37. Giustizia severa

3 1 0
                                    

Le parole dell'ambasciatore degli dei avevano s orpreso non poco Havard e i suoi alleati, al punto che tutti erano in assoluto silenzio, in attesa del verdetto del pallido.

«Gli dei desiderano una risposta immediata?»

«Di questo non dovete preoccuparvi, nobile Havard» rispose il goblin con il suo tono cerimonioso. «Gli dei vi aspetteranno in ogni caso, fiduciosi che vi presenterete a Shakdàn il giorno concordato. Ragion per cui non dovete darmi nessuna risposta.»

«Mi fa molto piacere che gli dei vogliano incontrarmi, ma in questo momento ho degli affari urgenti che richiedono la mia presenza qui a Kandajan, per questo motivo vorrei discutere un'altra data per l'incontro.»

«Sono terribilmente spiacente, nobile Havard, ma il mio compito è esclusivamente quello di riferirvi il messaggio degli dei. Comprendo la vostra situazione, ma purtroppo la data proposta è l'unica possibile per l'incontro.»

Il pallido rimase in silenzio.

Non avendo altro da riferire, l'ambasciatore si congedò dai presenti e lasciò la stanza.

Rimasto solo con i suoi uomini, Havard tornò a riflettere sul da farsi. La scelta di Shakdàn era sicuramente simbolica: non solo era una delle città più grandi e popolose del mondo, ma era anche il principale centro religioso delle terre degli orchi. Tuttavia otto giorni erano troppo pochi per raggiungerla a piedi: l'unico modo per arrivare in tempo era a dorso di drago, quindi non avrebbe potuto portare con sé il suo esercito. E anche questa di certo non era una coincidenza.

«Cosa ne pensate?» domandò il figlio di Hel ai presenti, inclusa l'ormai ex governatrice. Non intendeva delegare quella decisione a nessuno, ma ascoltare altri punti di vista era sicuramente un buon modo per analizzare il problema in maniera più completa.

Il figlio di Hel stava ancora ascoltando i suoi uomini quando Tenko apparve letteralmente nella stanza.

«Cos'è questa storia dell'incontro con gli dei?!» esclamò la demone.

«Sei arrivata prima di quando pensassi» ammise Havard. «Dunque la voce ha già cominciato a girare...»

«Rispondi alla domanda!» imprecò la giovane, visibilmente alterata.

«Non ti devo nessuna risposta» le fece notare il pallido, perfettamente calmo.

Lei serrò i pugni. «Me la devi eccome! Dopo tutto quello che gli dei ci hanno fatto, come puoi anche solo pensare di stringere un accordo con loro?!»

«Se riuscissi a pensare al di là della tua vendetta personale, non avresti bisogno di farmi una simile domanda. Ogni volta che combattiamo con il Clero, altra gente muore. Se fare un accordo con gli dei mi permetterà di raggiungere i miei obiettivi, sarò ben felice di valutare la loro proposta.»

«Ma...!»

«Maledizione, Tenko! Non sono neanche gli stessi dei di Meridia!»

La demone esitò. «Beh, e se fosse una trappola? Ci hai pensato?»

«Mi prendi in giro? È quasi sicuramente una trappola! Ma tanto la cosa non ti riguarda: sei l'ultima persona che porterei a un incontro del genere. E ora vattene, o ti farò portare via di peso.»

Age of Epic - 2 - La progenie infernaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora