Il mio viaggio al liceo è terminato e sono salita su di un altro treno, il quale non era quello che speravo, ma forse è ciò di cui avevo bisogno.
È iniziato il mio campionato (gli europei, che i mondiali sono il lavoro).
Ho letteralmente preso le valigie e sono partita verso l’ignoto.
Con il quinto si è concluso non solo il mio ciclo di studi, ma anche un pezzo della mia vita, tutto ciò che era ora è cambiato, ma certe cose non si dimenticano mai.
Mi sembrava giusto scrivere una conclusione/inizio, per questo mio pezzetto di vita che ho raccontato qui.
Ho passato l’ultimo anno di liceo tra preoccupazioni, incertezze ed una ricerca personale.
Sono riuscita nonostante tutti gli avvenimenti a diplomarmi e tra i tanti ricordi ne ho diversi belli che porterò sempre con me. Durante l’estate ho studiato per il famoso test di medicina che purtroppo non ho passato.
Ho salutato i miei amici li ho visti partire verso le varie mete , ho visto le nostre strade dividersi. Poi ho guardato la mia strada e ho fatto una scelta anch’io, sono partita , sono andata a vivere da sola , lontana dalla mia famiglia, in un posto sconosciuto.
Mi sono fatta guidare dal desiderio di cambiamento e se dove stavo non avevo più nulla , la nuova me aveva bisogno di un nuovo posto dove crescere, dove potersi mettere in gioco.
Così eccomi qui che scrivo dalla mia nuova cameretta a Perugia , sto provando a spiccare il volo lontana dal nido.
Studio biotecnologie, non so se ritenterò medicina o rimarrò qui , poiché contro ogni aspettativa credo che “la casualità “ degli eventi mi abbia condotta su una strada che forse mi appartiene, ma è ancora presto per dirlo.
Il mondo fuori è pieno di punti di domanda, dalla scelta della facoltà a quella della città, al trovare casa fino all’imparare a vivere da soli o con sconosciuti che sono i tuoi nuovi coinquilini. Sto cercando di costruire il mio futuro con quello che la vita mi mette a disposizione, spero di farne uscire fuori qualcosa di bello.
Prima di voler creare radici fuori, c’è bisogno di costruire dentro di se, ognuno con il proprio tempo.
Le amicizie vanno e vengono così come gli amori, ma noi stesi siamo l’unica persona con la quale dovremmo condividere la nostra intera esistenza, dunque dovremmo avere lo scopo di conoscerci e di migliorarci, non per quello che dicono gli altri, ma per quello che noi pensiamo di noi stessi.
Perché si è facile seguire idoli , mode o “ amici” , ma la vita prima o poi ti porta ad un bivio, dove devi scegliere tra l’essere ed il sembrare di essere, tra il vivere ed il sopravvivere , tra l’essere liberi su carta o liberi veramente.
La scuola non ti prepara per l’università o per il lavoro, la scuola cerca di farti formare un carattere con il quale affronterai i problemi della vita , che sia la verifica di matematica o le bollette da pagare. Ma sopratutto mentre si pensa che la scuola ti insegni a mirare alla “ perfezione” ,che non esiste, in realtà ti educa facendoti capire che è dagli sbagli che si cresce e si può andare avanti, che puoi aggiustare la media. Ecco un segreto che i voti a scuola celano: è umano sbagliare, è concesso sbagliare, si può anzi si deve sbagliare, quando siamo a scuola ci fanno credere che sia errato sbagliare e non che invece ci insegna a crescere, non viene detto che a scuola puoi cancellare lo sbaglio con la gomma, in modo che poi saprai affrontare meglio la vita fuori.
Si è vero tutto ha una conseguenza, ma l’errore più grande che si commette nella vita è non fare qualcosa che desideriamo, per paura di sbagliare o ancora peggio per paura di sentirci sbagliati, li si nasconde la differenza tra il vivere ed il sopravvivere, vivere ha un costo, ma mi è stato detto che ne vale la pena, quindi eccomi qua su una collina sperduta lontana dal mio amato mare, a studiare e fare cose che non avevo previsto, affrontando la fatidica domanda " e se è la facoltà sbagliata?" " E se sto sbagliando tutto?".
La vita è imprevisti,sbagli, ingiustizie ma è anche soddisfazioni, felicità ed un pizzico di follia.
Come diceva il caro Einstein: ”Tutti sanno che una cosa è impossibile. Poi arriva uno che non lo sa e la fa”.
Un‘ ultima cosa che ho imparato dalla scuola è quella di chiedersi sempre il perché delle cose, a volte sembrerà che non esista ma il passare del tempo risponde sempre a questa domanda. Bisogna amare se stessi, gli altri, amare quello che si fa e lottare per ció che si desidera , che sia l’8 in matematica o latino oppure andare sulla luna.
Si è ciò che noi pensiamo di essere e ciò che dimostriamo con le nostre azioni, non siamo le etichette date dalla società.
Come ha detto il mio nuovo professore di biologia , siamo individui unici ed irripetibili e già solo questo, già solo il nostro DNA ci rende speciali, siamo tutti specie in via d’estinzione e se siamo così è perche l’universo ha bisogno di noi con tali caratteristiche.
Anche se sembra filosofia è un discorso puramente biologico.
Io spero di andare lontano, ma non dimenticherò mai da dove sono partita, sono entrata "nel mondo degli adulti" ma un po' a modo mio, spero di portare un po’ di colore ovunque vada e di non mischiarmi in quel anonimo grigiore . Auguro a tutti di seguire il proprio cuore e di trovare , non la strada giusta , ma quella che rende felici.Grazie 🫶
STAI LEGGENDO
Liceo, cinque anni che ti cambieranno la Vita
General FictionÈ un racconto nel quale parlo un po' di me e di quello che ho vissuto durante le superiori, il momento più importante, della vita di una persona, dove si trasforma da bambino ad adulto. Mi sembrava carino lasciare per iscritto questi momenti, speran...