Ventiseiesima parte

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Guardando nuovamente i telespettatori, attraverso la telecamera, proseguì con l'intervista.
Ora passiamo al momento tanto atteso, Tom, direi che alla domanda "se tu e Sia abbiate una relazione" abbiamo già avuto risposta in un altra intervista, ma qui siamo in un altro studio televisivo, quindi parlaci un po' della vostra storia d'amore.
-É difficile spiegarlo, ma ci proverò. Credo che sia la prima volta che mi innamoro davvero. Sono conosciuto per avere una donna nuova ogni notte, la gente crede che non riuscirei a legarmi ad una singola senza essere infedele, ma l'amore è così... credo... trovare la persona che ti fa vedere uno spiraglio di luce quando i tuoi occhi sono ciechi, una persona che quando ti svegli al mattino è al tuo fianco, una persona che è disposta a dare la sua vita pur di aiutarti e vederti felice. Io sono stato fortunato e l'ho trovata, e alcune persone sono gelose di ciò, perché si sono fatte dei pregiudizi su di me o perché vorrebbero avere ciò che ho io, so di essere stato fortunato e che non capita a tutti e sono molto grato di tutte le persone che mi sostengono tutti i giorni e in special modo di questa meraviglia "donna" che è al mio fianco.
Mi prese la mano, che poggiava sulle cosce, e ci guardammo intensamente negli occhi.
L'intervista proseguì con le domande di rito a Bill e Georg: "voi avete messo gli occhi su qualcuna in particolare?" Oppure "potete ripeterci le prossime tappe del vostro tour?"
L'intervista terminò e fummo molto sollevati del fatto che Donna non avesse cacciato la discussione dell'intervista precedente. Furono stati tutti fin troppo gentili e cortesi con noi.
Usciti dall' edificio ci recammo a pranzare in quanto arrivata l'ora. Barcellona era bellissima e piena di colori. Furavamo per i vicoli mano nella mano com'era ormai di rito. Dopo aver mangiato tornammo in hotel e ci dedicammo alle prove.
Scherzando decidemmo di scambiarci gli strumenti e mi meraviglia quando scoprii che Tom era un'eccellenza anche alla batteria. Arrivò il mio turno con la chitarra, dopo il fallimentare tentativo di Georg che si era messo alla prova cercando di cantare "i will always love you" di Whitney Houston, causandoci un dolore lancinante si timpani e allo stomaco per aver riso troppo. Presi in braccio lo strumento e dietro di me si palesò Tom che mise le sue mani sulle mie cercando di farmi suonare le prime note di "Monsoon". Non andai malissimo, di certo non ai l'evelli di Georg. Bill e Whitney, il modo in cui avevo deciso di chiamare Georg dopo la sua impeccabile performance, salirono nelle rispettive camere, lasciando, ancora una volta, me e Tom da soli in sala prove. Lui si avvicinò per baciarmi e io socchiusi gli occhi in attesa che le sue labbra posassero sulle mie, ma di fermò poco prima che si potessero toccare, sussurrandomi
-Stavolta non mi rifiuti, eh?
Afferrai il colletto della felpa che portava e lo tirai verso di me, come conferma al fatto che tutto ciò che volevo in quel momento era lui.

Lo leggo nei tuoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora