4 - Thunderous

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Minho salì le scale, innervosito da Seungmin e confuso dal comportamento di Han. Decise che nonostante tutto quello che era successo quella mattina doveva parlargli, almeno per capire cosa era successo. Bussò alla porta della stanza del minore e quando gli chiese chi fosse rispose con il suo nome. Han aprì la porta solo per dire in faccia a Minho un -Vattene- scazzato. Minho mise un piede tra la porta e lo stipite per evitare che si chiudesse. Han lo guardò male, cercando di chiudere la porta ma non riuscendoci. Arreso, si allontanò dalla porta lasciando entrare Minho nella sua stanza. -Cosa vuoi?- gli chiese guardandolo dritto negli occhi. -Perché ti sei arrabbiato?- gli chiese Minho davanti alla porta. -Davvero non lo capisci?!- gli disse Han ad alta voce. -No, non capisco quindi per favore spiegami- rispose rude Minho, stufo del comportamento che Han stava avendo nei suoi confronti. Non gli pareva di aver fatto qualcosa di sbagliato quindi trovava ingiusto come si stava rivolgendo a lui. -Non c'è niente da spiegare, Minho- disse Han rimarcando il suo nome con il tono della voce. -Come faccio a capire se non mi dici che ti è preso??- disse Minho irritandosi sempre di più. In quel momento davvero non lo sopportava, gli sembrava di parlare con un adolescente. -Cosa mi è preso?! Semmai cos'è preso a te!- disse Han su tutte le furie. -Non so, volevi scopartela quella?- chiese in modo ironico. -Ma che cosa...!- disse Minho non capendo. -Cosa centra?! Pensi davvero che io sia quel tipo di persona, che va a letto con la prima che ci prova con me?- gli urlò Minho incazzato più che mai. -Davvero Han?- disse poi con uno sguardo triste, deluso dall'amico. -Ti sembravi divertire con lei- disse Han a denti stretti. -La prossima volta che vuoi provarci con qualcuno avvisami- aggiunse poi tagliente. -Perché all'improvviso ti importa tanto?- chiese Minho non capendo. -E' sempre successo che qualcuno ci provasse con noi ma fino ad ora mi hai sempre sostenuto-. -Beh ora non più- disse Han incrociando le braccia. -Perché? Cos'è cambiato?- chiese Minho. Han distolse lo sguardo e rimase in silenzio, sentendo il suo battito cardiaco aumentare a quella domanda. Cos'era cambiato veramente?

-Han parlami- lo pregò Minho. -Scusami Minho ma non so risponderti- disse Han sincero. Si alzò dalla sedia su cui era seduto e si diresse verso la porta. La aprì e guardò verso Minho. -Esci, per favore-. -Han...- disse il ragazzo cercando di fermarlo in qualche modo ma il castano lo interruppe. -Vai-. Minho uscì dalla porta, sentendosi ancora più confuso di quando era entrato.

I ragazzi che erano seduti a tavola sentirono delle urla provenire dal piano di sopra e si guardarono confusi tra di loro, non capendo cosa fosse successo tra i due. Decisero di non intromettersi, d'altronde non erano affari loro. -Lasciamoli stare- disse Bang Chan ad alta voce. -Prima o poi risolveranno, come tutte le altre volte- disse scuotendo la testa e alzando le spalle. Siccome aveva finito di mangiare, decise di andare in camera sua e passare un po' di tempo da solo, senza tutto lo stress degli altri ragazzi. Faceva fatica ad ammetterlo, soprattutto davanti a loro, ma alcune volte si sentiva davvero esausto e stanco di stare con loro. Non perché non gli piacessero i ragazzi ma semplicemente perché erano molto stressanti certe volte. Per il leader erano davvero preziosi i momenti che poteva passare da solo, come le sue live con i fan, che ben presto sarebbe tornato a fare, dato che erano ormai rientrati in Corea. Aprì il computer per controllare se ci fosse qualche mail non letta nella posta e non trovandone, lo spense poco dopo. Si buttò sul letto e chiuse gli occhi, ascoltando quel silenzio che tanto gli piaceva. Neanche a dirlo, qualcuno bussò alla porta. Bang Chan sbuffò e sospirò prima di parlare. -Avanti- disse mettendosi seduto sul letto e aspettando che chiunque avesse bussato si facesse avanti. -Ei Chanie- disse Felix entrando piano nella stanza. -Ei Yongbokie- lo salutò Bang Chan con un piccolo sorriso. Felix chiuse la porta dietro di sé e si fermò in piedi davanti ad essa. Aveva la testa bassa e si guardava i piedi, senza incrociare lo sguardo con Bang Chan. -Cosa c'è?- chiese il più grande capendo subito che era successo qualcosa. Felix non rispose e si sedette sul letto accanto a lui. -Mi è arrivata una mail dall'associazione- disse semplicemente Felix e subito il ragazzo capì. Non era la prima volta che succedeva una cosa del genere. All'associazione per cui lavoravano, la JYP, non andava bene il loro corpo e li costringeva a seguire diete strettissime.

Stray Kids House - minsung e hyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora