Lasgalen correva disperata per tutto il bosco interno al regno. Erano due giorni e due notti che cercava la sorella senza sosta, ma di lei nemmeno un ramingo avrebbe trovato tracce.
A Lasgalen balenò in mente per un secondo l'idea di chiedere aiuto ai cugini, ma ritenne l'avventura troppo pericolosa, nonostante gli ultimi fossero più vecchi di lei, ma, dopo qualche ora di lacerante riflessione, Lasgalen montò sul suo destriero e corse a Gondor.
Galoppò per tutte le terre selvagge, senza smettere di cercare la sorella nemmeno un istante sul suo percorso, ma tutto fu inutile. Galadriel era scomparsa e le sarebbe servito tutto l'aiuto possibile per ritrovarla.
Ci impiegò una giornata soltanto e, nonostante fosse stanca, non si fermò nemmeno un istante.
Arrivata a Gondor, l'elfa prese al volo da una bancarella una mela rossa, per ricaricare le energie, dato che non mangiava da due giorni, poi proseguì tutta la notte verso Minas Tirith.
Tutt'attorno al palazzo era stato creato, per la regina Arwen, un'immenso cortile con un fossato d'acqua cristallina e un ponte di legno che si alzava e si abbassava dal portone principale del castello.
Dato che era mattina presto, questo era ancora alzato, così Lasgalen, stremata, scese da cavallo, reggendosi in piedi per miracolo.
Avvicinatasi al bordo del fossato, iniziò a strillare il nome della cugina, che immediatamente si affacciò alla finestra, grazie al suo udito infallibile.
<<Celebrian, Galadriel è scappata>> singhiozzò Lasgalen cadendo a terra. Le ginocchia non la reggevano più.
La mezzelfa chiamò il fratello in soccorso di Lasgalen e si precipitò nel cortile con quest'ultimo.
Anathor prese la cugina tra le braccia e corse nel castello, seguito dalla sorellina.
-.-
Galadriel riemerse dall'acqua del Nimrodel, dove si era immersa per lavarsi, strizzandosi i capelli dorati.
Si asciugò con uno dei vestiti puliti che aveva e indossò nuovamente quello sporco, poiché non voleva rovinare anche gli altri.
Asfaloth stava pascolando in una vicina radura quando l'elfa lo raggiunse, sbucando dagli alberi che riparavano quel segmento del corso d'acqua dove i fratellini, i cugini e Eärendil giocavano da piccoli, riponendo nella borsa il vestito che le era servito da asciugamano.
L'elfa si sedette su una roccia a qualche passo dal cavallo, spostando dalle orecchie le bionde ciocche.
Il suo sguardo attraversava ogni spiraglio trovasse attraverso gli alberi, mentre lei pensava a dove alloggiare per quella notte e a cosa fare il mattino dopo.
Galadriel era in grado di combattere, perché la madre le aveva insegnato bene, ma Lasgalen la batteva certamente in tutto ciò che riguardava le armi.
La regina non aveva un personale arco con frecce, ma era discreta con spada e pugnali e, per sua fortuna, ne aveva un paio con sé nella sacca degli abiti.
L'elfa decise quindi che era il momento di trovarsi un posto in cui riposarsi, magari fisso e nascosto da qualunque entità esterna. Pensando ai racconti della madre, convenne che Bosco Atro (all'interno del quale sorgeva il regno nativo del padre) era l'ideale, almeno per il tempo che avrebbe impiegato a trovare una grotta o un altro luogo chiuso ed accogliente, privo di perigli e sporcizia.
-.-
Io e Haldir fummo rinchiusi nei sotterranei della torre in cui eravamo ospiti.
Haldir non proferiva parola da ore e i tuoni continuavano a rimbombare all'esterno, mentre, dalle crepe del soffitto, gocciolava dell'acqua infiltratasi dalla troppa pioggia.
![](https://img.wattpad.com/cover/342330519-288-k185347.jpg)
STAI LEGGENDO
Wanath (morte)
FanfictionSEQUEL DI "Calen Estel" ⚠️Possibile fastidio causato da scene violente⚠️ Questa è la storia di come Galadriel cambiò. Nuove minacce arrivano nella Terra di Mezzo, chi fra i componenti della nuova generazione sarà pronto ad affrontarle? Dedicato a @A...