Chapter 13.

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Ero un po' stupita dalla rivelazione di Louis,non lo facevo il tipo da dichiarazioni del genere.

"Ma come fai a dirlo? Ci conosciamo da così poco. È appena qualche mese." Dissi.

"So quello che provo,Sara." Mi accarezzó. "Non ho mai provato nulla del genere prima,ma con te sono pronto a tutto."

Lo guardai intensamente negli occhi. Avevano così tanto sfumature. Erano azzurri come i miei,ma nei suoi ci si riusciva a perdersi dentro,per un tempo indeterminato.

Louis avvicinó sempre di più il suo viso al mio e in pochi secondi il mio respiro divenne più affannoso.
Non capivo perchè faceva quest'effetto su di me,non capivo come una persona potesse riuscire ad avere questo controllo su di me.

Dopo pochi secondi,le sue labbra erano sulle mie.
Fu un bacio lieve e di poca durata,ma molto caloroso.

Appena Louis si staccó da me,lo guardai perplessa.

"Che succede?" Disse Louis.

"Niente." Risposi io. "Scusami. È solo che mi serve un attimo per realizzare."

Louis rise e la sua risata riempì tutta la stanza. Aveva una risata bellissima e mi piaceva davvero tanto sentirla. Era calorosa e simpatica allo stesso tempo.

"Ehi,smettila di ridere." Lo interruppi ridendo.

"Piccola,scusami." Continuó a ridere.

Feci un finto broncio,incrociai le braccia al petto e gli diedi le spalle. Non ero veramente arrabbiata,non ne avevo motivo,volevo solo scherzare.

"E dai piccola,mi dispiace." Disse Lou,stavolta più serio.

Mi prese per la spalla e mi fece girare,facendoci ritrovare una di fronte all'altro. Prese le mie mani e le appoggió sui suoi fianchi. E mise le sue sulle mie guance.
Fece avvicinare il mio viso al suo e mi bació delicatamente.
Dopo qualche secondo,peró,quel bacio casto,si trasformó in qualcosa di più appassionante e sentii il fuoco bruciare dentro di me.
Louis muoveva le labbra e la lingua espertamente,mentre si mescolava con la mia e per qualche attimo mi venne da pensare a tutte le ragazze che aveva baciato prima di me per essere così bravo,ma poi scacciai quel pensiero dalla testa. Lui ora aveva solo me.

Quando si staccó da me,rilasciai un piccolo gemito per la mancanza di contatto e Louis sorrise,accorgendosene.

"È ora di cena." Disse.I suoi occhi fissi suoi miei. "Ma se vuoi,dopo possiamo continuare."

Arrossii a quelle parole,ma non feci in tempo a rispondere che Louis intrecció la sua mano alla mia,dirigendomi alla sala da pranzo.

La tavola era già apparecchiata e dalla porta della cucina uscì Liam con una pentola in mano,piena di pasta.

"Wow,non pensavo fossi un cuoco." Risi.

"Ed io non sapevo di esserlo." Rise anche lui.

Ci sedemmo a tavola e Liam ci riempì i piatti con della semplice pasta in bianco,nulla di speciale.

"Spero non vi dispiaccia che io rimanga a cena." Disse Liam,addentando una forchettata di pasta.

"Ormai sei qui." Disse Louis,irritato.

"Louis!" Lo rimproverai io,fulminandolo con lo sguardo.

"Lascia stare.È un tipo geloso e lo so." Disse Liam,appoggiandomi una mano sul braccio.

"Si si, va bene." Ringhió Louis.

"Stai tranquillo,dopo vado da Sophia e tolgo il disturbo." Rispose cauto,Liam.

"Sì sì,vado da Sophia." Gli fece il verso Louis.

"Ma che ti prende?!" Sgridai Louis,per la seconda volta.

Che gli prendeva? Perchè si stava comportando così con suo fratello? Non pensavo avesse fatto nulla di male,anzi era stato davvero molto educato,fin dal mio arrivo,e proprio non riuscivo a capire il comportamento di Louis.

"Che mi prende? Lui ha già la sua puttana..."

"Non chiamarla così!" Lo interruppe Liam gridando,alzandosi di scatto da tavola.

"Liam,per favore siediti. Non ti ci mettere anche tu." Dissi,cercando di calmare questa lite.

"Oh sì Liam,siediti." Ripeté Louis,facendo una vocina per imitarmi.

"E tu smettila subito,Louis! Ma che diamine ti è preso?"

Ero veramente arrabbiata con lui. Capivo che,come aveva detto prima Liam,era un ragazzo molto geloso,ma secondo me in quel momento stava proprio esagerando.

"Come stavo dicendo,Liam ha già la sua bella ragazza e ci vuole provare anche con te! Non devi fidarti di lui." Mi disse Louis,stavolta in tono più calmo.

"Sto solo cercando di essere gentile ed educato." Spiegó Liam,ma con tono un po' più alto. "E comunque non sono io il ragazzo di cui non si dovrebbe fidare. Stai attento a quello che dici."

Liam si alzó di nuovo da tavola,ma stavolta se ne andó in un'altra stanza,camera sua pensai, e ne uscì con indosso il giubbotto e un mazzo di chiavi tra le mani.

"Io vado da Sophia,divertitevi." Disse,chiudendosi la porta alle spalle.

Louis si alzó dalla sedia con furia,facendola cadere a terra e si diresse,senza dire nulla,verso la nostra stanza,mentre io iniziai a sparecchiare.

In pochi minuti avevo visto due facce completamente diverse di Louis: quella dolce e quella più arrabbiata. E non riuscivo a capirne bene il perchè.

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