capitolo 2

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*scene violente* (ancora di facile lettura, ma meglio avvisare)

Sotto tortura vivi come sotto l'impero di erbe che danno visioni. Tutto quello che hai sentito raccontare, tutto quello che hai letto, ti torna alla mente, come se tu fossi rapito, non verso il cielo, ma verso l'inferno. Sotto tortura dici non solo quello che vuole l'inquisitore, ma anche quello che immagini possa dargli piacere, perché si stabilisce un legame (questo sì, veramente diabolico) tra te e lui...
-Umberto Eco

Ci avevano insegnato a combattere, ogni angelo imparava ad utilizzare una spada, a coltivare le proprie virtù attraverso esercizi quotidiani, ad adattarsi all'ignoto che avrebbe potuto svilupparsi da un giorno all'altro. La guerra non era la condizione adatta alle creature angeliche, questo perché i nostri modi di vivere, la nostra alimentazione, i nostri ideali erano totalmente opposto a tutto ciò correlato ai conflitti: la distruzione, l'infelicità, l'isolamento, la paura, la morte. Cosa poteva essere di più antitetico di questo? È per questo che non biasimo la decisione di molti dei miei confratelli durante il giorno dell'attacco.

Quando vivi in un periodo di quieto vivere, di tangibile serenità, i tuoi sensi si acquietano, smettono di agitarsi per ogni singola cosa, ti portano a credere inevitabilmente che i pericoli sono sempre lontano da noi; quando stiamo bene, forse in quel momento, dovremmo chiederci quanto durerà prima che tutto si infranga sul pavimento e si rompa in mille pezzi come una cornice. Era un giorno qualunque, di un mese qualunque, di un millennio qualunque, quando Pietro, San Pietro, il custode delle chiavi del Paradiso, venne trucidato e il suo corpo appeso ad una delle lance in ferro battuto del cancello. A quanto pare ad un numero ingenti di angeli caduti non furono tagliate le ali, sfruttati poi per trasportare i demoni fino alle porte del Santo Luogo dove, impreparati di fronte all'ira e allo schema preciso dei demoni, inevitabilmente perdemmo. Avevo studiato di tanti conflitti vinti dalla parte debole, dalle schiere numericamente inferiori, ma quando cresci con l'idea che nulla può tangerti, il pericolo di una guerra non ti preoccupa.

Gli antichi greci credevano fermamente che il suicidio fosse un gesto nobile e degno di ammirazione anziché subire un destino umiliante, come arrendersi al nemico: nonostante la legge angelica vietasse tale pratica, in quanto violenza nei confronti di se stessi, valorosi combattenti angeli scelsero di piantarsi una lancia nel petto che finire prigionieri dei nostri eterni opposti. Alcuni in questo momento, con le gambe tremanti e i respiri mozzati, probabilmente stavano rimpiangendo la scelta di aver seguito fino alla fine la morale religiosa, la legge di Dio, anche se questo significava morire. A me dava consolazione l'idea di spirare per aver lottato dignitosamente per la difesa delle mie convinzioni, le quali sarebbe state sterili e oggetto di scherno da parte dei demoni: ma c'è forse qualcosa di cui dovremmo cambiare natura, solo perché maggiormente non approvata? Quanto potere diamo agli altri di determinare ciò che per una persona è moralmente giusto o sbagliato? E se questo discorso lo avrebbe fatto un demone, avrei semplicemente annuito, comprendendo le sue ragioni e le sue spiegazioni, senza dichiaragli guerra; non avremmo mai trovato punti di incontro tra le nostre visioni di vita, ma avremmo fatto uso della nostra intelligenza. Chiedevo molto, me ne rendevo conto da solo, perché mentre i miei fratelli cadevano, l'uno dopo l'altro, in ginocchio, i principi degli Inferi avevano le fiamme a bruciare i loro occhi, le scintille a scorrere nelle loro vene e non avrei mai pensato avessero intenzione di iniziare un patteggiamento.

"Mi sono domandato a lungo quale sarebbe stato il modo migliore per accogliere le schiere degli angeli all'Inferno, tante delle risposte erano decisamente una spanna superiore a questa che vi propongo" le immagini che avevano definito i principi non davano neanche la minima grazia alla bellezza che li scolpiva, segno incancellabile, contro il loro volere, che una volta furono baciata dall'amore di Dio. Lucifero parlò per primo, e la sua voce era così diversa da come l'avevano mai descritta: non era roca, non biascicava con rabbia, la sua cadenza non esaltava le 's' ad imitare il loro animale rappresentativo; Lucifero aveva una voce vellutata, quel tipo di voce melliflua che ti avrebbe ordinato di toglierti la vita.

Heavenly Punishment |KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora