto
mitsuri: "sei una ragazza davvero coraggiosa t/n!"
shinobu: "stai andando alla grande, continua così!"
sisi come no, fanno vedere che provano a salvare la vita di una sfigata ma alla fine si sa come andrà a finire, dico bene?
le due dottoresse si recarono da un' altra paziente che doveva fare la chemio, c'era un ragazzo vicino alla ragazza. Il ragazzo vicino a quella ragazza si voltò verso di me e sorrise
tanjiro: "sono tanjiro, anche tu stai combattendo contro un grande mostro non è così?"
"sto combattendo contro il mostro che ho creato, è una tua amica?"
tanjiro: "mia sorella nezuko, ha la leucemia, per fortuna l'abbiamo portata in ospedale in tempo"
"capisco...sono t/n"
tanjiro: "piacere di conoscerti t/n, se posso chiedere, come mai sei qui?"
"tumore al polmone sinistro dovuto al fumo, vedi questo filo? mi tiene in vita, la mia vita è attaccata ad un filo" dissi mentre trattenevo le lacrime
tanjiro: "capisco...immagino che tu abbia sofferto molto, fumare dopotutto è una forma di autol3sionismo"
"per quanto il fumo mi abbia ucciso fisicamente, è stato l'unico mezzo per tenermi attiva e viva mentalmente, non credo che i miei medici apparte muichiro l'abbiano capito, forse pensano che sono una stupida ragazzina che fumava per sentirsi figa e dava problemi ai genitori e per questo ora non la vogliono più vedere"
shinobu: "nessuno lo pensa t/n" ho parlato troppo forte e la dottoressa deve aver sentito
shinobu: "noi medici non ci permettiamo mai di criticare la vita dei nostri pazienti, se un paziente è troppo in sottopeso non lo critichiamo perché mangia troppo poco, se è autol3sionista non lo critichiamo perché si fa del male, se è in sovrappeso non lo critichiamo perché mangia troppo. Parliamo sempre con i nostri pazienti per aiutarli ad affrontare le loro problematiche, non pensiamo assolutamente che tu sia una ragazzina stupida, se sei arrivata a tanto è perché non hai ricevuto le giuste attenzioni e visite mediche"
dopo queste parole mi sentivo sollevata, io, tanjiro, nezuko, shinobu e mitsuri continuammo a parlare come se ci conoscessimo da una vita, ridevamo alle storie che raccontava shinobu di quando le capitano i turni con il chirurgo tomioka e dopo ascoltavamo la dolce mitsuri che parlava dolcemente del chirurgo obanai e di quanto fosse attraente durante gli interventi.
Il tempo volò velocemente e io finii di fare la chemio, salutai tanjiro, nezuko e mitsuri, shinobu mi accompagnò in camera, una volta allungata sul letto mi elencò tutti i sintomi che si sarebbero presentati:
shinobu: "stanchezza, vomito, confusione e mal di pancia"
"nient'altro? chiesi assonnata
shinobu: "nient'altro, ti lascio al dottor tokito t/n, torno in reparto per altre chemio, ci sentiamo!"
la salutai con la mano, ero troppo stanca
muichiro: "come va?" chiese sorridendo.
Amavo il suo sorriso, non era mai troppo stanco per sorridere, lo faceva volentieri
"sto per..."
muichiro: "vomitare?" chiese mentre si avvicinò a me con una bacinella
"s-" non feci neanche a tempo a finire che cominciai a vomitare

~5 minuti dopo~
muichiro: "tranquilla t/n è normale, va meglio?"
"no...non va meglio"
muichiro: "hai mal di pancia?"
"no non ce l'ho...però mi gira un po' la testa"
muichiro: "hai bisogno di riposare t/n, sdraiati delicatamente"
"fatto...ho fatto la chemio e sto per addormentarmi quindi non ti meravigliare se dormo altre 25 ore"
muichiro: "tranquilla t/n, mi assicurerò che tu riposi in base alle esigenze che attualmente richiede il tuo corpo" disse sorridendo. Mi prese un'altra coperta e me la adagiò delicatamente, volevo piangere, questa cosa mi è nuova perché nessuno mi ha mai coperto se avevo freddo, potevo contare solo su me stessa. Sentii una mano entrarmi nella maglia e sobbalzai al tocco
muichiro: "perdonami t/n non volevo, stavo sistemando dei fili"
"non ti preoccupare...buonanotte"
muichiro: "ti senti al caldo? hai bisogno di qualcosa?"
"sto bene..."
muichiro sorrise, mi prese la mano e cominciò ad accarezzarla
muichiro: "buonanotte t/n"

scusate l'attesa, prossima parte domani :)

♡my beautiful y/n♡    muichiro × readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora