•Capitolo 9•

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"Attraverso gli occhi della gente si può totalmente capire la loro vera identità".

*

Era vero.
Lui si mostrava spontaneo e sincero.
Lo era con me.

Restai con lui circa un'ora.

Un'ora.

Chi l'avrebbe mai detto che avrei trascorso un'ora intera con uno "sconosciuto?.

Si, per me era ancora uno sconosciuto.

"Hai da fare in questi giorni?"

Questa domanda mi colse di sorpresa.
Ero sicura che possedeva un secondo fine.

Ma non volle svelarmelo subito.

"Apparte il lavoro, no.
Non credo di avere appuntamenti."

Scaccomatto.

Sul suo viso notai che una curva lo caratterizzava in quel momento.

Era il suo sorriso.

Sorrise a quella mia frase e non c'era bisogno di spiegazioni per capirne il reale motivo.

"Mi chiedevo se magari in questi giorni ti andava di prenderci un caffè insieme.
In amicizia, solo in amicizia.
Non tengo altri pensieri che possano scalfire quest'ultimo.

Non riuscii a credere ai miei occhi.
Mi stava chiedendo di prenderci un caffè insieme.

Sul serio?!

"Se sempre non sei indaffarata."

Indaffarata?
Ero disposta pure ad annullare qualsiasi impegno pur di uscire con lui.

Prendere il caffè con Charles Leclerc non è cosa da tutti i giorni.

Ma il mio accettare l'invito non si basava su questa teoria.

"Si, io accetto. Saresti un ottimo amico per me."

Amico?

Ero veramente ridicola al solo pronuciare la parola "amico" dinnanzi a Charles Leclerc.

Questo ragazzo mi ha davvero folgorato il cuore dal primo istante in cui lo vidi. Ma non volevo affrettare le cose.
Io non sono fatta per una relazione.

"Anche tu non saresti male come amica.
Magari mi farai provare qualche tuo vestito da modella.
Mi potrei pur sempre immedesimare in un altra veste, oltre a quella della ferrari.

Sorrisi.

"Ti donerebbero. Assai."

In quel momento, mi sbilanciai.

"Quindi, affare fatto?"

"Direi proprio di sì".

"Perfetto, ci vediamo sabato alle 10?"

In quel momento era mercoledì.

L'incontro si sarebbe tenuto tra pochi giorni e non vedevo l'ora.

"Si, va bene!".

I conti erano fatti ed era arrivato il momento di tornare a casa, da Amelie.

"Vuoi un passaggio, percaso?

"Oh no, non serve grazie. La mia auto dista a pochi metri da qui."

Annuisce per poi avvicinarsi a me...

Decide di prendermi la mano.

Non capivo cosa stesse facendo, ma poi ottenni la risposta.

"Tieni questo."

Mi diede un biglietto con scritto il suo numero di telefono.

"Qui potremmo sentirci meglio. Anche per sabato, se vuoi."

Non sapevo se fosse una scusa questa del suo numero cellulare, ma accettai.

Riflettendo, avrei potuto pur sempre usare Instagram per contattarlo.
Ma pensai che fosse stato meno reperibile a causa dei fan.

"Grazie, va bene. Ti farò uno squillo, presto."

"Va bene, quando vuoi.
Nessun disturbo."

Sorridemmo e capimmo che uno dei due doveva salutare l'altro.

"Allora ci vediamo presto."

"Basta fare il countdown".

"Lo attivo subito, non voglio perdermi il conto alla rovescia dei giorni."

Sorrisi alzando la mano e salutandolo da lontano.

Lui fece lo stesso e in contemporaneo voltammo le spalle.

Avrei voluto girarmi, almeno per vederlo un ultima volta.

Volevo vedere se lui stava facendo lo stesso.

Ma non lo feci poiché non ebbi coraggio, neanche da vendere.

Ero felice.

Avevamo parlato, mi aveva chiesto di uscire insieme e potevo parlarci quando e dove volevo.

Sempre se lui fosse disponibile a causa del suo lavoro.

Entraii in auto.
Mi guardai nello specchietto e analizzai il mio viso;
contento, allegro e altrettanto confuso.

~ Quando vedi il mare in due occhi verdi è la fine ~

Verdi, proprio come i suoi.

I più belli visti fin ad ora.

Spazio autrice:

Ciao ragazziii, come statee?
Spero bene. Scusate se ho pubblicato un po' tardino, ma purtroppo sono stata parecchio impegnata.
Notte a domanii

- Sharon ❤💋






Starboy - Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora