•Capitolo 8•

275 4 2
                                    

(Elizabeth)

24.02.2018

📍Monte Carlo

Erano ormai passati diversi giorni se non settimane, dopo il colloquio che tenni con Chloe e le giornate di lavoro sembravano andassero bene.

Amavo fare quel lavoro. Sembrava fosse adatto a me.
Per una volta, mi sentivo giusta e all'altezza delle mie scelte.

Cominciavo ad entrare nel vivo di quello che sarebbe stato il mio lavoro e non c'era cosa più bella.

Durante un giorno settimanale, Chloe mi fece trovare in azienda questo completino che avrei dovuto indossare per una sfilata;

Durante un giorno settimanale, Chloe mi fece trovare in azienda questo completino che avrei dovuto indossare per una sfilata;

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Appena me lo vidi davanti, mi fece impazzire. Era stupendo, dannazione!

*

Subito dopo aver finito le prime faccende in azienda, Chloe mi diede il permesso di mandarmi a casa solamente un po' prima dell'orario ormai definito.
Non ero stata io a chiederlo, ma feci così.
Ci saremmo visto l'indomani, senza alcun ostacolo.

Uscii dall'azienda intorno alle 20:30.

Monte Carlo di sera ha una vista mozzafiato

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Monte Carlo di sera ha una vista mozzafiato.
È il cuore pulsante di ogni cittadino.
Guardarla fa riffiorare una serie di emozioni che riuscire ad esporre è complicato fare.

Entrai in auto e prima di tornare da Amelie decisi di fermarmi un po' al mare.

Il mare è l'unico posto dove mi sento davvero me stessa.
Io amo stare in ambienti così liberi e che anche per un attimo sembrano essere miei.

Mi avvolge, amo sentire il rumore delle onde sbattere sulla riva.

Amo sentire quel venticello che mi accarezza il viso.

Amo soprattutto sentire sulla mia pelle quel clima, umido.

Decisi allora di avvisare prima Amelie tramite un sms, per poi dirigermi lì. Non volevo farla preoccupare.
E così feci.

Starboy - Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora