Dopp averci riflettuto per un po' di giorni Severus aveva deciso che era ora di lottare per qualcosa a cui teneva davvero: James. Attuò il suo piano che stava anche andando abbastanza bene. Era un po' di tempo che chiamava James nel suo ufficio privato a anche in quello da preside per fargli svolgere mansioni inutili solo per tenerlo vicino. E ogni volta lui tentava di approcciare sempre di più con lui. Questo era uno di quei giorni. Sbuffando James entrò. "Dimmi Severus, che c'è?" "Queste scartoffie. Comincia pure quando vuoi ... Qui!" James sbatte i libri che aveva in mano sul tavolo. "Ora basta. Lo so perché lo stai facendo e devi smetterla. Ti ho lasciato, lasciami in pace. Non provare a cambiare la mia decisione perché rovineresti la vita ad entrambi." Severus sospirò e chiuse il libro che aveva in mano. "Io non penso che tu rovini la mia vita... ma , a quanto pare, sembra che io rovini la tua..." "Non è ciò che intendevo" "Stare con me ci porterà alla rovina... È questo ciò che pensi?" James annuì "non essere arrabbiato, e solo -" "Non occorre spiegare. Mi trattano come un reietto da tutta la vita. Quasi tutti pensano che la mia presenza nel mondo sia una rovina. A partire dai miei genitori fino a te..." "Non è così. Ed Harry non la pensa così." Severus sorrise "Harry ... Lui è un angelo e io non me lo merito! Non mi merito neanche di essere felice con l'uomo che amo , a quanto pare." "Severus ..." "Puoi andare! Non ti disturberò più" "Severus!" "Puoi - andare!" Rassegnato e triste James se ne andò. Appena di uscito Severus si prese la testa tra le mani. James aveva preso una decisione e lui non la poteva cambiare. Aveva provato anche con regali, doni, fiori, parole gentili e altro, ma niente di tutto ciò aveva funzionato. Niente di ciò aveva convinto James che me valesse la pena. Si sentiva sprofondare e si sentiva inutile. Per certi versi si convinse di non saper amare. Improvvisamente Severus senti bussare. "Chi è?" "Sev sono io" disse Harry dall'altra parte della porta. Com un colpo di bacchetta il corvino gli aprì. "Ho percepito come stavi e sono venuto da te." "È finita... Completamente" "Ma ... Come?" "Me lo ha detto a chiare lettere... Mettersi con Me è una rovina." "Sev questo non è vero. Sei un uomo forte e coraggioso. Hai superato mille sfide. E mio padre e un idiota se non trova il coraggio di affrontare la paura."
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"Sapevo di essere un uomo solo... L'ho sempre saputo. Ma credevo che anche io, nella mia solitudine, sarei riuscito a trovare qualcuno. Forse mi sbagliavo." Harry lo raggiunse e lo abbracciò. "Ti sbagli. Anche tu avrai qualcuno e se lui non ti vuole trova qualcuno che sappia apprezzarti. Nessuno ti considera un mostro Severus. C'è qualcuno che saprà amarti." Severus sorrise e si strinse ancora un po' in quell'abbraccio. Harry lo faceva sentire al sicuro. Qualsiasi cosa sarebbe successa, lui sarebbe stato bene, perché c'era Harry accanto a lui e niente poteva essere irrisolto se c'era lui.