eccoci qua, come va? :))
t/n pov
il trapianto durò tantissimo, mi risvegliai più stanca di prima in terapia intensiva. Appena mi voltai dall'altro lato vidi muichiro che stava controllando delle cartelle. Chiusi nuovamente gli occhi nella speranza di riuscire a dormire e cercai di mettermi in una posizione decente. Muichiro si voltò velocemente verso la mia direzione, aveva sentito il rumore delle mie gambe che si strofinavano alle lenzuola bianche e leggere.
Muichiro: "t/n sei sveglia?"
mi limitai ad accennare si con la testa, ero troppo stanca.
Muichiro: "come ti senti?"
a parte la stanchezza mi sentivo bene, non avevo dolori al petto o bruciore, stavo bene.
"Bene..." dissi debolmente
Muichiro: "se ti senti stanca e priva di energia tranquilla è normale, sono gli effetti dell'enestesia che non sono finiti del tutto"
"va bene..."
Muichiro: "te la senti di parlare? o vuoi riposare prima?"
non avevo più troppo sonno quindi vorrei parlargli
"parliamo"
Muichiro: "sicura?"
"mhmh"
Muichiro: "a donarti i polmoni è stata una meravigliosa mamma di famiglia che ha perso il figlio Diego a causa di un tumore al cervello in fase avanzata, più tardi vorrebbe conoscerti"
"voglio conoscerla adesso"
Muichiro: "ne sei sicura? non vuoi prima provare a respirare senza ossigeno?"
"posso?"
Muichiro: "mhmh certo. Diego era un mio paziente, aveva 15 anni quando è arrivato in ospedale"
"cosa gli è successo?"
Muichiro rimase paralizzato per alcuni secondi, come se non volesse tirare fuori l'argomento. Dopo pochi secondi si fece forza e cominciò a raccontare.
Muichiro: "Diego era un bravissimo pallavolista, era il capitano della sua squadra, amava pallavolo più di qualsiasi altra cosa. Con il passare del tempo diceva di sentirsi debole e di non riuscire più ad allenarsi per le partite. La madre pensò che si fosse stancato troppo e allora decise di tenerlo a casa con lei per una settimana. Le sue condizioni non miglioravano, anzi, peggioravano, aveva cominciato ad avere forti mal di testa e riusciva a malapena a camminare, la vista si era abbassata e non avvertiva più la fame o la sete. Arrivò in ospedale venerdì sera dopo essere svenuto davanti la madre, la madre piangeva disperatamente perché non sapeva cosa avesse, è una collega quindi a casa lo stava curando. Le medicine non gli avevano fatto alcun effetto a quanto pare. Quando lo visitai per la prima volta sembrava non avere nulla di anomalo perché aveva dei battiti perfetti, i polmoni erano perfetti e idem il resto, gli prenotai una tac perché non avevo ancora capito cosa avesse, solo dopo la tac la situazione era ben chiara. Purtroppo aveva un tumore maligno in fase avanzata, decisi comunque di fargli cominciare le chemio. Non gli fecero nessun effetto, è come se non le avesse mai fatte, peggiorava giorno dopo giorno e se non si teneva attivo con delle attività probabilmente sarebbe rimasto paralizzato fino ai suoi ultimi giorni di vita. Per tenerlo attivo abbiamo proposto varie attività per lui. Lo portavo con me a fare le visite come aiutante, gli piaceva spingere le sedie a rotelle e vantarsi di essere un ottimo medico. Era un ragazzo empatico e solare, le condizioni di diego sono degenerate l'11 febbraio, è finito in coma e non si è più risvegliato, il suo piccolo corpo si teneva in vita tramite macchine e fili, è stato in coma per due giorni, il terzo giorno è deceduto per morte celebrale" Muichiro cominciò a tremare e per poco non scoppiò a piangere
Muichiro: "ho perso tanti pazienti t/n, ho i sensi di colpa che mi affliggono ogni giorno"
"non è colpa tua, hai fatto del tuo meglio"
Muichiro: "ti voglio tanto bene t/n, sei molto importante per me"
Diventai rossa in faccia, sentivo il viso bruciare e il cuore accelerare.
Muichiro si riprese e ricominciò a sorridere
Muichiro: "proviamo a togliere l'ossigeno che dici"
"dico che va bene"
Muichiro: "può sembrarti strano inizialmente, appena te lo tolgo comincia a respirare insieme a me, va bene?"
"va bene" feci un respiro profondo e mi ritrovai immediatamente senza ossigeno. Inizialmente era strano, l'aria entrava velocemente e in grandi quantità nei polmoni, Inizialmente ero spaventata perché non riuscivo a regolare i respiri, Muichiro mi aiutò a regolare i respiri, mi prese le mani e cominciò a respirare insieme a me.
Muichiro: "continua bravissima, respira a fondo ed espira delicatamente"
ci presi immediatamente la mano, continuai a respirare con i miei nuovi polmoni, o meglio, i polmoni di diego
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♡my beautiful y/n♡ muichiro × reader
FantasíaT/n t/c è una ragazza alquanto irresponsabile con una famiglia menefreghista. All'età di 13 anni ha cominciato a fumare non considerando le conseguenze. All'età di 17 anni si ritroverà a che fare con diversi problemi, un evento le cambierà completam...