Dopo aver sparecchiato,lavato i piatti e rialzato la sedia di Louis,mi diressi in camera nostra,dove si trovava lui.
Appena entrai nella stanza,quello che mi ritrovai di fronte non mi sembrava per niente il Louis che avevo conosciuto qualche mese fa. Aveva i capelli scompigliati,gli occhi scuri,iniettati di sangue dalla rabbia e i pugni stretti.
La stanza era sotto-sopra,un sacco di roba era rotta per terra insieme a dei fogli sparsi sul pavimento.Appoggiai una mano sulla spalla di Louis e stavo per pronunciare il suo nome,quando si giró e mi afferró il polso con una mano e lo strinse.
"Non ti azzardare!" Mi urló in faccia.
"Ma,Louis..." Cercai di parlare,ma le parole mi si spezzarono in gola.
"Cosa,eh? Vuoi dirmi che sono stato maleducato con mio fratello? Vuoi giocare a fare la mamma con me?" Disse,facendo sempre più pressione sul mio polso. "Se devi fare questo,vattene."
Il polso mi faceva molto male e stavo cercando in tutti i modi di trattenere le lacrime che stavano minacciando di uscire a breve dai miei occhi.
Ero sempre stata una ragazza fredda e non mi importava di litigare con la gente,ma quando si trattava delle persone che amavo,non riuscivo mai a fare a meno di piangere."L-Louis,mi stai facendo male." Riuscii a dire.
Louis molló subito il mio polso,spingendomi e per poco non caddi per terra.
"Siete così patetici." Disse ridacchiando.
Trovai un po' di forza e respinsi le lacrime che mi stavano iniziando a rigare le guance.
"Cosa?" Dissi.
"Tu e Liam." Disse,riferendosi a quello che aveva appena detto.
"Allora perchè sei venuto in Italia a prendermi? Perchè stai con una ragazza patetica?"
"Che cosa?! Noi non stiamo insieme." Disse,ignorando le cose che avevo detto prima.
Non so perchè,ma quelle parole mi ferirono. Non so come mi fosse saltato in mente di dire che stavamo insieme,sapevo benissimo che non eravamo fidanzati,eppure lo avevo detto.
Anche se aveva ragione,faceva male."Ora vattene." Ringhió lui,indicandomi la porta.
"Non ho intenzione di andarmene." Misi le mani sui fianchi. "Se vuoi che me ne vada,allora perchè mi hai portata qui? Perchè mi hai detto che mi ami?"
"Perchè faccio le cose senza pensarci,non avrei dovuto fare nulla di tutto ció,me ne pento." Disse sbuffando.
"Okay. Questo è troppo Louis." Risposi,mentre le lacrime pizzicavano,di nuovo,gli angoli dei miei occhi.
"È troppo anche per me,fidati. E dato che non te ne puoi andare tu,lo faró io."
Louis andó in cucina ed io lo seguii. Non lo stava facendo veramente,no? Non poteva lasciarmi lì così.
Prese le chiavi dalla penisola e aprì la porta di ingresso. Fece per aprire,ma poi si fermó."Ti saluto,Sara." Disse freddamente,per poi chiudere la porta e andarsene.
Corsi verso la porta e la riaprii,in lacrime.
"Louis!" Urlai,mentre lui stava per salire in macchina.
Si fermó,chiuse lo sportello della macchina e tornó indietro,verso di me.
Per un momento pensai che stesse tornando indietro davvero,poi mi accorsi che mi sbagliavo."Senti piccola,mi dispiace." Disse accarezzandomi il braccio,notando che ero un po' infreddolita. "Mi serve solo un po' di tempo per me,per pensare."
"Oh okay." Risposi semplicemente.
Louis si giró senza aggiungere nient'altro e si avvió nuovamente alla sua macchina.
"Aspetta!" Urlai. "Dove vai?"
"Torneró presto." Disse e salì in macchina.
Non aveva risposto alla mia domanda,ma la sua risposta mi aveva abbastanza tranquillizzata,così tornai in casa. Per fortuna,avevo bloccato la porta con una scarpa che si trovava lì di fianco.
Andai in camera,presi il mio cellulare per far sì che se Louis mi avesse chiamata,avrei risposto subito e mi sedetti sul divano del salotto per guardare un po' di TV,cercando di distrarmi.
Dopo circa un'ora,sentii un rumore provenire dalla cucina e mi diressi nella stanza a controllare.
Trovai il cellulare di Louis che suonava e controllai lo schermo. "Tayler".
Non mi sembrava il caso di mettermi in altri guai,così lasciai suonare il telefono fino alla fine,ignorandolo.Ma già che ero in piedi,mi andai a cambiare,sostituendo i miei vestiti con dei calzoncini e una t-shirt larga,per dormire. Infine,tornai in salotto a guardare delle puntate di Modern Family.
Di solito quel telefilm mi faceva dimenticare le brutte cose e ridere,ma quella sera neanche quello ci riuscì.Decisi di controllare l'orario sul mio smartphone. 00:26.
Quando ero a casa,sulle 23:30 dormivo sempre e speravo che l'avrei fatto anche durante la mia permanenza qui a Doncaster,magari tra le braccia di Lou.
Ma quella sera lo stress mi teneva sveglia,il che non era affatto una bella cosa. Anzi,ció era l'inizio di un periodo che odiavo.Quando avevo più o meno 16 anni,il mio ex-ragazzo Adam mi lasció inspiegabilmente.
Stavamo insieme da quasi tre anni e anche se ero solo una ragazzina,per me contava molto quella relazione e tenevo a lui più di ogni altra persona al mondo.
Da quel giorno,passai molte notti piangere che mi portarono poi all'insonnia. Ne guarii dopo quasi un anno di psicologi e farmaci.
Ma ogni tanto,quando andavo in "crisi" per una persona a me cara,ne soffrivo ancora. E purtroppo,quella sera era diventata una di quei casi.
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blue eyes in a screen||l.t.
Fanfiction"I tuoi occhi azzurri; Il tuo fascino pungente; Il tuo carattere incompresibile; Il tuo sorriso accennato; Le tue poche parole; Le nostre chat; Le tue foto... Le tue foto...le fissavo...ti adoravo...ti amavo...ma per te non ero niente,nemmeno un pes...