DISCLAIMER: alcune informazioni riportate nei capitoli sono frutto di una ricerca soggetta a mutamenti indispensabili per lo sviluppo della storia. La storia contiene atti/descrizioni/parole che potrebbero urtare la sensibilità di alcuni lettori, metterò un avviso in ogni capitolo, ma se siete facilmente impressionabili questa storia non fa al caso vostro. Come sempre grazie per l'attenzione e buon viaggio.
La guerra sulla terra non è altro che la proiezione di un conflitto tra i regni ultraterreni
La delusione strisciava maligna tra gli angeli, li avvolgeva come un pitone avrebbe fatto con la propria preda e non importa quanto essa avesse provato a resistere: inginocchiarsi e cedere l'ultimo respiro di fronte all'imminente morte era già scritto. Combattenti nobili, da sempre educati alla lealtà, alla protezione della famiglia, della pace, ora ricoperti di sangue, lacrime ghiacciate intrappolate tra le ciglia delle schiere di donne e uomini che avevano perso i loro fratelli. Millenni di pace sgretolati come polvere al vento dall'odio irreversibile, nero e palpabile dei loro contrari: i demoni, creature nate dapprima dalla caduta degli angeli che scelsero di seguire Lucifero. I visi bassi degli angeli, rassegnati da una guerra che si aspettavano ma che avrebbero voluto non combattere, non dopo aver assaggiato un florido periodo di pace e tranquillità.
Il Paradiso, da sempre oggetto di immagini folcloristiche, si ergeva ora statuario, bianco e spoglio da tutte quelle ali che danzavano in cielo, dai canti degli arcangeli e dai suoni chiari e limpidi dell'arpa e del violino; i suoi cancelli, prima sorvegliati da Pietro, l'apostolo di Gesù a cui venne affidato il compito di aprire le porte del regno dei cieli e del Purgatorio a coloro che l'avrebbero meritato, ora erano spalancati e le anime , pie e degne di quel luogo, giacevano a terra sotto i pericolosi dardi dei nemici, costrette in quanto umane a non poter varcare i confini del Santo luogo.
"Sapevate che questo giorno sarebbe arrivato, Lui vi aveva già informato. Eppure vi vedo sconvolti...brucia essere stati abbandonati dal vostro dio?" Darton, il primo a seguire Lucifero il giorno della caduta, diventandone fedele seguace. Egli era diverso, come tutti coloro che scelgono di farsi guidare dal Male, una volta biondi capelli incorniciavano un viso dolce e gentile, ora bruni e lunghi capelli coprivano le ustioni sulla pelle segno indelebile della sua iniziale incapacità di sopportare il calore del fuoco. Tra le schiere di angeli molti, intimoriti dalla presenza dei loro vecchi fratelli e dalla possibilità di morire come altri avevano fatto in quello stesso giorno, si inginocchiavano chiedendo di entrare a far parte degli Inferi.
"Fate ribrezzo, avevate l'opportunità di unirvi a noi assaporando tutto quello che qui vi è mancato: la libertà di mangiare fino a scoppiare, bere anche quando non si è nei periodi sacri, il piacere carnale. Invece la paura della morte vi fa chiedere riparo perché siete dei vigliacchi".
"Non tirare troppo la corda, fratello Darton, sai meglio di noi che l'Inferno non è il luogo che ci appartiene, che ti appartiene e le bruciature sulla tua pelle ne sono la dimostrazione più tangibile. Noi apparteniamo al gelo del Paradiso, abbiamo lottato per difenderlo ma abbiamo momentaneamente perso, ma non volteremo mai le spalle al nostro Signore" la candida voce di Barachiele, uno dei sette arcangeli, il cui nome significa 'benedizione di Dio', colui che distribuisce grazie, infiamma il cuore degli angeli.
"Non sono più tuo fratello, Barachiele. Ma se tanto lo desideri, puoi scegliere la caduta; Loro ti tratterebbero come un ospite onorevole, ti darebbero la gloria e il prestigio che meriti. Hai già perso tutto: il luogo che conoscevi; i fratelli che ti hanno amato così tanto da voltarti le spalle e scegliere gli Inferi; hai guidato con ardore e passione la miriade di 496.000 angeli, ma li hai visti cadere sotto la fiamma dei demoni. Cosa altro ti resta?" il cielo si stava oscurando, presto gli angeli rimasti, compreso me, sarebbero stati costretti ad una scelta che pesava, grave, come una ghigliottina sul retro del collo.
"Mi persuadi, Darton, perché sai anche tu che sono l'unico dei sette arcangeli ad essere stato catturato. Sai bene che se scegliessi la caduta sarebbe impossibile connettere la potenza divina con le vicende terrene; preferirei morire ora, in onore con il patto che feci per il Padre, non c'è gioia più grande" i demoni che ci accerchiavano avevano un'espressione di pura confusione sul volto, loro infatti non conoscevano la nostra storia, la storia della fondazione del Paradiso. Sarebbe insulso e banale dire che tutto si basava su gerarchie ben costruite, questo perché la Sua volontà avveniva attraverso l'unione fra tutti noi: gli angeli si univano agli arcangeli e ai principati; questa gerarchia si univa alla seconda, dove risiedevano potestà, virtù e dominazioni; infine, più vicino alla Trinità vi erano i Troni, i Cherubini e i Serafini. Di questi ultimi era vietato parlarne, quasi impossibile fissarli in quanto accarezzati da un fuoco che non li bruciava ma ardeva attorno loro. Se uno degli arcangeli avesse scelto la caduta a risentirne sarebbe stato l'intero sistema, sarebbe stata la dimostrazione che qualcosa, nel Paradiso, non funzionava come doveva e che anche i Sommi avrebbero preferito le fiamme al cielo cristallino. La morte sarebbe stata la causa del dolore degli altri, uniti gli uni fra gli altri da un patto di fratellanza suprema, ma non avrebbe mai gettato in crisi l'ordine primitivo.
"Barachiele" Darton si avvicinò a lui lentamente, le mosse di un serpente nei confronti di una preda "sarà breve il tempo in cui avremo gli altri sei tra le nostre grinfie. Il Paradiso è caduto, non potranno nascondersi per sempre, l'eternità in questa prospettiva non è allettante neanche per voi. Hai fatto la tua scelta, Barachiele, la morte ti attende" una spada sanguinante si poggiò, fredda e trepidante, sul collo teso e impavido del primo Arcangelo catturato, la benedizione di Dio, valoroso combattente e portatore di grazie. I lamenti dei compagni si innalzavano al cielo, in quel Dio che avrebbe dato noi conforto e voglia di proseguire in questa guerra che ci stava, inesorabilmente, inginocchiando.
"L'arcangelo grigio, Arcangelo Barachiele. Indicamelo" il sangue mi si gelò nelle vene, gli occhi piantanti sul filo dell'arma in attesa del momento in cui avrei perso un fratello amato "avete agito dietro le nostre spalle, nominando un ottavo Arcangelo, questo Li ha offesi; ora chiamano al Loro cospetto questa nobilissima creatura angelica, chi ha ricevuto il consenso divino. Dimmi, Barachiele, chi è e risparmierò loro altro sangue" strinsi i pugni sulle mie cosce, stritolando la tunica sporca di ricordi, terra fredda e lacrime sanguinanti.
"Questo mio sangue all'altro che verrà. Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo- " il colpo secco di un testa mozzata che si schianta al suono è qualcosa che gela il sangue nelle vene, per un attimo, uno solo, ho visto il mio sangue mischiarsi al suo e la mia testa rotolare verso la sua. Uno degli arcangeli era morto, gli altri sei avevano piani alti e, ci si augurava, importanti alla nostra rivincita; l'ottavo, l'ultimo che aveva ricevuto la Grazia di Dio Onnipotente, colui che sarebbe stato il 'dono di Dio', che avrebbe portato il sole nelle tenebre, colui che avrebbe pianto neve ghiacciata, era proprio lì, in ginocchio. L'arcangelo grigio, dal nome di Taehyung, ero io.
Note: nella speranza di un lungo viaggio insieme, benvenuti! Non ho molto da dirvi, perciò ci vediamo con il primo capitolo. Come sempre, grazie!
-Lougtout
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Heavenly Punishment |KookV
FanfictionUna lunga e sanguinosa battaglia ha visto i demoni trionfare sugli angeli: il Paradiso è caduto sotto il peso del Male. La proclamazione di un ottavo arcangelo misterioso ha infiammato gli animi dei Sette principi dell'Inferno i quali, crudeli e spi...