consigli e pace

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Severus bussò alla porta dell'ufficio e attese che gli venne accordato il permesso di entrare.
"Minnie, sono io"
"Severus, caro ragazzo. Come stai?"
Il pozionista si grattò nervosamente la nuca e con sorriso isterico disse: "credo di aver bisogno del tuo aiuto... Ancora..."
Minerva rise e gli mise una mano sulla spalla.
"Dimmi. Di cosa hai bisogno?"
"Si tratta di James."
"Ohw... Comprendo ... Vediamo se indovino. Tu credi che lui debba sistemare le cose del suo passato prima di incominciare una relazione con te"
Severus arrossì "mi conosci bene"
Minnie sorrise "sei mio figlio. Ti conosco eccome. E immagino che lui non si contento"
"Lo vede come un tradimento. Come se io non lo volessi. Se solo capisse che è per il suo bene..."
"È per questo che sei qui? Lui è così arrabbiato con te?"
Severus annui "non mi parla e quando lo fa mi tratta male. Proprio ora abbiamo discusso. Io però ho alzato la voce e go visto che lui ci è rimasto male."
Minerva annui "tu hai ragione. Però, caro, posso dirti il mio pensiero?"
"Certo"
"James sta passando un periodo difficile. Adesso per lui non ci sono certezze. Ha perso tutto e il mondo che lo circonda è cambiato, la sua vita è cambiata. I suoi amici non ci sono più, non conosce suo figlio e tu rimani quell'unico piccolo punto fermo che gli rimane. Ha bisogno di un appoggio e tu lo hai allontanato. Tu-" Minerva sospirò "Severus tu sei un serpeverde. Tu sei freddo e abituato a stare da solo. Tu trovi la tua forza dentro di te e stai bene anche in solitudine. James è un Grifondoro. Lui trae la sua forza dall'affetto e dall'amore degli altri. Stare da solo per lui è un tormento e adesso si sente solo e isolato. Lo capisci?"
Severus annui "sono un idiota. Un completo idiota."
Minerva ridacchiò "è per questo che tu hai me"
Severus ridacchiò anche lui e la abbracciò. "Grazie Minnie. Sei sempre il top"
Si salutarono, dopo di che Severus corse lungo i corridoi.
Incontrò Harry con Draco
"Sev dove vai?" Chiese Harry
"Da tuo padre. Devo rimediare ad un errore."
Harry sorrise "è in classe"
"Corro"
La frenesia di vederlo e parlare con lui dava la sensazione a severus che quei corridoi fossero troppo lunghi. Interminabili spazi pieni del vuoto.
Entrò in classe senza neanche bussare.
"Sev- Preside Piton. Che succede?"
"Tutti fuori. Immediatamente" ordinò il corvino.
Gli studenti sbigottiti rimasero immobili.
"ORA!" Gridò e tutti si fiondarono fuori dall'aula.
"Che cosa stai-?"
James non poté terminare la domanda perché severus gli si  buttò addosso baciandolo e abbracciandolo. L'irruenza fu tale che per la spinta James dovette sedersi sulla scrivania.
Severus lo prese per i fianchi e lo tirò a sé. Alla fine dovettero staccarsi per mancanza d'aria.
James lo abbracciò e si strinse a lui.
"James..."
"Ssssh! Sta zitto. Non mi frega un cazzo di quello che ti è preso, voglio solo stare così. Mi sei mancato."
Severus lo strinse e gli baciò la tempia.
"A me dispiace. Vorrei -"
"Severus ti ho detto di tacere"
"Hai ragione. Scusa"
Restarono così. In silenzio nell'aula vuota. Le mani passa ano sopra i vestiti ma per loro sembrava si non averli. Sembrava di accarezzarsi direttamente sulla pelle nuda. Lentamente James iniziò a piangere.
"S-scusa. N-non-"
"Tranquillo" disse severus "piangi quanto vuoi. Io sono qui."
"Ricostruirò il mio passato per stare con te. Lo prometto Severus. Te lo giuro"
"Io sarò con te. Affronterò con te ogni cosa. Non avere paura di perdermi. Io c sarò sempre."
James si strinse di più e lasciò che il maggiore lo coccolasse.
"Sta sera ceniamo insieme?" Chiese Severus
"Assolutamente." Rispose James.

La genesi del tuo colore  [Threesome]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora