CAPITOLO 22

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Poco dopo entra l'infermiera che ti vede sveglia, lo comunica a tutti gli altri medici del reparto e poi esce fuori dai tuoi, dal comandante e dalla direttrice.
"La ragazza si è svegliata" annuncia sorridente mentre tutti tirano un sospiro di sollievo
"Dio c'ha fatt a grazij!" esclama tua madre con qualche lacrima di gioia abbracciando tuo padre che, anche se non lo da a vedere, è praticamente il più contento di tutti
"Possiamo entrare?" chiede il comandante
"Sì ma due persone alla volta, non può stressarsi troppo"
Vengono da te prima i tuoi genitori e poi il comandante e la direttrice. I medici ti dicono, inoltre, che ti dimetteranno il giorno dopo anche se devi continuare le cure con dei farmaci e delle bende nel punto in cui ti ha ferito il proiettile. I tuoi genitori sono venuti a sapere del tuo reato contro Francesco Valletta e del fatto che già il giorno dopo tornerai in carcere. Sapevano che sarebbe finita così ma non potevano fermarti, ormai avevi deciso di andare dai Valletta per affrontarli e non ti saresti mai fatta fermare. Sicuramente, come pensa anche il comandante, ci saranno delle vendette, ma questo è l'ultimo dei loro pensieri.

*Il giorno di dimissione*
Sei appena uscita dall'ospedale e sei nella macchina della polizia che ti sta accompagnando in carcere, dove, però, nessuno sa ancora niente del tuo reato, dato che il comandante e la direttrice hanno preferito non dire nulla per non creare ulteriori casini.
Mentre la macchina sta entrando nel cancello, tu ti guardi intorno e rivedi esattamente quella scena, con il tuo sangue a terra mentre i ragazzi e il comandante urlano vedendoti in quelle condizioni.
"Tutto apposto signorì?" ti chiede un poliziotto mentre ti accompagna fuori dall'auto prendendoti per il braccio.
Non hai neanche il tempo di rispondere che senti i ragazzi parlare
"Carmine, ma è Viviana quella?" chiede Filippo un po' stranito dal vederti
"Sì, chiattì" lui si alza dalla panchina e si avvicina alla rete "È Viviana"
Mimmo, invece, vedendoti tira un sospiro di sollievo ma, anche se vorrebbe farlo più di qualunque altra cosa, non ti parla perché non sa ancora se sei arrabbiata o no con lui per non averti protetto.
"Uagliù c sta Viviana" dice Micciarella contento che tu sia tornata e stia bene
"Ma c stai ricenn Micciarè?" fa Doberman mentre si avvicina alla rete non credendo alle parole dell'amico
"Oh uagliù ma chell è Viviana" dice sorpreso di vederti, Edoardo a Ciro, Totò, Pirucchio, Pino e Milos, e subito smette di giocare a calcio
"Viviana! Ciù ciù!" ti chiama Ciro attaccandosi alla rete, ma vedendo che non gli rispondi, si risiede sulla panchina con gli occhi pieni di dolore e amarezza
"Ciro, vedrai che Viviana tornerà da te, ma dalle tempo" fa Pino cercando di tirarlo su di morale
"Pino, jammuncenn ja" gli dice Totò vedendo lo sguardo di Ciro
*Nel campo da pallavolo delle ragazze*
"Oh, chell è Viviana" fa Naditza alzandosi dalla panchina, contenta che stai bene ma preoccupata dal motivo per cui sei tornata all'ipm
"Ma c stai ricenn Nad?" Silvia smette di giocare e si avvicina alla rete
"Ma perché è di nuovo qua?" domande Kubra preoccupandosi per te
"Non lo sa nessuno Kù" risponde Silvia fissandoti mentre Gemma è seduta sulla panchina vicino a Viola e, anche se stava provando ad alzarsi per venire da te, lei l'ha fermata.
Viene Liz da te per accompagnarti in cella
"Staij n'ata vot cà tu eh?"
"Non sei contenta che sono tornata?" le rispondi tu ironicamente
"Non sai quanto siamo stati preoccupati questi giorni. Ma lo vuoi capire che questo non è un gioco?"
"O sacc" rispondi guardandola negli occhi e poi lei apre la cella e ti fa entrare
"Tra un po' salgono pure le compagne tue. M'arraccuman nun fa burdell" conclude andando via

Poco dopo arrivano Nad, Silvia e Kubra che sono contente che tu stia bene ma sono anche preoccupate per quello che è successo fuori e che ha causato, dunque, la tua incarcerazione, la seconda. Sospettano che sia qualcosa che c'entra con i giri camorristici tuoi e della tua famiglia, ed è, infatti, proprio questo che le fa preoccupare. Ti chiedono, quindi, cosa sia accaduto e tu racconti tutto, anche le cose che non potresti dire, perché ti fidi di loro come se fossero tue sorelle e sai che l'unica cosa che vogliono è il tuo bene, proprio come tu lo vuoi per loro a costo di qualunque cosa.
Silvia, poi, caccia un mini registratore e inizia farti ascoltare la conversazione registrata, tra Ciro ed Edoardo.
"Scusa Cirù, ma pcché t'è vasat a chell?"
"Eduà, patm m'à ritt ca aveva truà nu mod p la fa ascì in prova, a ritt ca accussì vulev a famigl soij, altrimenti non avrebbero più rispettato l'accordo tra loro e i nostri, p me e ess."
"Pienz ca t prdon? Viviana a si s mett coccos ngap, o fà."
"Nun o sacc, vogl sul ca ess sta bon."
"Allor e perz proprij a cap p ess! O saij, Cirù, qualunque cosa, io ci sono." '

"Pcché m l'è fatt sntì?" domandi cercando di nascondere le emozioni che hai provato ascoltando quella registrazione, emozioni di rabbia e nervosismo che, però, nascondono qualche traccia di amore che, nonostante tutto, ancora senti per lui.
"Lo dovevi sapere e amo, pensaci mi raccomando".

Per rimanere vivi | Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora