Capitolo 5

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La festa stava andando a gonfie vele:l'adrenlina era al massimo e qualsiasi paura era scomparsa.Forse sarà stata colpa dei cinque drink che mi ero scolata in un'ora,oppure erano le dolci labbra di Stu a farmi crollare nell'utopia della felicità.Non mi aspettavo di capirlo veramente,ma mi andava bene cosí.Stessa cosa valeva per il nostro rapporto dopo il bacio,non avevo idea di come si sarebbe evoluta la cosa.In questo momento volevo solo festeggiare e godermi la spensieratezza causatami dal gusto dell'alcool ed il profumo alla menta di Stu.
Mi sentivo finalmente libera di essere qualsiasi cosa volessi:le debolezze mi rendevano forte,stare con Stu sarebbe stata una prova di forza per la mia  amicizia con Tatum e non avrei più dovuto avere il peso del mondo sulle mie spalle.
Ero gasata come lo ero stata poche volte in vita mia,forse per il contatto fisico con il bel ragazzo di fronte a me.
Stu ed io avevamo continuato a ballare e divertirci per gran parte della serata,bevendo qualche drink qua e là.
Io avevo sempre retto bene,ma sembrava che essi avessero dentro qualcosa che mi stava stordendo.Non ero mai collassata con dieci bicchieri o più,ma a cinque ero già brilla.Il ragazzo al mio fianco era tranquillo,anch'esso leggermento brillo ma in piena facoltà di intendere e volere.
Forse era l'effetto dell'alcol,ma era ancora più bello di quanto lo ricordassi.
I suoi lineamenti mi ricordavano quelli di Lucifero ed il suo sguardo mi stava facendo prendere fuoco,la mia mente mi stava dicendo di sfogarmi e dirgli tutto quello che pensavo:quanto vivesse nei miei pensieri ogni giorno,urlargli tutte le mie paure riguardanti Billy e poter dirgli che mi sentivo tanto in colpa nei confronti di Tatum.Volevo essere debole per una volta,poter piangere a dirotto ed avere una spalla su cui farlo.Era molto raro che cercassi di aprirmi cosí tanto con una persona,ma sapevo che lui era riuscito a sbloccare qualche meccanismo in me che mi aveva fatto cambiare radicalmente.
Non riusico a staccare il mio sguardo dal suo,come se vivessi in un eterno stato di ipnosi.Stu era ipnotico:le luci da discoteca  stavano illiminando i suoi tratti facciali rendondoli irresistibili,le sue mani sulla mia vita mi facevano sentire in ansia positiva, vedere Randy e Tatum ballare era riuscito a togliermi leggermente i sensi di colpa.
"Mel,stiamo ballando da tanto tempo.Ti va di andare a fumare una sigaretta,non sembri molto sobria e non vorrei che ti stancassi troppo"mi disse Stu,nonostante non riuscissi a capire neanche due parole di fila.Quei drink mi avevano completamente messo k.o. ed avevo veramente tanta paura.
Regola numero 1:mai ubriacarsi quando la persona di cui sei follemente innamorata sta ballando con te,perchè potresti dire cose di cui ti pentirai il giorno dopo.
Avevo sempre rispettato quella regola e mi aveva salvato da situazioni  imbarazzanti moltissime volte,l'alcol mi rendeva troppo sentimentale.
Peró l'idea di fumarmi una buona sigaretta in compagnia di Stu mi stava attirando troppo per poterla rifiutare,qualcosa in me stava dicendo che le cose tra noi due sarebbero cambiate dopo questa serata.
Forse ci saremmo odiati ed avremmo smesso di parlarci,oppure ci saremmo amati cosí tanto da mangiarci l'anima a vicenda fino all'ultimo boccone.Nella vita ogni cosa non avviene per caso,il desino prima o poi avebb deciso di mandare qualcuno nel momento di bisogno.
Scrollai le spalle e sussultai quando sentii le sue mani lasciare la mia vita:sentivo un vuoto in quella parte,come se mi mancassero di già.
Mi resi conto di essermi attristita quando il contatto fisico era finito,ció non era assolutamente un buon segno:significava che io volessi averlo intorno tutto il tempo e che stringerlo mi piaceva fin troppo.
"Va bene,ma sappi che staró fuori poco.Non ho intenzione di prendermi una polmonite"gli risposi,parlando a voce abasstanza bassa.Non mi ero neanche resa conto di star sbiascicando qualche parola.
Stu sembró capirlo,infatti mi prese per mano e stette attento a serpeggiare accuratamente tra tutti gli invitati:ormai si erano aggiunte cosí tante persone che la casa sarebbe potuta diventare un hotel.La mia mente era su ben altro:la mano di Stu  stringeva forte la mia per non farmi perdere tra le centinaia di persone,sembrava che stesse cercando di mettermi al sicuro.
Forse era solo preoccupato per la mia reazione all'alcol e si aspettava che vomitassi da un momento all'altro,ma non ero il tipo di persona che reagisce in questa manira.Quando abitavo in Francia bevevo fino al crollo e allo sfinimento,non riuscivo neanche a rimanere in piedi:bevevo anche una decina di drink a serata e riuscivo a rimanere sulle mie stesse gambe.
La mia vista era annebbiata e feci fatica a riconoscere tutti i volti che mi passarono davanti,tutti erano troppo presi a ballare freneticamente per farci passare tra la folla.Sembrava di essere in un labirinto di persone e l'alcol non rendeva la camminata facile:rischiai di andare contro a una dozzina di persone che mi urlarono qualcosa,ovviamente non capii cosa mi stessero dicendo.
L'unica cosa che mi avvicinava alla realtà era la mano di Stu che stringeva la mia,come a significare che si stesse preoccupando per me.Eppure non mi sembrava credibile:nessun in tutta la mia vita si era curato della mia salute,neanche i miei genitori:avevano sempre messo Sidney ed i suoi bisogni davanti ai miei,per quanto essi fossero più imminenti.
A nessuno importava veramente ció che facessi o no,l'unico che mi aveva dimostrato dell'amore era stato Adrian ed il destino me l'aveva portato via.
Perchè tutto doveva essere cosí stupidamente complicato?dissi tra me e me.Sapevo che non avrei mai ricevuto una risposta,ma continuai a domandarmi come sarebbe stata la mia vita se fossi stata nei panni di mia sorella.Non volevo dire che avesse una vita senza problemi,ma c'erano sempre stati i nostri genitori al suo fianco ed aveva un gruppo d'amici pronto a supportarla in qualsiasi situazione.

𝐵𝑙𝑜𝑤 𝑎 𝑘𝑖𝑠𝑠 𝑎𝑛𝑑 𝑓𝑖𝑟𝑒 𝑎 𝑔𝑢𝑛 (𝑆𝑡𝑢 𝑀𝑎𝑐ℎ𝑒𝑟)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora