A criminal love. [Chifuyu×Reader]

Parte 4

Ci conoscevamo da un giorno e impossibile che mi piaccia,o almeno è quello che pensavo io...

Decisi di cominciare a prepararmi per uscire.Sentì il campanello suonare,strano non aspettavo nessuno.Aprì la porta di casa e mi ritrovai davanti a chifuyu."Che ci fai qui?"fu l'unica cosa che riuscì ad uscire dalla mia bocca."Sono venuto a prenderti,ovviamente solo se acconsenti."rispose il ragazzo ghignando."Andiamo in moto?"chiesi io."Sì"rispose lui con un sorriso a 32 denti."Allora ovvio che vengo"gli dissi ricambiando il sorriso.Chiusi la porta a chiave e seguì il ragazzo che mi stava portando alla sua moto.Adoro le moto.Sono una fonte liberatoria per me.Arriviamo e chifuyu mi aiuta a salire sù mentre accendeva il motore.

Era una Yamaha YZF R6 RACE.Che dire,bellissima.Cinsi le mani alla sua vita.Era molto imbarazzante ma da fare se non volevo morire.Subito lo sentì irrigidirsi ma si calmò e partimmo.Mi guardai intorno notando tutti i palazzi luccicanti di Tokyo.I miei capelli svolazzavano ovunque mentre il freddo invernale si impadroniva del mio corpo creando la cosiddetta pelle d'oca.

Arrivammo e io scesi dalla moto sempre con l'aiuto di chifuyu e mi accorsi che non c'era nessuno."Dove sono gli altri?"chiesi a Chifuyu stranita."E se ti dicessi che ti ho detto che ci sarà una riunione solo per farti lasciare casa?"mi disse il ragazzo con un cenno di ironia."Beh in quel caso ti ucciderei".risposi io con un sorriso a 32 denti."Scherzo arriveranno tra un'ora"mi disse con tono calmo il biondino."Mi avevi detto che sarebbero arrivati alle 17:00-" dissi ma il ragazzo mi interruppe"Allora mi hai ascoltato eh"mi disse con un ghigno sulle labbra."Non è questo il punto!"gridai io guardandolo male.Passammo un'ora a parlare e si era rivelato simpat- aspetta che sto dicendo?Volevo dire decente.Finalmente la riunione iniziò.Mi sedetti in un angolino e cominciai ad ascoltare con attenzione.

Quando il ragazzo che sembrava il capo finì di parlare tutti esultarono e si incamminarono per tornare nelle loro abitazioni.Intravidi Chifuyu i tutta quella folla e lui intreccio il suo sguardo con il mio cambiando la sua meta per dirigersi verso di me."Pensi davvero che ti lascerò tornare a casa da sola con questo freddo?"mi chiese il ragazzo retoricamente."Beh si in verità-""Vieni ti accompagno"fui interrotta dal ragazzo.Salì senza esitazioni sulla sua moto ovviamente con l'aiuto del proprietario.Caddi nel mondo dei sogni pensando a tutto quello che è successo oggi ma fui svegliata da Chifuyu."Siamo arrivati"mi disse.Ero abbattuta dal solo pensiero di dover lasciare quelle dolci braccia che incutevano quasi paura a causa dei possenti muscoli.

Scesi dalla moto e salutai il ragazzo prima di entrare in casa.Cominciai a pensare.Pensieri che mi percorrevano la testa senza alcun motivo,pensai a mia madre, a mio padre e poi pensai a lui, mio fratello,colui che mi ha abbandonata nel momento del bisogno più totale, in un mondo troppo crudele per essere vissuto.Mi stesi sul letto continuando a pensare cadendo piano piano tra le braccia di Morfeo.

Sentì la sveglia suonare svegliandomi in un modo piuttosto felice anche conoscendo il futuro che mi condurrà a scuola in meno di un'ora e mezza.Mi sedetti sul letto cercando di alzarmi ma fallendo miseramente.Mi decido e mi alzo allontanandomi pigramente da quelle soffici lenzuola.

Mi preparo ed esco da quell'edificio accogliente.Metto le cuffie al massimo e mi dirigo verso scuola ma proprio in quel momento sento una presa al collo che mi spinge in un vicolo.Perdo l'equilibrio e cado facendo scivolare le cuffie per terra e comincio a sentire una voce.

"Pensi veramente che mi sia dimenticato di te?"mi chiede con voce misera.Oh no,è Max,e da quando ho ucciso suo fratello che mi perseguita cercando di farmi fuori, ma era già da tanto che non lo vedevo in giro.Non rispondo.Ero terrorizzata.Non avevo armi e anche possedendo molta forza fisica, mi avrebbe comunque battuto.Lo vedo tirare un coltello fuori dalla tasca posteriore dei pantaloni prima di avvicinarsi a me con un ghigno sul volto.si avvicina sempre di più puntando il coltello in un punto preciso;Il cuore.