<<Lasgalen, per favore, passami il fermaglio>> Galadriel chiese alla sorellina di dieci anni, mentre giocava con i miei capelli.
La piccola elfa bruna prese un aggeggino d'argento dal proprio letto e lo porse alla sorella maggiore che, pazientemente, aveva intrecciato alcune ciocche fino a formare una treccia.
Quando Galadriel ebbe finito di acconciarmi i capelli, le feci molti complimenti, perché mia sorella Arwen le aveva sì insegnato molto, ma era tutto merito suo, che aveva imparato.
Mentre la giovane elfa bionda riempiva la mia treccia di margherite, in stanza entrò la sorella di Anathor, Celebrian, circa un secolo più vecchia, che si complimentò con la cugina per l'acconciatura.
Non trascorse molto tempo prima che arrivassero anche Legolas e Anathor, affacciandosi alla porta.
<<Sei splendida en meleth>> mi disse Legolas <<Come sempre>> sussurrò sorridendo. Io ricambiai.
<<Ada, perché non ti fai acconciare i capelli anche tu?>> Chiese Lasgalen. L'elfo rise e io anche.
<<Meleth nin>> Esordii, accovacciandomi di fronte a lei <<Queste cose sono solo da femmine>>
<<Ma anche ada ha i capelli lunghi e le trecce, perché Galadriel non può farglieli?>><<Capirai quando crescerai, laes>> Rispose Legolas, in mio soccorso.
Lasciammo poi le giovani (e anche la meno giovane) con Arwen, mentre Aragorn era fuori con Echtelion, a tirare con l'arco, poiché aveva ormai dieci anni, ma, quando io e Legolas uscimmo, vedemmo Lasgalen e Anathor correre nel bosco con le loro armi, pronti a seguire l'addestramento con i due.
La famiglia era felice, non c'erano guerre e noi reali eravamo sempre ben voluti in tutti i regni. Tranne in uno: Bosco Atro.
Re Lusgalen, il fratello di Legolas, non aveva dato, sin da subito, segno di voler collaborare con noi. Si era chiuso nel suo reame e nessuno ne era più entrato o uscito; lui compreso. Si diceva che egli possedesse una vita eterna e che non fosse necessario per lui salpare verso Valinor.
Circa cinquemila anni dopo, io e Legolas, invece, decidemmo di lasciare il trono ai nostri figli.
Con la presenza di due gemelli nella famiglia, però, nel caso in cui Galadriel si fosse sposata con un altro sovrano, Lasgalen ed Echtelion avrebbero dovuto subire un trattamento riservato ai gemelli, considerati errori della natura.
Infatti, se nelle famiglie elfiche fossero mai nati due individui contemporaneamente, questi si sarebbero dovuti sfidare a duello e solo il sopravvissuto sarebbe rimasto nella famiglia.
Naturalmente, io e Legolas non volevamo questo per i nostri figli, quindi lasciammo il diritto di governare a tutti e tre: dividemmo il nostro reame in tre parti, ma i nostri figli avrebbero dovuto tramandare il potere solo al primogenito, come stabilito dalla legge di Gran Burrone, che, per i nostri gemelli, aveva fatto un'eccezione.
Arrivò il fatidico giorno della partenza per Valinor ed io mi accertai di non aver dimenticato nulla.
<<Nana>> mi chiamò Galadriel entrando nella mia stanza.
<<Meleth nin>> le sorrisi. Quando mai avrei potuto rivederla? La mia prima figlia, la mia bambina.
<<Nana... mi mancherai tanto>> sussurrò, per non piangere.
Aprii le braccia e lei non mi fece ripetere due volte il gesto che già mi si era fiondata addosso e piangeva.
Piansi anche io. Piangemmo insieme. Come una madre che si separa da sua figlia.

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Wanath (morte)
FanfictionSEQUEL DI "Calen Estel" ⚠️Possibile fastidio causato da scene violente⚠️ Questa è la storia di come Galadriel cambiò. Nuove minacce arrivano nella Terra di Mezzo, chi fra i componenti della nuova generazione sarà pronto ad affrontarle? Dedicato a @A...