Chapter 10.

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"Metti molte cose pesanti,in Inghilterra non ci sono le massime temperature in questo periodo dell'anno!" Disse Louis ridendo,mentre mi guardava preparare la valigia,seduto sul letto.

Ancora non riuscivo a credere a tutto ció che era successo quella stessa mattina,ancora non riuscivo a credere di avere Louis Tomlinson davanti ai miei occhi.
Se l'avesse saputo El sarebbe impazzita.

"Ehi,vieni qui." Disse lui aprendo le braccia,quando finii la valigia.

Mi alzai e andai ad abbracciarlo.
Le mie braccia intorno al suo collo e le sue attorno alla sua vita. Mi tirava sempre di più verso di se,finchè,con una mano non mi tiró su il mento per guardarlo.
I suoi bellissimi occhi mi guardavano dolcemente,mentre i miei lo supplicavano.
Lo supplicavano di baciarmi,di posare quelle sue sottili labbra rosee sulle mie e di farmi sentire quanto mi voleva,con un bacio.

"Sei così bella." Ruppe il silenzio.

"E tu sei così stupendo e maledettamente dolce. Il fatto che tu sia venuto qui solo per me significa molto." Continuai a guardarlo,mentre le sue braccia mi stringevano ancora.

"Io sarei andato anche fino in capo al mondo per vedere la mia ragione di vita." Disse accarezzandomi le labbra con il pollice.

A quel gesto avvampai. Ma soprattutto,come poteva dire una cosa del genere? Ci conoscevamo da così poco.

"Sei tutta rossa,piccola."

"Oh,immagino." Dissi ancora più imbarazzata.

"Non devi vergognarti di me,Sara." Mi rassicuró.

La porta di camera mia si aprì innavertitamente e mia madre fece irruzione nella camera.

"Ragazzi,mi dispiace disturbarvi,ma penso sia meglio per voi se ora andate a letto. Domani mattina dovrete partire abbastanza presto." Disse mia mamma. "Louis,ho preparato la stanza degli ospiti per te,per questa notte. È la seconda porta a destra uscendo da qui.

"Non p-potrebbe dormire q-qui? Con me?" Mi azzardai a chiederle.

"Mh,penso di sì." Accettó mia madre. "Ma ti ricordo che questa è casa mia e lei è mia figlia. Stai attento a quello che fai,Tomlinson." Gli disse ironicamente,indicandolo con un dito.

Louis alzó le braccia in segno di innocenza e mia mamma uscì dalla mia camera,chiudendo la porta.

Io mi diressi nel cassetto di fianco al mio letto,presi il mio pigiama e me lo infilai.

"Tu hai qualcosa? Intendo,per dormire? Se vuoi posso prestarti qualcosa io." Dissi a Louis.

"Uhm no,mi sono portato qualcosa,grazie lo stesso,piccola." Mi sorrise. A quel nomignolo,arrossii subito. Me l'aveva detto un sacco di volte,ma sentirglielo dire dal vivo dopo settimane dietro ad uno schermo,era davvero tutt'altra cosa.

Mi si avvicinó e quando fu esattamente davanti a me inizia a guardarlo con aria dubbiosa,chiedendomi cosa volesse fare.
Mi mise una mano sulla guancia ed inizió ad accarezzarmi teneramente,mentre mi guardava con quei suoi occhi azzurri che avevo sempre desiderato incontrare.
Ad un certo punto bloccó la mano sulla mia guancia,senza più accarezzarmi e avvicinó il suo viso al mio.
Il mio cuore inizió a pulsare sempre più veloce e intorno a me iniziava a fare sempre più caldo,era tutto come qualche minuto fa,prima che mia mamma ci disturbasse.
Si avvicinó ancora di più al mio viso e appoggió la sua fronte alla mia. Anche i nostri nasi si toccavano.
Lui aveva uno sguardo intenso e penetrante,mentre io uno sguardo confusionario,quasi come se non sapessi cosa stesse accadendo.
Baciamo,ti prego urlava il mio subconscio,dentro di me e giuro che in quel momento era tutto quello che volevo.
Louis era lì con me e lo desideravo talmente tanto.

"Piccola." Sussurrò,mentre io ero ad un passo dal buttarmi a terra chiedendogli di baciarmi una volta per tutte.

Mi guardó ancora una volta,dopodichè mi lasció un lieve bacio sulla guancia e se ne andó dalla camera,lasciandomi lì da sola,mentre stavo ancora elaborando cosa era successo.

"Vado a mettermi il pigiama,aspettami qui." Disse girandosi,sul ciglio della porta della camera.

Io mi sedetti sul mio piccolo letto,in attesa del suo arrivo e mi iniziai a chiedere se davvero io piacessi a Louis.

In quell'istante il mio cellulare inizió a suonare ed io mi allungai fino a raggiungere il cassetto per prenderlo. Era Eleonora.

"S-sì?" Risposi.

"Sara,ciao! Ti ho chiamata per augurarti buon Natale. Lo so che è un po' tardi,ma sono stata via con i miei genitori tutto il tempo e non ho avuto neanche qualche secondo per farti gli auguri!" Disse lei.

"Non ti preoccupare." La tranquillizzai. "Buon Natale anche a te."

"Domani mattina ti passo a dare il regalo,va bene?" Appena pronunció quelle parole sbiancai. Lei non poteva venire l'indomani ed io non potevo neanche spiegarle il perchè.

"Uh,no no. Scusami tanto El,ma domani non ci sono...devo andare i montagna con i miei nonni." Mi inventai. "Ci scambieremo i regali alla festa di Capodanno,d'accordo?"

"Sì,va benissimo. Ora vado,ti auguro buonanotte principessa,un bacio!" Concluse.

"Notte anche a te,El." La salutai e chiusi la chiamata.

Louis tornó con un pigiama improvvisato addosso e subito ci stendemmo uno affianco all'altra sul letto.

"Sono felice che tu sia qui." Gli sussurrai,mentre lui si girava verso di me.

"Anche io,piccola." Mi sorrise. "Ora dormiamo,domani abbiamo un aereo da prendere!" Sorrise,accarezzandomi i capelli biondi.

Chiusi gli occhi,cercando di non pensare più a Louis e a quanto fossi felice che fosse al mio fianco.
Dopo pochi minuti che provavo a dormire,sentii un braccio circondarmi la vita,abbracciandomi e stringendomi sempre più vicino al petto di Louis.

Ecco,in quel momento avevo tutto.

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