Capitolo I

260 14 3
                                    


Il vampiro aveva sempre vissuto da solo nel suo castello, temuto e odiato dagli abitanti del villaggio vicino. Ma un giorno, durante una passeggiata notturna nei boschi, incontrò un coniglio impaurito e derelitto. Sentì pietà per lui e decise di portarlo con sé al castello.
Il conte decide che il piccolo si sarebbe chiamato Bat.

Con il passare del tempo, il vampiro e il coniglio divennero grandi amici. Il coniglio non aveva paura del suo amico vampiro, che gli faceva compagnia e lo intratteneva con battute e racconti divertenti. Il vampiro si sentiva finalmente meno solo e aveva qualcuno con cui parlare e condividere le sue lunghe notti.

Il coniglio, Bat, era sempre stato in pericolo. Non solo l'essere un coniglio in mezzo a una selva piena di predatori, ma anche per l'avere come padrone un conte che amava bere sangue umano. Tuttavia, Bat adorava il suo padrone e lo seguiva ovunque andasse.

Un giorno, però, Bat venne rapito da un lupo mannaro, un nemico giurato del vampiro. Il lupo mannaro amava la carne di coniglio e quando vide Bat da solo in mezzo alla selva, non perse l'occasione di afferrarlo e portarlo nella sua tana.

Il Conte si mise immediatamente alla ricerca del suo fedele amico, ma fu impedito dal fatto che i lupi mannari erano tra i suoi nemici più acerrimi. Decise quindi di chiedere aiuto agli altri vampiri che vivevano nella regione.

I vampiri si misero subito in moto e cominciarono a cercare il coniglio. Passarono due giorni di ricerche senza trovare alcuna traccia. Ma, alla fine, uno dei membri della squadra notò una nuvola di polvere che portava a una parte remota del sottobosco.

I vampiri capeggiati dal loro capo decisero di seguire la nuvola di polvere come se fosse un'antica mappa del tesoro.

Dopo circa un'ora arrivarono alla tana del lupo mannaro, che a quanto pare non era insieme al resto del branco; ciò avrebbe facilitato le cose, pensò il conte.
Il vampiro gli chiese di ridargli il coniglio, ma il lupo mannaro si rifiutò.
Al conte non restò altra scelta se non quella di lottare...
Il combattimento tra il lupo mannaro e il conte fu uno spettacolo da brivido. La notte era buia e tempestosa, con fulmini che fendevano il cielo nero e raffiche di vento che facevano urlare gli alberi.

La luna piena era alta nel cielo, il che significava che il lupo mannaro sarebbe stato al suo massimo potere. Il Vampiro, d'altra parte, aveva il vantaggio della sua immortale forza e della sua eguale abilità nel combattimento corpo a corpo.

Il lupo mannaro balzò fuori dalle ombre, con il suo pelo nero come la notte e gli occhi gialli come le fiamme dell'inferno. Il vampiro non si mosse, aspettando che l'avversario si avvicinasse.

Il lupo mannaro si scagliò contro il conte, ma il suo attacco fu respinto con eleganza e facilità. Il conte rispose con un fendente della sua spada, che il lupo respinse con artigli affilati.

Iniziarono a ballare uno strano minuetto tra schivate e contrattacchi, con mosse agili e letali. Il lupo mannaro sembrava essere deciso a far fuori il conte, ma il vampiro era troppo astuto e abile per farsi sopraffare.

All'improvviso, il conte sferrò un fendente con la sua spada in una mossa imprevista. Il lupo mannaro non riuscì a schivare e cadde a terra, ferito e sconfitto.

Il conte lo guardò con spietata indifferenza, prima di infilare la sua spada nel cuore del lupo mannaro, uccidendolo una volta per tutte.

Il Conte fu felice di riavere il suo fedele amico.
Da quel giorno in poi, il vampiro non portò mai più il coniglio fuori dal castello, ma lo tenne al sicuro, vicino a sé. E Bat fu il coniglio più felice del mondo, perché sapeva che il suo padrone avrebbe fatto qualsiasi cosa per tenerlo al sicuro.

I giorni che seguirono furono piuttosto sereni.
Bat era sempre curioso di esplorare il castello e di scoprire cose nuove. Una sera, mentre gironzolava per la biblioteca del conte, sentì un dolce profumo che proveniva dal giardino.
Curioso, Bat decise di andare a vedere di cosa si trattava. Nel giardino incontrò una graziosa coniglietta di nome Coccole, che stava pascolando tra i fiori.

Bat e Coccole cominciarono a parlare e si resero conto che avevano molte cose in comune. Diventarono amici immediatamente e trascorsero la serata giocando e saltando nel giardino del castello, stando ben attenti a non infilarsi in qualche buco che portasse oltre le mura, in quella selva impervia, in cui un altro dannato lupo mannaro avrebbe potuto tendere loro agguato.

Il conte vedendo i due coniglietti divertirsi insieme, decise di organizzare una grande festa in loro onore. Furono serviti i migliori cibi e dolcetti del castello, e tutti ballarono al ritmo della musica.

Bat e Coccole trascorsero tutta la notte insieme, e si promisero di diventare grandi amici per sempre. Ora, ogni volta che Bat esplora il castello, Coccole è sempre al suo fianco, pronta ad esplorare il mondo con lui.
Ma la felicità, sappiamo, ci viene donata in vasi di creta, che per quanto belli possano sembrare sono estremamente fragili, sì la felicità è un bene difficile da custodire e la vita può cambiare in un momento.

Accadde, infatti, che un giorno gli abitanti del villaggio vicino scoprirono dell'esistenza dei conigli all'interno del castello; così si organizzarono per portare un attacco su vasta scala allo scopo di rapire le bestiole che appartenevano al vampiro, se non altro per fare un dispetto a quel dannato conte seduttore di vergini.


La Solitudine di un VampiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora