𝙲𝙰𝙿𝙸𝚃𝙾𝙻𝙾 𝟶𝟷

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Esiste un mondo che viene chiamato invisibile, quello di cui si crede che sia piccolo, quello di cui si crede che sia da raccontare ai bambini nelle fiabe della buonanotte.
È buffo crescere i propri figli con fiabe magiche, o che si parli loro di animali parlanti, o di fate della foresta, alberi antichi e saggi per poi fare estinzione di tutto ciò quando loro iniziano a diventare adolescenti, adulti ...

Il "mondo invisibile", dove non vedi, dove non senti è proprio per questo che all'occhio umano è invisibile.
Avete mai insegnato ai vostri bambini di correre a piedi nudi sopra il terriccio? Avete mai fatto giocare loro con l'essenza della natura ? Magari vi siete mai soffermati a piccole formiche che portano in groppo minuscole briciole che noi lasciamo cadere? Avete mai pensato che loro vivono come noi? Quello che è molto piccolo per l'essere umano, in realtà per loro è un grosso bottino d'oro.

Un po'come le persone che vivono in paesi molto poveri e da cui dovremmo imparare tanto, spesso anche una  piccola dose di acqua pulita per loro è una fortuna. Un po'come trovarsi una coccinella in pieno inverno in casa? Impossibile vero? E invece vi confermo che è successo!!

Spesso il vento ci parla e ci porta segni di protezione, le piume di uccelli ... spiriti liberi e incantevoli, viaggiatori e messaggeri dell'aldilà.
Ecco ... un'altra cosa che dovremmo chiarire!! La magia, i segni angelici... le creature sagge a cui non diamo mai ascolto nonostante siano doni di Dio, non deve essere confuso con l'aldilà. Tutto ha un legame ma non è mai la stessa cosa, ma vi assicuro che tutto ha un legame.

Nella bellissima foresta amazzonica vi è la Regina Samaùma, l'albero portale del mondo invisibile... dove gli spiriti possono venirci in aiuto, dove gli spiriti ci vengono a trovare... e ad osservare, dove ci possono guidare.
Ognuno di noi ha un proprio animale Totem, esatto, loro guidano le nostre scelte e ci proteggono.
Ma la domanda che ci si pone spesso? Ma è tutto reale? Ecco... vorrei che lo capiste voi per quello che vi starò a raccontare.

***
In un mondo dove la natura è sovrana, in un mondo dove nessun tipo di tecnologia e smog o liquidi che potrebbero essere nocivi per mari e fiumi. Dove è vivo il canticchiare degli uccelli, suoni di piccoli e grandi animali e il silenzio della notte accompagnata dall'ululato di qualche lupo.

L'Amazzonia da sempre è stato un luogo incantato dalle sue storie tramandate.
Leggende narravano che la Regina dell'Amazzonia tenesse in vita un intera natura selvaggia con la sua forza, con le sue radici, definita come l'albero della vita.

Poteva raggiungere i settanta metri di altezza come quando si dice "tocco il cielo con un dito", Samaùma toccava il cielo con le sue foglie profumate di floridezza, e le sue radici potevano raggiungere i dieci metri sopra la terra potendo assorbire anche l'acqua delle profondità sulla superficie amazzonica idratando non solo lei stessa, ma tutto l'ambiente che la circondava.
La grande Samaùma celebrava l'unione di chiunque in quell'istante volesse benedire quell'amore, quel legame che li univa, ed essendo sacra chiedeva al vento di ballare per lei così da far ricadere sugli innamorati le sue preziose foglie.

Un po' come gli esseri umani quando si sposano, è tradizione lanciare petali di rose, chicchi di riso ... qui invece erano foglie sacre che donava benedizione e buona vita a coloro che si amavano.
In onore del gesto della Regina Amazzone, rispettavano ciò che andava rispettato.
Fra le sue radici viveva un piccolo Quokka, era certamente un essere adorabile ma nessuno mai si aspettava che quel piccoletto fosse in realtà così vecchio e così saggio.
Egli aveva il compito di insegnare ai più piccoli la storia della grande madre Regina, riunendoli tutti in cerchio fra le radici in cui viveva.
«Signor Quokka, la mamma dice che quando saremo pronti lei ci racconterà una storia su Samaùma, io sono pronto me la può raccontare?» disse un piccolo cucciolo di canguro, « sei un canguro maleducato non si chiama solo Samaùma ma grande madre Regina!! » rispose una mini gufetta.
Il Signor Quokka sorrise dolcemente, era quel sorriso che da sempre rivolgeva alla vita... esalava calore amore e dedizione, era stato molto devoto alla madre Regina poiché lo aveva accolto fra le sue radici quando era solo un cucciolo della sua specie, si diceva addirittura dai tempi in cui ella era fra le fiamme dell'Amazzonia. Non si era mai capito del cosa intendessero precisamente ma molti genitori dicevano "arriverà il momento in cui maturerai e capirai l'essenza della vita." ; Che strano!!

«Ebbene sì piccoli miei, credo abbiate acquisito abbastanza maturità per conoscere la storia della madre di tutti noi.» ;
I presenti sobbalzarono in un vociare di eccitazione, così da cessare in un nanosecondo non appena il Signor Quokka si sedette sul soffice terreno come suo solito quando sta per iniziare a raccontare e insegnare qualcosa di nuovo, tutti sgranarono gli occhi in segno di una magica attenzione e senso di partecipazione.
« Tutto ebbe inizio quando...» da lì mi persi completamente in quella magia.

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