Stu cercó subito di mettersi davanti a me,apprrezzavo il fatto che volesse difendermi ma non gli lasciai fare l'eroe.
Qualsiasi persona fosse uscita da quella porta avrebbe dovuto parlare con me,non avevo intenzione di chiedere al mio ragazzo di fare da intermediario:Ghostaface aveva fatto del male a mia sorella e doveva prendersi le conseguenze,piuttosto sarei morta.
Ero sempre stata cosí,amavo giocare con il fuoco e mi ci avvicinavo fino a quando mi scottavo:che gusto c'era senza rischio?
Una parte di me mi stava dicendo che era solo una grande cavolata,mentre l'altra mi incoraggiava ad attaccare chiunque stesse uscendo dalla porta principale.Non ero una ragazza debole ed era il momento di prendere in mano la situazione:centinaia di ragazzi erano chiusi in casa con uno o più assassini,come aveva ipotizzato Stu.Stavano rischiando la loro vita solo perchè avevano deciso di fare un salto alla festa,la quale si era trasformata in un horror degno dei migliori film di Hollywood:che cosa avevano fatto per meritarsi la morte?
Erano solo adolescenti che volevano vivere la vita con felicità e se ne fregavano della sua effemirità,perchè dovevano essere buttati in un baratro di morte e tristezza assoluta?Tutte queste domande si concentrarono nella mia mente nei brevi secondi in cui il killer si palesó:ormai avevo preso questa scelta,ero io contro di lui.Non avevo bisogno di Stu al mio fianco,lo amavo con ogni cellula del mio corpo ma non sarei mai riuscita a vederlo morto a causa mia:volevo un fidanzato vivo e vegeto,non un eroe.Per fare il coraggioso ci sarebbe stato tempo,ma l'idea di farlo andare avanti e rischiare di farlo ferire era fin troppo concretizzata nella mia mente.Avevo finalmente trovato qualcuno che mi amava per quella che ero e non me lo sarei mai fatto sfuggire,un amore del genere capitava soltanto una volta nella vita.Non sapevo se amarlo fosse la scelta giusta,sicuramente non era quella più facile:fortunatamente,amavo le sfide con tutto il mio cuore.
"MELISSA SAI CHE TI FARAI AMMAZZARE,GHOSTFACE NON SI FARÀ PROBLEMI AD ACCOLTELLARTI"mi disse Stu in un impeto di adrenalina,sentivo dalla sua voce che stava trattenendo delle lacrime di malinconia,o qualche emozione che non avevo ancora visto sul suo viso e non sapevo riconoscere.
Non mi interessava quello che stava pensando e ció che provava,quella era la MIA sfida e nessuno mi avrebbe allontanata dall'idea di affrontarla.
Sarei morta?Detto proprio a cuore,non m'importava di morire e non avevo nessuno paura di sentire un coltello squarciarmi il petto fino a farmi perdere il respiro.
Qualsiasi persona ci fosse dietro a quella maschera aveva una questione in sospeso con me:aveva osato avvicinarsi a mia sorella e non l'avrebbe dovuto fare,non sapeva quanto fosse importante per me.Non avevo aspettative su chi fosse:poteva uscire una ragazzina di 15 anni che indossava una tuta impregnata di sangue,un signore quarantenne vestito elegante con in mano un coltello macchiato dei liquidi interni dello stomaco.
Chiunque fosse doveva vedersela con me.Non mi sarei aspettata di trovarmi davanti una figura mascherata e vestita con un lungo costume da Halloween nero,probabilmente l'aveva preso in un megastore in qualche cittadina limitrofa ad un prezzo ridicolo.Era incredibile come i piccoli oggetti comuni riuscissero a diventare incubi viventi a causa di qualche pazzo che li utilizzava nel modo scorretto.Chissà quanti ragazzini avevano comprato quel costume con l'innocente intento di fare dolcetto o scherzetto tra le strade della loro città,sicuramente non si sarebbero mai aspettati che il loro vestito fosse utlizzato per altri scopi.
Ghostface era di media altezza ma non riuscii a capire la sua corporatura,il costume era troppo largo per rivelare perfettamente i suoi tratti fisici: dalle movenze sembrava un adolescente elegante dal corpo magaro ma tonico,ovviamente non potevo fare supposizioni su due piedi e mi dissi mentalmente che avrei cercato di capire chi fosse quando non avrei avuto il killer davanti agli occhi.
Pensai subito che mi stesse per attaccare,invece aprí le braccia come per invitarmici dentro:peró,non sembrava molto interessato a me.I suoi occhi erano puntanti su qualcun'altro,chiamato Stu:non potevo vedere le sue pupille ma la sensazione di essere osservata mi aveva abbandonata dopo qualche secondo,il killer preferiva guardare il mio ragazzo.
Non l'avrei lasciato morire a causa di uno stupido adolescente sfigato che si divertiva ad uccidere i suoi coetanei,anche se l'avrei descritto con molti più insulti che non mi vennero in mente sul momento.Stu non doveva essere messo in mezzo a questa storia,dovevo parlare io con Ghostface e chiudere questo capitolo una volta per tutte.Era un MIO problema e dovevo guardarlo negli occhi,assaporare l'anima di colui che aveva tentato di uccidere mia sorella:non sapevo neanche se fosse viva o morta,sperai nel mio cuore che la prima opizione fosse vera.
"Ghost,guardami e ed ascoltami.Non dare attenzione a Stu,sono io che ti ho aspettato fuori dalla porta:io e te abbiamo un conto in sospeso"gli dissi,spostando Stu dietro ai cespugli del portico:il killer avrebbe potuto uccidere sul momento,ma non lo aveva fatto.I telegiornali parlavano di lui in continuazione e lo descrivevano come un pazzo sadico,ma si dimenticavano un'aggettivo:Ghostface era intelligente,addirittura ipnotizzante.
Gli piaceva giocare con le sue vittime fino all'ultimo,le uniche che non avevano ricevuto questo trattamento erano quelle fatte di fretta per nascondere delle infomazione importanti riguardo alla sua identità.Si sentiva un cacciatore pieno di prede e non vedeva l'ora che iniziasse la stagione di caccia,che per lui sarebbe durata tutto il periodo scolastico.Sapeva quando qualcuno aveva paura,glielo leggeva negli occhi e se ne approfittava:non era un pazzo fuori di testa,ma un genio incompreso.Era magnetico ed aveva bisogno di qualcuno che comprendesse le mille sfumature della sua esistenza e delle sue motivazioni:a tutti intressava capire chi uccidesse,ma non il perchè.
Uno Zodiac fallito,se volete descriverlo in questa maniera:voleva giocare a nascondino con la polizia e si nascondeva proprio sotto i loro occhi,nelle vesti di un adolescente che aveva una vita tipicamente normale.
Il primo passo per conoscere io proprio nemico è conoscerlo e sapere lo scopo delle sue azioni per poterle prevedere,una sorta di puzzle dell'orrore.
"So cosa ti piace fare eh,tu ami giocare con i tuoi bersagli.Non t'importa di rischiare qulasiasi cosa,potresti avere una vita perfetta ma non riusciresti a sottrarti dal macabro piacere dell'inganno.Capisco di cosa hai bisogno ma non ne comprendo il perchè,che senso ha uccidere se non ti viene niente in tasca?Stai rischiando la tua vita per uno stupido gioco tra gatto e topo,ma in realtà vorresti soltanto che qualcuno riconoscesse il genio che c'è in te"continuai senza più fiato,ma la figura davanti a me sembró scocciata dalle mie parole:stava perdendo la pazienza con me,ma sapevo che ogni secondo era importante per mia sorella.Lei era in casa ed aveva bisogno di qualcuno che si prendesse cure delle sue verite e che riuscisse a fermare l'emorragia prima che l'ambulanza o la polizia arrivasse,in quel momento lei era la più debole tra di noi.Forse mi stavo buttando in qualcosa più grande di me,sinceramente non mi preoccupavo molto perchè avevo messo in conto di poter morire proteggendo mia sorella:l'avrei fatto,Sid sicuramente avrebbe fatto la stessa cosa se fosse stata nei miei panni.
"Vedi che mi ascolti ma non rispondi.Io ti ho posto una domanda e sarebbe buona educazione dare un feedback,ma vedo che non sei molto aperto al dialogo"dissi nel vano tentativo di farlo parlare,ma sentii che qualcosa si scosse in lui:aveva capito che non avevo paura del coltello che aveva in mano e non ero spaventata all'idea di morire,lui non aveva potere su di me.
Magari era proprio quello che desiderava:poter controllare le persone,oppure voleva vendicarsi su alcune di esse.Come avevo fatto a non pensarci prima?Nella sua visione del mondo lui era un ragazzo intelligente che veniva sottovalutato dal mondo e doveva far capire agli altri i suoi talenti con la forza:GHOSTFACE ERA SOLTANTO UNO STUPIDO ATTORE CHE CERCAVA DI ATTIRARE L'ATTENZIONE SU DI SÈ PER AVERE UN MINIMO DI VISIBILITÀ.
Aveva bisogno che la gente conoscesse il talento e l'ingengo che possedeva ed avrebbe fatto di tutto per dimostrare che fosse più intelligente di tutti noi messi insieme,aveva anche un asso nella manica:era furbo.
Troppo furbo.
Ma aveva finalmente trovato qualcuno più furbo di lui che era riuscito a smantellare il circo che aveva messo su:LA CHIAVE PER SCONFIGGERLO ERA NON AVERE PAURA.
"Sei scandalizzato.Pensavi che mi sarei messa a correre via urlando?Non mi fai paura,Ghostface:sei solo uno stupido narcisista che deve dimostrare qualcosa agli altri perchè non trova motivazione dentro di sè e deve sempre essere quello diverso tra tutti.Pensi di avere delle qualità eccezzionali,effettivamente le possiedi ma non le utilizzi nel modo corretto."
Stavo tirando sempre di più la corda,sapevo che prima o poi si sarebbe spezzata e quel pazzo assassino mi avrebbe pugnalato,l'unica persona che mi venne in mente fu Stu.
Lui sarebbe stato una vittima della mia superbia e della mia sfrontatezza,non avevo bisogno che qualcun altro di sacrificasse in nome dell'amore:Adrian era già stato protagonista di questo scenario e non volevo che la storia si ripetesse,gli spettacoli visti più volte facevano piangere disperatamente.
Mi girai verso Stu,non m'importava se il killer avesse accolto l'occasione per attacarmi ed uccidermi:dovevo mettere il mio ragazzo in salvo,in qualche maniera se ne sarebbe dovuto andare.
"Amore,ascoltami bene:cerca Billy ed assicurati che stia bene,non ho bisogno di altri morti sulle spalle.Non cercarmi,sono sicura che ti troverei in questo e mille altri universi.È una questione tra me e mister Ghostface,tu non dovresti esserne protagonista e saresti già dovuto scappare minuti fa.Ti prego,vattene perchè la mia sfrontatezza ha già ucciso delle persone importanti per me"non sapevo se mi stessero scendendo delle lacrime sul viso,ma sentivo che i miei occhi si stavano inumidendo ad una velocità disarmante,ma non mi sarei mai lasciata sopraffarre dalle emozioni.
Stu stava cercando di sembrare privo di emozioni,ma potevo vedere nel suo sguardo un velo di tristezza che esprimeva tutto il suo dolore.Il quel momento Ghost era scomparso definitvamente,forse sarebbe stata l'ultima volta in cui avrei visto l'amore della mia vita.
Si avvicinó a me e poggió le sue labbra sulle mie,in un dolce bacio che sapeva di malincionia e vita speracata:eravamo cosí belli insieme,che senso avrebbe avuto separare due anime cosí perfette ed in armonia?L'amore era una cosa naturale ed inaspettata,o almeno all'inizio.Fin da quando incrociai il suo sguardo il giorno in cui ci consocemmo,capii che il suo viso sarebbe stata l'ultima cosa che avrei visto quando sarei sprofondata nelle braccia della morte.
Sperai che quei secondi durassero un tempo infinito perchè non era pronta a dire addio alla sua anima bella ed il suo sorriso mozzafiato,come avrei fatto a morire senza stare tra le sue braccia?Sarebbe stata una morte incorniciata dalla desolazione e la tristezza assoluta,non mi sarei immaginata la sua esistenza senza la mia.
"Ti prego Stu,se dovessi morire tu dovrai vivere per entrambi"la mia voce era cosí bassa che non mi resi conto del fatto che probabilmente non mi avesse sentita.
Io,peró,qualche sensazione la sentii:una lama che mi perforava la carne pallida del fianco.
Urlai come non avevo mai fatto in vita mia e mi resi conto che il dolore se ne stava andando velocemente ma il sangue stava cominciando a colare a vista d'occhio:sarei morta dissanguata se non fosse arrivato qualche soccorso ad aiutarmi.Forse era veramente il mio destino,ero nata per morire davanti ad un dannato portico a Woodsboro:chi ero per andare contro le fila tessute dalle Morire?
Non capivo cosa stesse accadendo attorno a me,sentii solo delle forti urla.
"FIGLIO DI PUTTANA È MEGLIO CHE INIZI A CORRERE,NON AVRESTI DOVUTO FARLO"urló Stu mentre il killer cominciava a correre all'impazzata verso il retro della casa.
Sapevo che il mio ragazzo era preoccupato per me ed ero sicura che in altre circostanze mi avrebbe portata subito in ospedale,ma in quel momento c'era la vita di centinaia di persone in gioco.Lo conoscevo abbastanza bene da poter prevedere che corresse via per cercare Ghostface ed ammazzarlo di botte,anche se probabilmente sarebbe stato lui quello a perdere la vita.
Non persi tempo,perchè probabilmente me ne restava veramente poco:dovetti prendere tutte le mie forze e metterle insieme per trascinarmi fino alla porta d'entrata,che era ancora spalancata.
Tutti avevano ancora l'attezione rivolta a Sidney,che era comodamente seduto su una sediolina di legno nel salotto:la sua ferita era stata bendata in maniera frettolosa ma igenica ed aveva smesso si sanguinare,ora quella in pericolo di vita ero io.
Tatum si diresse subito verso di me e chiese a tutti gli ospiti di farlo spazio,poi disse a Riley di andare a prendere altre bende e del disinfettamente.La bionda era seriamente preoccupata per me e sentii mia sorella piangere all'impazzata,continuava ad urlare che avrebbe ucciso colui che mi aveva fatto del male:sapevo che sacrificare la mia vita per lei sarebbe stata la scelta migliore,avrebbe fatto lo stesso.
Tutti gli invitati si erano riuniti a cerchio intorno a me ma avevano manuto un certa distanza per lasciar lavorare Tatum in pace:fermare un'emorragia non era una cosa che ogni persona sapeva fare,fortunatamente la mia amica aveva frequentato lezioni di medicina private per gli scorsi 4 anni di scuola.
Peró sentivo che la mia testa stava diventando più pesante e che i miei occhi si stavano chiudendo senza che io potessi far qualcosa,il mio dolore si era alleviato ed il sangue usciva in quantità decisamente minore a confronto di prima.Le urla dei presenti erano l'unica cosa che mi collegava alla realtà,non sarei riuscita a rimanere cosciente per altri cinque minuti:avevo bisogno di un'ambulanza e dei soccorritori.
Come se qualcuno avesse deciso di accogliere la mia rischiesta,sentii le sirene dell'ambulanza avvicinarsi e,dopo qualche secondo,vidi dei signori vestiti da infermieri che enteavano nel salone.Capirono subito che la mia situazione era critica,quel coltello poteva aver colpito benissimo i miei reni o la milza:dovevano subito ricoverarmi al pronto soccorso o in ospedale.
Sidney era distrutta,sentivo le sue urla soffocate a causa dello svenimento che mi stavano causando le continue perdite di sangue.
Ero stanca di combattere,volevo solo chiudere gli occhi ed addormentarmi:ero talmente persa che non mi accorsi di essere stata adagiata su una barella e che stessi uscendo di casa.
Mi mancava Stu,se avessi dovuto dovuto vedere un'ultima cosa in vita mia avrei voluto che fosse il suo viso.
Il viso che avevo amato ed odiato allo stesso tempo.
Non riuscii a pensare ad altro,i miei occhi si erano chiusi ed ero probabilmente svenuta a causa dello shock.𝑁𝑎𝑟𝑟𝑎𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑒𝑠𝑡𝑒𝑟𝑛𝑜
Tutto si calmó e Stu si poggió sul pianerottolo delle scale che collegavno il giardino al portico:era furioso,non voleva che nessuno sentisse lui ed il suo complice parlare.
Tutti erano radunati davanti all'ambulanza che stava portando via tutti i feriti:anche Billy Loomis aveva una coltellata al braccio
Nessuno poteva sentirli,perchè il volume delle sirene era troppo alto per dare la possibilità agli altri di origliare le conversazioni tra i due:avrebbero anche potuto urlare e neanche un invitato avrebbe sentito una parola.
"BILLY NON ME NE FREGA UN CAZZO,NON MI INTERESSANO LE TUE STUPIDE MOTIVAZIONI:MI AVEVI PROMESSO CHE NON AVRESTI TOCCATO MELISSA"gli urló il più alto,pensava che il suo amico sarebbe stato fedele alle promesse fatte.
Fin dal primo giorno si era reso conto che si era perdutamente innamorato di Melissa e non avrebbe potuto fare niente per togliersela della testa,sapeva che essendo la sorella di Sidney prima o poi sarebbe stata uccisa.Stava cercando di guadagnare tempo per godersi il suo amore ancora per un po',ed aveva fatto promettere a Billy che non le avrebbe strappato neanche un capello.
Diavolo,Stu amava Melissa con tutto il suo cuore e se lo sarebbe strappato dal petto se fosse morta a causa di un piccolo gioco d'orgoglio di Billy.
"Stu dovresti capire che non potrai mai stare con lei,non va bene per te e sai che prima o poi dovremmo ucciderla.Puoi sperare che la situazione cambi,ma un giorno o l'altro ti renderai conto che ti stai innamorando di un'illusiva felicità che ti farà stare male"rispose il suo amico,mentre si teneva il braccio fasciato.Anche lui era stato "ferito",in realtà si era fatto tirare una coltelalta da Stu che non gli avrebbe recato nessun danno permanente ma lo avrebbe dipinto come una povera vittima di Ghostface.
"Lo so Billy,lo so.Ma io la amo veramente e non so come regirei alla sua morte,ti rendi conto che non avevo mai provato queste sensazoni?Neanche Tatum era riuscita a farmi perdere nei suoi occhi,non riesco a toglirmi dalla testa lineamenti del viso di Melissa.Mi rimane impresso come una foto e non so come toglierlo,mi peseguita in modo piacevolo.La amo infinitamente,so che sto mentendo a me stesso e che dovremmo ucciderla ma ció non mi fermerà da fare tutto ció che è in mio potere per proteggerla"Stu non era mai stato un ragazzo dolce ed odiava farsi vedere debole,sopratutto davanti al suo complice di omici.
"STU TU NON CAPISCI,NEANCHE IO VORREI UCCIDERE MELISSA MA È UNA COSA OBBLIGATORIA.ANCHE IO SONO LEGATO A LEI IN QUALCHE MODO,ADDIRITTURA PIÙ DI TE.LA DIFFERENZA È CHE NON MI STO FACENDO TRASCINARE IN STUPIDE BUGIE CHE AVRANNO VITA CORTA"sbottó Billy,alzando la voce come non aveva mai fatto,sembrava veramente arrabbiato.
'Ti stai incazzando,eh.Perchè ti arrabbi cosí tanto quando parlo di lei,non sei mica suo fratello.Posso fare quello che voglio con lei,non ti dovrebbero intressare le mie faccende personali"ribattè il più alto,fulimandolo con lo sguardo.
Chi si credeva di essere?Non poteva giudicare la relazione tra lui e Melissa perchè era il primo a stare con una Prescoot:ero un gesto incoerente da parte sue,quasi egoistico.Lui poteva amare la loro prossima vittima senza problemi e Stu aveva le gambe tranciate con Mel?
No,Stu avrebbe combatutto fino all'ultimo per poter amare la sua ragazza,anche a costo di litigare fino a tarda notta con Loomis.
"RISPONDIMI,COSA TI INTERESSA?ANZI,PERCHÈ TI INTERESSA"continuó
Ci fu un momento di silenzio,il più alto pensó che Billy stesse per farlo fuori davanti a tutti perchè aveva uno sguardo di fuoco.
Poteva sentire la rabbia ribollire nelle sue vene come se fosse fuoco incandescente,ed aveva paura di questa sensazione.
"PERCHÈ MELISSA È LA MIA SORELLASTRA,IDIOTA"𝑆𝑝𝑒𝑟𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑐𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 𝑣𝑖 𝑠𝑖𝑎 𝑝𝑖𝑎𝑐𝑖𝑢𝑡𝑜 𝑒 𝑠𝑐𝑢𝑠𝑎𝑡𝑒 𝑙'𝑎𝑠𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑚𝑎 ℎ𝑜 𝑎𝑣𝑢𝑡𝑜 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑖𝑠𝑠𝑖𝑚𝑖 𝑖𝑚𝑝𝑒𝑔𝑛𝑖 𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑟𝑖𝑢𝑠𝑐𝑖𝑡𝑎 𝑎 𝑑𝑒𝑑𝑖𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑐𝑟𝑖𝑡𝑡𝑢𝑟𝑎.
𝐷𝑖𝑡𝑒𝑚𝑖 𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑛𝑒 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑎𝑡𝑒!
𝑃𝑠:𝑠𝑐𝑢𝑠𝑎𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑒𝑣𝑒𝑛𝑡𝑢𝑎𝑙𝑖 𝑒𝑟𝑟𝑜𝑟𝑖 𝑔𝑟𝑎𝑚𝑚𝑎𝑟𝑖𝑐𝑎𝑙𝑖 𝑚𝑎 𝑠𝑡𝑜 𝑠𝑐𝑟𝑖𝑣𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑎 𝑚𝑒𝑧𝑧𝑎𝑛𝑜𝑡𝑡𝑒 𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑟𝑖𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑙𝑢𝑐𝑖𝑑𝑖𝑠𝑠𝑖𝑚𝑎,𝑏𝑢𝑜𝑛𝑎 𝑛𝑜𝑡𝑡𝑒!
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𝐵𝑙𝑜𝑤 𝑎 𝑘𝑖𝑠𝑠 𝑎𝑛𝑑 𝑓𝑖𝑟𝑒 𝑎 𝑔𝑢𝑛 (𝑆𝑡𝑢 𝑀𝑎𝑐ℎ𝑒𝑟)
RandomMelissa Prescott nell'ultimo periodo non aveva avuto molto a che fare con sua sorella Sidney,dato che gli utlimi due anni li aveva passati a studiare in un presitgioso college francese in erasmus. 20 ottobre 1996,il giorno che segnerà l'inizio della...