Dialogo

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Si sedettero al tavolo e con calma decisero di parlare.

"Che succede?" Chiese Severus

"Abbiamo letto la tua lettera e non è stato facile venire qui il giorno dopo cercando di mantenere la calma" disse Victor

"Mi rendo conto" ammise Severus "ma spero, anche se non ne avrei il diritto, che il vostro... Affetto... Per me non sia diminuito tanto da odiarmi..."

"Affetto?" Fece James "parla di "
'affetto' lui come se fossimo dei fratelli!" Sbeffeggiò James

"James!" Lo riprese Victor

"No!" James si impose "sono stato zitto fino ad adesso, ma vedo dire la verità adesso"

"Non è il momento " fece notare Victor

"Non importa" disse Severus "va bene così! Lascialo stare" poi si rivolse a James "parla pure"

James prese fiato e non ebbe remore.
"Hai rotto il mio cuore Severus e non è stata la prima volta. Stare con te è stata una sfida dall'inizio perché non era alla tua altezza e mi sentivo piccolo e inutile. Temevo che prima o poi ci saremo separati e così è stato. Poi è arrivato Victor e tutto sembrava andare bene. Volevamo fare delle cose per te, ma senza lasciarci spiegare hai tirato dritto per la tua strada, pensando che non ti volessimo quando torto quello che facevamo era per te. Sei partito, non mi hai, anzi, non ci hai dato la possibilità di salutarti un ultima volta non sapendo quando saresti tornato dal quando viaggio. Sei ritornato dopo 6 mesi e ho fatto di tutto per farti tornare con noi perché ti volevamo con noi.  Non è stato facile ma ci abbiamo provato. Abbiamo affrontato tutto. Abbiamo affrontato il tuo stronzo amico Alessandro, abbiamo affrontato l'arrivo delle ragazze, Abbiamo affrontato la gravidanza per Diana insieme, ti siamo stati accanto. Abbiamo affrontato la perdita di Giulia per quella merdosa guerra pensavamo fosse morta e poi è tornata. Stavamo tornando a stare bene e tu volevi una pausa quando forse sarebbe  bastato dirci che non eri felice e lo avremmo capito e ti avremmo dato il tempo che desideravi. Ho fatto i salti mortali per fare si che non ci fosse un altra frattura, ma tu hai tirato fuori questa storia del matrimonio. Ti sei preoccupato solo di te stesso e di Diana: non hai pensato a me, non hai pensato a Victor, non hai pensato a Giulia, Ludovica, Daniel.  Te ne sei andato, sei scappato via come un codardo e ci hai dato spiegazioni superficiali in una lettera del cazzo. Non ce lo hai detto in faccia perché non hai avuto il coraggio di affrontare il fatto che  avremmo provato a  fermarti. Ma sono qui, ancora una volta, per parlare con te perché ti amo e non posso vivere se non ci sei tu e perché voglio sperare che nel tuo cuore ci sia ancora la speranza che possiamo essere felici. Hai capito? Ma questa è la tua ultima chance!"

Severus era pietrificato non sapeva cosa dire.
Abbassò la testa e lentamente delle lacrime iniziarono a rigargli il volto.

"Non sareste dovuti venire." Singhiozzò Severus.

"Come?" Fece James

"Victor aveva ragione quel giorno quando mi ha accusato di essere l'unico a creare problemi"

"Sev, no. Io ero arrabbiato, non devi-"

"Prenderlo per vero? Troppo tardi. James ha ragione e ti avevi ragione. Ho solo creato problemi. Andante via, vi prego."

"Perché? Perché dovremmo andare via?"

Severus iniziò a piangere a dirotto e a singhiozzo disse: "perché vi amo e se restare mi convincerete sicuramente a tornare con voi. E tornerò a creare problemi e farvi  soffrire e non voglio. Voglio che siate felici e che vi sposate come desiderate. Non voglio arrivare al punto in cui romperò tutto in maniera irreparabile e voi mi odierete e Diana non conoscerà mai i suoi papà. Quindi vi prego ... Andare via..."

Victor si alzò in piedi, fece due passi e mettendosi di fianco a Severus si piegò su un ginocchio.

"Io ti amo. E qualsiasi cosa accada io ti perdonerò. E ogni volta che te ne andrai io verrò a prenderti. Obbligarmi a vivere  senza di te è la cosa migliore che vuoi fare se vuoi distruggermi completamente."

"È vero Severus. Non tirarci questo dolore come una granata" aggiunse James

Severus singhiozzò "non fate così, vi prego"

"Non possiamo evitarlo" disse James 

"Anche io vi amo ma non posso tornare con la consapevolezza che vi farò soffrire e che non potrò sposare nessuno dei due."

"E ai nostri figli non ci pensi?" Chiese James

"Ci penso, ma tutti sono stabili tranne Diana. Ha tutti protezione e una buona posizione. Diana no e anche questo è colpa mia"

Victor gli prese le mani.
"Ho una cosa per te. L'ho scritta  io quelle settimane di stallo che abbiamo avuto."

"Nel cuore della notte, sotto il manto di stelle,
Il nostro amore brilla, come luci in un tunnel.
Severus, mio amato, tu sei il mio faro,
Attraverseremo ogni tempesta, ogni amaro scontraro.

Le sfide saranno molte, il cammino accidentato,
Ma il nostro amore è pietra solida, mai scalfato.
Non importa cosa dica il mondo, chi critichi o giudichi,
Perché il nostro amore è semplice, e con te io mi arricchisco.

I nostri sguardi si intrecciano come fili d'oro,
In questo intreccio profondo, troviamo il tesoro.
Severus, tu sei la mia luce, il mio rifugio,
Insieme, supereremo ogni ostacolo, ogni obbligio.

Che il nostro amore cresca, come un giardino fiorito,
E ogni giorno sia un canto, un inno infinito.
Severus, sappi che il mio cuore è tuo,
Il nostro amore è semplice, ma è il più grande tesoro, lo giuro.

Che questa poesia porti il mio amore, mio caro,
Perché con te, Severus, voglio condividere ogni sguardo.
Le difficoltà saranno molte, ma insieme le affronteremo,
Il nostro amore è eterno, un legame che non spezzeremo."

"V-victor..."

La genesi del tuo colore  [Threesome]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora