Il risveglio.

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GIORGIA'S POV.
Passarono due mesi,due mesi esattamente oggi.
Beh,vi starete chiedendo cosa successe;
•flashback•
'Signorina siamo arrivati' disse infermiera,continuó.
'La prego di allontanarsi dal ragazzo,così magari lo portiamo dentro.'
'S-si' dissi io,asciugandomi l'unica lacrima che solcava il mio viso,non c'è la facevo a piangere,non ero mai stata una tipa che piangeva,di solito ero troppo occupata a pensare il 'come sarebbe finita'..ed anche qui ci pensavo e ripensavo nervosamente,mentre incrociai le braccia al petto scesi dal veicolo con Michael sulla barrella;
Che sarebbe successo?
Si sarebbe ripreso?
Ero una stupida,mi schiaffeggiai mentalmente,avrei dovuto evitare tutto ciò,era colpa mia probabilmente..se non aves..
'Rimanga qui!' Disse l'infermiera lasciandomi in sala d'aspetto,interrompendo i miei pensieri.
Non c'è la facevo,dovevo sedermi.
Presi una rivista è la sfogliai.
Uh ma guarda te,stevie nicks!
'Mi scusi signorina posso sedermi accanto a lei?è occupato?
'Nono si sied-'
Rimasi scioccata dalla visione che avevo davanti,era Michael.
Con un cappello..?
E dei vestiti di gran lunga troppo adulti per lui..?
Un bastone per camminare..?
'Signorina?' Mi riprese.
Continuavo a fissarlo.
Stava per dire dell'altro quando una donna gli si avvicinò.
'Oh papà che ci fai qui..andiamo a casa vieni,mi dispiace se l'ha disturbata!'
Continuai a fissare i signori che si allontanavano,stralunata.
Sbattei le palpebre mi alzai e per il nervoso mi strofinai le mani sulle coscie.
'Oook,calma Giorgia sei solo spaventata sta accadendo tutto troppo in fr..AIH'
Qualcuno mi colpì.
'Oh,mi scusi signorina'
Un ragazzo,col viso di Michael.
Sbattei le palpebre ancora e ancora.
'Hey stai bene..?'
Usciì fuori in tutta velocità.
Tutti quelli che vedevano avevano le voci è il viso di Michael.
Uscì fuori.
'Allora,CALMA CAZZO,ISPIRA.......NON FUNZIONA CAZZO'.
Colpì un non so cosa,davanti le porte dell'ospedale.
Un barbone mi fissava.
'Che c'è?' Alzai le mani in aria in tono minaccioso.
'Amica,calma' disse bevendo una bottiglia di vodka(?).
Mi voltai verso le porte dell'ospedale trasparenti.
'Ma che sto facendo,il mio uomo è lì...ed io sto impazzendo'
Respirai.
Mi feci forza.
Entrai tutto d'un botto.
Era tutto 'normale'.
Incontrai un medico.
Il primo che trovai.
Leggeva una carta.
'Vorrei sapere il paziente Michael Penniman,in che stanza è'
'Oh si,un attimo.'
Apri la carta.
'Stanza 309'
'Okk gra..'
'Ferma..aspetti,il paziente non ha ancora preso coscienza di dov'è..'
'Cioè?'
'Non è sveglio..'
'Quan..'
'Non lo sappiamo..mi dispiace.'
Mi oltrepassó.
Abbassai gli occhi oramai si stavano bagnando di nuovo.
Salì le scale,arrivai nella sua stanza.
Eccolo lì,i suoi capelli riccioli...la faccia che aveva sulla pancia..pallido e quella macchina che segnava i suoi battiti.
Era tutto così spaventoso.
•fineflashback•
Ok,come ho detto sono passati due mesi.
Come tutti i giorni vado a trovarlo.
Avevo imparato la strada della sua camera a memoria,andavo li per raccontargli la mia giornata o solo per sfogarmi lui era lì e poteva sentirmi lo so.
Aprii la porta.
'HEEEEEEY' ero sempre molto teatrale,immaginavo che se fosse lo magari avrebbe riso.
'Come va??AAAH QUESTI FILI MIO DIO...QUANDO TI SVEGLIERAI MIO CARO TE LI TOGLIERÓ UNO AD UNO'
Presi uno sgabello e mi sedetti accanto a lui.
'Beeeeh,oggi mia madre ha fatto pasta e cavoli,si..da quando non ci sei a casa sta sempre con me crede che io sia caduta in depressione..perché tu potresti non svegliarti ma tu lo farai giusto?'
Lo guardai in silenzio sperando che potesse alzarsi e dire un grande 'SIIIIII OH MY BABY' come sapeva fare lui.
Sospirai.
'ALLORAAAA GUARDA QUA CHE TI HO PORTATOO A SCUOLA CI HANNO DATO DA LEGGERE QUESTO LIBRO 'CERCANDK ALASKA',SIIII NON DIRE NULLA LO SO,LO SO CHE NON TI PIACE LEGGERE...MA NON VOGLIO CHE TU RIMANGA INDIETRO'
Aprì il libro e iniziai a leggere.
'Ora ti leggo la parte che preferisco,mi raccomando non distrarti.. Così. Da cento a zero in un nanosecondo. Avevo una voglia matta di stendermi accanto a lei sul divano,abbracciarla e dormire. Niente scopate da porno film,nemmeno sesso. Solo dormire insieme,nel senso più innocente del termine. Ma mi mancava il coraggio,lei lo aveva il ragazzo,io ero una frana e lei una fata, e io ero inguaribilmente noioso e lei infinitamente affascinante. Cos' me tornai nella mia stanza e crollai sul letto, pensando che se gli esseri umani fossero precipitazioni atmosferiche, io sarei stato un pioggerella, lei un ciclone.'
...i mie occhi incominciarono ad inumidirsi...
'MI MANCHI..MICHAEL..
Sospirai.
'guarda come sono diventata..
NON PUOI CAMBIARMI E POI ANDARTENE CAPISCI?'..
Gli strinsi la mano...mi appoggiai sul letto con la testa..
Sospirai di nuovo..
'Sai oggi in macchina stava facendo Friday I'm in love..dei..come si chiamano..mio dio...'
'The cure' disse una voce roca.
'Sii esatto' dissi io.
Mi girai di scatto..
'Che hai detto..?'
'Sono i the cure ti imbrogli sempre!'
'Ma tu sei sveglio..O DIO MIKA!'
Gli saltai addosso.
Lui rise quella risata che amavo.
Da sempre.
Gli presi il viso tra le mani.
'Mi sei mancato'
'Tu no,sai sentire la tua voce due mesi continuamente per ore e ore..'
Risi.
'Sta zitto'
'Sto zitto ok'
Il suo sguardo cadde sulle mie labbra..
Mi avvicinai e stabiliì quel contatto che ho sempre sognato.
Azzerai le distanze e lo baciai.

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