28. In salvo

3 1 0
                                    

«Stanno con Havard o con gli dei?» chiese Sha miram osservando la dozzina di orchi che correva verso di loro con le armi in pugno.

«Glielo chiederemo quando si saranno ripresi» ghignò D'Jagger. «Flash!»

Il goblin lanciò una delle sue granate stordenti, che rimbalzò proprio davanti ai nemici. Un paio di guerrieri rallentarono un attimo, ma questo non cambiò le cose: lo scoppio assordante stordì tutti gli orchi, e il bagliore improvviso li lasciò momentaneamente accecati.

Per fortuna Shamiram si era premurata di evocare un muro di sostanza nera, altrimenti il lampo improvviso avrebbe investito anche Tenko.

«Perfetto, ora tutti sanno che siamo qui» sottolineò Sigurd con un certo disappunto.

La demone decise di prendere l'iniziativa: fece qualche passo avanti e sollevò la sua spada. «Morte agli dei!» gridò più forte che poté. «Lunga vita al sommo Havard!»

Alcuni orchi risposero al grido sollevando le loro armi, altri invece grugnirono e si prepararono ad affrontarli.

«Buona idea» riconobbe l'elfo. «Per ora occupiamoci di sfoltire le linee nemiche, poi penseremo alla poliziotta. Shamiram e D'Jagger, storditeli da lontano. Tenko, tu ed io li copriremo.»

«Questa è la mia specialità!» sorrise D'Jagger.

«Ok» annuì la demone.

Sfruttando il piano di Sigurd – che diventava il leader quando si trattava di combattere – i quattro riuscirono a sfoltire piuttosto velocemente il numero di guerrieri degli dei, indirizzando la battaglia in favore delle truppe di Havard.

Comprendendo la schiacciante superiorità dei nuovi nemici, il comandante degli Clero fece l'unica cosa sensata: «Tributo!» chiamò, «Occupati di loro!»

Freyja spedì al tappeto il suo avversario con un pugno alla mandibola, guardò nella direzione indicata dal suo comandante e partì alla carica senza battere ciglio.

«Arriva!» esclamò D'Jagger. «Flash!»

Lanciò una granata stordente verso la poliziotta, ma lei la calciò via e continuò ad avanzare.

«Ci penso io» affermò Shamiram, e con un gesto della mano sollevò Freyja a mezz'aria.

La poliziotta rimase un attimo sorpresa e cercò di ritrovare l'equilibrio. Individuò la maga e lanciò la sua mazza. L'umana bloccò l'arma a mezz'aria, ma il diversivo consentì all'orchessa di liberarsi.

La poliziotta raccolse un'ascia e tornò alla carica. Sigurd scattò in avanti e le sbarrò la strada. Freyja menò un fendente con la lama al contrario e l'elfo rispose allo stesso modo. Un sibilo metallico risuonò nell'aria e la testa dell'ascia volò via, tagliata con precisione dalla spada nera dello spadaccino.

La poliziotta si preparò a sferrare un pugno, ma qualcosa le trattenne la mano. Guardò in basso e vide una sostanza densa e nera che la ancorava a terra. Era vagamente elastica, e in un attimo le avvolse anche i piedi, impedendole di muoversi.

Provò a dimenarsi, ma nonostante la sua forza, ogni sforzo veniva annullato da quella sostanza nera e appiccicosa. E la melma saliva, avvolgendosi intorno a lei. Non poteva fermarla.

Age of Epic - 2 - La progenie infernaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora